Il Dressage come Fondamento per il Salto: Intervista a Francesca di Dressage for Jumping

Nel mondo dell’equitazione moderna, è sempre più evidente quanto il lavoro in piano sia fondamentale per migliorare la performance e il benessere del cavallo, anche in discipline come il salto ostacoli. Francesca, ideatrice della seguitissima pagina Instagram Dressage for Jumping, ha fatto di questa consapevolezza la sua missione: diffondere l’importanza del dressage anche tra i cavalieri che non lo praticano come disciplina principale.
Trasferitasi in Francia oltre quindici anni fa, Francesca ha scoperto un approccio all’equitazione più tecnico e strutturato, dove il lavoro in piano non è solo un riscaldamento, ma un vero percorso formativo per cavallo e cavaliere. Da qui nasce l’idea delle famose “schede di esercizi”, poi raccolte nel suo primo libro, e infine la creazione della pagina Dressage for Jumping che oggi conta migliaia di follower attivi ogni giorno.

In questa intervista, Francesca ci racconta com’è nata la sua avventura, come il dressage può davvero cambiare la qualità del lavoro con il cavallo da salto, il suo impegno nella divulgazione attraverso i social e i corsi di bit fitting, un ambito ancora poco conosciuto ma cruciale per la comunicazione tra cavallo e cavaliere.

1. Come’è nata l’idea di dressage for Jumping e quale obiettivo ti sei posta con questa pagina?

15 anni fa mi sono trasferita in Francia e qui ho scoperto il mondo del dressage per i cavalli da salto. Mentre in Italia, nella mia esperienza, il lavoro in piano era principalmente un riscaldamento per preparare il cavallo a saltare, in Francia c’erano delle lezioni di dressage due volte alla settimana che facevano tutti, anche chi faceva principalmente salto ostacoli.
Ho iniziato a seguire queste lezioni e a fare diversi stage e così ho imparato un’infinità di esercizi che ho deciso di condividere con le mie amiche creando delle schede di esercizi…alla fine le schede sono diventate il mio primo libro “50 esercizi di lavoro in piano per i cavalli da salto”.
Per promuovere il libro ho pensato di fare la pagina Instagram e da lì, nel 2019, è iniziata questa avventura.

2. Qual è stato il momento in cui hai capito che il tuo progetto stava diventando qualcosa di più grande?

All’inizio la pagina Instagram è nata per promuovere il libro e per condividere quello che studiavo sui cavalli, poi man mano tantissime persone hanno iniziato a scrivermi, a farmi domande, a chiedermi di trattare temi specifici e adesso abbiamo circa 23.000 persone che seguono la pagina con una media di 15.000 visualizzazioni al giorno. Sono molto molto contenta perché tantissime persone ci seguono tutti i giorni e interagiscono con i nostri contenuti e questo mi fa veramente molto piacere. Oltre a Instagram siamo presenti su TikTok, Facebook e YouTube.

3. In che modo secondo te il dressage può migliorare le prestazioni nel salto ostacoli ?

Il dressage è fondamentale per correggere l’asimmetria naturale del cavallo, per dargli la possibilità di sviluppare tutta la muscolatura nel modo giusto e per rendere il cavallo molto più facile da condurre. Un cavallo da salto correttamente lavorato in piano può girare più stretto senza perdere l’equilibrio e può saltare con la stessa potenza venendo da mano destra o da mano sinistra. Uno sviluppo muscolare corretto inoltre riduce il rischio di lesioni e di infortuni.

4. Se dovessi consigliare tre esercizi fondamentali di dressage per un cavaliere di salto quali sarebbero?

Dipende dal livello ovviamente del cavallo e del cavaliere però sicuramente tutto il lavoro sul circolo, tutto il lavoro al passo che chi fa salto ostacoli non conosce molto e poi tutti i movimenti basati sulla capacità di spostare le spalle e le anche del cavallo perché sono la base per il lavoro della rettitudine. I 50 esercizi proposti nel nostro libro sono adatti a binomi di ogni livello e sono la base di partenza per il lavoro in piano del cavallo da salto.

5. Hai già pubblicato dei libri su Amazon, cosa possono trovare i lettori nei tuoi testi?

Abbiamo pubblicato cinque libri, due libri di esercizi, il Manuale del primo grado e il Manuale per il brevetto che servono per chi vuole conoscere meglio il cavallo e imparare la tecnica equestre di base e poi il libro sulle imboccature e il bit fitting.
Nei nostri manuali è spiegata l’equitazione base in modo semplice. Ci sono tanti disegni, tante illustrazioni e quiz finali per aiutare tutti a memorizzare i vari concetti.

6. Oltre al lavoro di divulgazione su dressage for jumping ti occupi anche di bit fitting. Come sei arrivata ad approfondire questo aspetto così tecnico e spesso trascurato dell’equitazione? che cosa ti sorprende di più quando lavori con i cavalieri e cavalli su questo tema?

Il bit fitting è una mia passione che è nata un paio d’anni fa perché stavo facendo delle ricerche sull’argomento delle imboccature e mi sono resa conto che in Italia non esisteva del materiale tecnico su questo argomento, mentre in Francia, in Inghilterra e in altri paesi c’erano dei manuali, dei testi e dei corsi. In questi paesi esiste la figura del Bit Fitter che come il Saddle Fitter fa per le selle, aiuta il cavaliere a scegliere l’imboccatura più adatta al cavallo.
Mi sono iscritta a un corso di Neue Schule, un’azienda di imboccature inglese molto conosciuta e ho preso ben due diplomi …si tratta di corsi molto molto tecnici in cui si impara anche a progettare le imboccature studiando da un punto di vista fisico tutte le forze che entrano in gioco.
La progettazione delle imboccature è molto interessante perché le imboccature hanno una serie di risvolti e di azioni sulla bocca del cavallo… c’è uno studio di fisica e di matematica che ci aiuta a capire quale è l’impatto, qual è la forza applicata dalle redini sulle imboccature e quindi qual è la forza percepita dal cavallo.
Secondo me è un tema importantissimo e infatti da due anni faccio dei corsi nei maneggi sulle imboccature e il bit fitting insieme alla mia amica Guendalina che è il teschio di un cavallo vero.
Questi corsi servono per aiutare i cavalieri a conoscere l’anatomia della testa del cavallo e a capire come l’imboccatura agisce. Nei corsi parliamo anche di come agiscono le non imboccature o testiere bitless, non dimentichiamoci che anche le non imboccature hanno un’azione importante sul cavallo che va conosciuta.

Parlando di imboccature e di bit fitting la cosa che mi stupisce di più quando lavoro coi cavalli e coi cavalieri è che spessissimo le persone non sanno montare correttamente la testiera. La testiera è fondamentale per un corretto funzionamento dell’imboccatura quindi è molto importante saperla montare correttamente. Lo stesso vale per alcune imboccature come ad esempio il pelham che ha bisogno del barbozzale: il barbozzale va regolato correttamente e molti lo fanno in modo approssimativo.
Quindi trovo che un’educazione base sulle imboccature sia fondamentale per cavalieri di tutti i livelli.

7. Qual è stato il post che ha ricevuto più interazioni e perché secondo te ha avuto tanto successo?

Ad oggi il post più visto in assoluto con più di 100.000 visualizzazioni è stato un video che abbiamo fatto con Markus Scaramuzza esperto di equitazione classica, un video piuttosto tecnico sulla decontrazione della bocca del cavallo che è piaciuto moltissimo.
Al secondo posto con 90 mila visualizzazioni il video sulle extension per i cavalli che abbiamo fatto al Cavallino Riding Center. Le extension per la coda sono una cosa molto particolare, che in molti non avevano mai visto.
Al terzo posto con 60 mila views abbiamo un video su come correggere la punta del piede in fuori. Molte persone che fanno salto ostacoli hanno la tendenza a tenere la punta in fuori e in questo video si spiegava come correggere questa problematica. I nostri post più visualizzati sono quasi sempre quelli con spiegazioni tecniche: i nostri follower ci seguono proprio per approfondire questi temi.

8. Ci sono nuovi progetti in arrivo per Dressage for Jumping che vuoi svelarci in anteprima?

Abbiamo sempre nuovi progetti e nuove idee… non possiamo svelare nulla sui prossimi progetti, però stiamo programmando di intervistare molte persone che lavorano in campi diversi dell’equitazione.
La nostra filosofia è proprio quella di dar voce a metodologie diverse, a modi diversi di approcciarsi col cavallo, proprio per dare la possibilità a ciascuno di trovare il metodo, la tecnica, la filosofia più adatta a sé e al proprio cavallo. Non sposiamo una disciplina specifica, ma cerchiamo di dare visibilità a tutti gli aspetti.

9. Quale consiglio adesso a un giovane cavaliere che vuole migliorarsi grazie al dressage?

Consiglio a tutti di prendere delle lezioni da chi si occupa in modo professionale di dressage proprio perché chi fa questo in modo professionale conosce tutta la progressione. Spesso cerchiamo di imitare quello che fanno i cavalieri di un certo livello non pensando che il nostro cavallo non è a quel livello. Bisogna conoscere tutta la progressione dell’addestramento del dressage per lavorare ciascun cavallo in base alla necessità che ha in quel determinato momento Consiglio di fare degli stage specifici sul dressage a tutti, anche a chi a fa salto ostacoli, a chi fa endurance o altre discipline. Il dressage è la ginnastica di base per tutti i cavalli.

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