Il Viaggio del Centauro – Progressione

Asilo, elementari, medie, superiori… una progressione ormai ovvia, sembra l’unico percorso ma è sempre stato cosi? 

Ebbene nell’antica Grecia, circa 2600 anni fa, la scuola iniziava a 7 anni e le “classi” erano: elementari, ginnasio, secondaria, post secondaria e terminava a 18 anni…. I bambini iniziavano prima a leggere e scrivere  progressivamente, prima una lettera alla volta, poi una parola poi una frase e dopo tempo imparavano a memoria i poemi di Omero…

Cosa fare con i cavalli allora? 

La progressione è simile, con i cavalli tenuti allo stato semi-selvaggio (“alla macchia” si diceva in Maremma) ci vuole un periodo detto “ammansimento” nel quale il selvaggio inizi a percepire l’uomo come un essere non pericoloso, dal quale ci si può far toccare. Era un periodo molto delicato perchè venivano deposti i semi del futuro rapporto e scritte le prime parole.

Oggi generalmente invece troviamo puledri nati in ambiente antropizzato e quindi che hanno già in parte imparato a gestire il loro rapporto con l’umano, nel bene e nel male.

Nel bene, quando chi li ha gestiti è riuscito a instaurare un rapporto sereno, senza paure e a installare in modo delicato i primi condizionamenti: farsi mettere la capezza, farsi condurre, non tirare se legato, alzare i piedi a comando, spostarsi di lato se richiesto. 

Sembrano istruzioni semplici ma la logica della comunicazione futura con Jack si baserà tutta su queste sillabe, esattamente come la lettura e la scrittura si basano sulla scomposizione delle frasi in parole, delle parole in sillabe e delle sillabe in lettere. 

È vero che la progressione deve seguire le attitudini soggettive di ogni cavallo ma così come nell’uomo, i casi di cavalli esageratamente in anticipo o in ritardo dovrebbero essere una rarità.

Jack, aiutato dall’applicazione del Condizionamento Operante, nel suo primo anno imparerà la versione semplificata degli aiuti: una redine per girare, due per fermarsi, una gamba per spostare la groppa, due gambe per accelerare. Imparerà a mantenere l’ equilibrio in un circolo di 20 metri alle 3 andature, ad eseguire le transizioni semplici (da una andatura a un’altra), verso la fine del primo anno riuscirà a procedere diritto senza la guida della parete, ad allungare e raccorciare le falcate senza perdere l’equilibrio, ad accettare serenamente il contatto.

Saranno parte della didattica anche gli alt, i passi indietro e il primo dei movimenti laterali, la cessione alla gamba, ma il principale e basilare elemento sarà trovare e mantenere il giusto ritmo nelle tre andature di base: passo, trotto e galoppo.

Il giusto ritmo, né affrettato né fiacco, è quello che consente di eseguire le transizioni e i cambiamenti di direzione in equilibrio ed è anche più economico da un punto di vista metabolico.

Ritmo quindi come prima pietra e fondamenta della progressione dell’addestramento.    

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