Truppa: nuovi punteggi per le kur.

Esperimento in vista per i giudici  per provare nuovi metodi per attribuire i punteggi.

Enzo Truppa (photo courtesy: World Dressage Masters).

In uno sport soggetto alla discrezionalità dei giudici, che in quanto esseri umani sono soggetti all’ errore o alla potenziale influenza di fattori esterni, la FEI è alla ricerca di soluzioni pratiche che aiutino a limitare possibili errori, errori che a volte soprattutto nel Freestyle si verificano in maniera più evidente.

Nel corso di una conferenza telefonica il FEI Dressage Committee ha discusso nei giorni scorsi la questione e Trond Asmyr, che dirige questo comitato, ha spiegato che contatterà la Germania e l’ Olanda per decidere se l’ evento di prova delle nuove metodologie di assegnazione dei voti potrà essere svolto a Warendorf o ad Ermelo, in quanto non sarà possibile farlo ad Aachen come originariamente preventivato.

Ne parliamo con Enzo Truppa numero uno dei giudici italiani per capire in concreto come la situazione si sta evolvendo.

Enzo, Si parla di sperimentare un nuovo sistema di punteggi nel freestyle ci puoi spiegare in che modo?

“Più che un nuovo sistema di punteggi, è saltata fuori una cosa che forse non l’avevate mai notata, se un binomio prende tutti 9 nei voti di insieme artistici viene un punteggio altissimo, se l’altro prende tutti 10 c’è una differenza del 10 % che è pazzesca, allora si studia come diminuire queste differenze; un’ idea che è venuta fuori e che ho molto supportato  è quella di introdurre nel lato artistico, non i mezzi voti, ma i voti decimali come si fa con i giovani cavalli, ad esempio 8,1 o 8,2 e questo sicuramente raffinerebbe il giudizio.

L’ altra questione che è saltata fuori, l’ ha trovata David Stickland uno statistico che collabora con la FEI; Stickland ha notato che i voti sul lato sinistro della scheda, che sono quelli tecnici sono troppo pochi; allora l’idea sarebbe di spostare sul lato sinistro quelli che ora sono sul lato destro, ma in realtà sono voti tecnici. Verrebbero spostati solo i primi due: andature e impulso, sottomissione e cavaliere inoltre la voce andature verrebbe divisa in passo, trotto e galoppo. In altre parole mettere sul lato tecnico un po più di voti.

Stanno anche studiando altre opzioni in cui personalmente sono meno d’accordo, una è quella di far giudicare due giudici insieme, uno fa la parte tecnica e uno quella artistica, un altra proposta ancora più complicata è il fissare il grado di difficoltà dell’esercizio e sottoporre preliminalmente ad un comitato gli esercizi che verranno svolti, se li eseguirai bene potrai ottenere il 10;  lo trovo ancora poco attuabile!

Faranno comunque un test nelle prossime settimane dove proveranno tutte queste soluzioni che stiamo spiegando e poi decideranno se e cosa cambiare.”

In una disciplina dove è salita la qualità dei cavalli ed  è salita la qualità dei cavalieri, è il momento che migliori anche la qualità nel giudicare con una maggiore differenziazione del giudizio del lavoro in rettangolo?

“Resto sempre della mia opinione, che ci sono giudici e giudici….

Ci sono giudici eccezzionali , che qualunque sistema si metta in piedi loro lo seguirebbero e poi ci sono giudici che sentono molto l’influenza del momento e del posto in cui si trovano…alcune volte Valentina in Germania si chiede perché in un piaffer non le hanno dato 10 e si chiede cosa c’è che non va… e io le rispondo di cambiare nome! Se si chiamasse ‘Van Truppen’ (e ride) per i tedeschi magari il voto salirebbe!

Purtroppo ci sono anche questi giudici però è chiaro che se affiniamo gli strumenti come i mezzi voti, i sette giudici ai campionati ed il JSP – Judges Supervisionary Panel,  sicuramente aiuti anche i giudici un po’ meno esperti e un po’ meno di personalità e stress-resistent.”

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