Forse non tutti sanno che…
Dopo aver dato spazio ai nostri cavalieri italiani, dobbiamo raccontarvi anche di 2 cavalle nate e allevate in Italia, che però sono partite sotto la bandiera di altre nazioni.
Innanzitutto dobbiamo spiegare il meccanismo dei Campionati del Mondo a chi magari non lo ha chiaro: la FEI dà ad ogni nazione un numero di cavalli da presentare, cavalli che sono registrati negli StudBook delle nazioni stesse, per intenderci Hannover o Oldenburg (per citare i più famosi ) = Germania, Danish Warmblood = Danimarca, KWPN = Olanda, e così via.
Ma spesso alcuni di questi cavalli non sono direttamente montati da cavalieri che provengono dalla stessa nazionalità del cavallo, infatti nelle fila della Germania abbiamo trovato un cavaliere spagnolo, registrato in FEI in Spagna, ma che in questa manifestazione sportiva aveva dietro le sue spalle sul tabellone la bandiera tedesca, poiché il cavallo che montava proveniva da un allevamento teutonico.
Questo era solo un esempio ovviamente, molti altri cavalieri ed amazzoni sono entrati in campo con la bandiera del cavallo e non quella della nazione di provenienza, cavalieri che lavorano e montano in scuderie prestigiose e che hanno presentato cavalli nati nei vari paesi d’origine.
Alcune nazioni, come la nostra, hanno una tradizione allevatoriale molto buona, ma in particolare più improntata per il salto e sono pochi i soggetti MASAF / MIPAAF che nascono con attitudini per il dressage.
Per questo motivo quest’anno per l’Italia erano presenti 3 soggetti con passaporto non italiano, proprio perché non c’erano puledri dello Stud Book che potevano partire per Ermelo, ma sono comunque entrati in rettangolo sotto la bandiera.
Stessa cosa è successa ad HELLEN DI FONTEABETI, cavalla tedesca, Genealogia Valverde/Fabriano, che sì, è nata in Italia, ma è registrata in Germania…..ma allora perché è partita con la bandiera Portoghese ? Perché il suo bravo cavaliere, che lavora all’allevamento Fonteabeti è di nazionalità portoghese ed il Portogallo, nella categoria 5 anni non aveva un elemento altrettanto valido da inviare a questo importante appuntamento, così Leandro ha potuto partecipare con un soggetto tedesco, nato in Italia… per il Portogallo …. Sembra uno scioglilingua ma è così.
Parliamo allora di questa bellissima cavalla, di proprietà di Giulia Parmeggiani, classe 1998, grande appassionata di cavalli che si è dedicata sia al Dressage che alla monta da lavoro, ottenendo parecchie vittorie e successi.
Giulia 2 anni fa era alla ricerca di una/un nuovo compagn* di avventure poiché il suo cavallo del cuore Guarani era entrato nell’età “matura”. Recatasi all’Allevamento Fonteabeti si è subito innamorata di Hellen, allora puledra di tre anni e ha cominciato con lei un nuovo percorso agonistico nelle categorie dei 4 anni. Ultima gara con Giulia a Febbraio del 2023, nella 5 anni. Poi Giulia si fa male, non per un incidente a cavallo e deve rinunciare per un periodo a salire sulla sua bella baia, che inizia a lavorare con Leandro più assiduamente. Nasce quasi per scherzo la partecipazione alle gare, prima nazionali e poi Internazionali, dove con solo 2 concorsi riescono a raggiungere il 90%.
Qui ai Campionati del mondo un po’ di tensione ha giocato un brutto scherzo al binomio, che comunque rimane per noi una grande realtà che presto farà parlare di sé.
Poi c’è HAPPY DAYS DI FONTEABETI, scelta dalla Helgstrand Dressage e portata in Germania. Lavorata sotto la sella della grande amazzone Eva Möller, che non ha bisogno di presentazioni, è stata fatta debuttare nei nazionali per le qualifiche del Bundeschampionate vincendo con l’87% la categoria.
Poi una news un po’ scioccante, Eva decide di lasciare la sua carriera di amazzone da gara per dedicarsi al lavoro a casa e alla preparazione delle sue Bereiter e dei suoi cavalli (qui l’articolo di Eurodressage) ne Maxi Kira Von Platen a prendere le redini di questa meravigliosa baia, figlia anch’essa di Valverde / Wup e a portarla in finale nei 5 anni ad Ermelo, dove chiuderà all’ottavo posto assoluto, un grandissimo e storico risultato per l’allevamento italiano.
Ecco adesso i puristi diranno e scriveranno che non è un cavallo italiano perché non ha il passaporto MIPAAF ma un pezzo di carta in questo caso non potrà fare così tanta differenza nei nostri animi patriottici di italiani fieri di sapere che questi soggetti sono a tutti gli effetti NATI e ALLEVATI in Italia.
Sia HELLEN che HAPPY DAYS meritano di essere citate poiché sono frutto di anni di selezione e sacrifici di un allevatore italiano, Riccardo Volpi, patron di Fonteabeti, che piano piano, anno dopo anno, sta conquistando anche l’Europa, dopo aver riempito i cuori e la carriera sportiva di molti connazionali, sta raccogliendo i frutti di anni di selezione presentando i suoi soggetti in piazze d’onore come Ermelo, dove non è proprio così scontato arrivare.
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