Proposte dressage ecco il testo!

Il testo integrale della lettera inviata con le proposte al Dipartimento Dressage.

Facendo seguito alle richieste contenute nella lettera inviata dal Dipartimento Dressage, al GID ed a tutti i Comitati Regionali, in data 12 Agosto scorso sono state svolte d’urgenza due riunioni (una a Roma ed una a Montichiari), alla presenza di molti cavalieri e tecnici, dalle quali, dopo democratica discussione, dibattiti, confronti e scambi di vedute si è redatto un documento di idee e proposte relative al programma di settore ed inviato alle competenti figure e Sedi Federali.

Leggerete di seguito, il documento inviato al Dipartimento Dressage,al Segretario Generale FISE Dott. Alessandro Barbera ed al vice-Commissario FISE con delega all’ attività sportiva Colonnello Max Andrè Barbancini.

I promotori del testo fanno presente che a breve si indirà altra debita riunione per proposte di modifica dell’attuale Regolamento Nazionale di Dressage.
Proposte che vanno innoltrate entro il 30 settembre p.v. e delle quali inviatano tutti a portare il proprio contributo.

OGGETTO: RIUNIONE DEL 12 AGOSTO 2013

A seguito della Vostra lettera inviata al GID e ai Comitati Regionali da parte della FISE in data 9 agosto 2013 con Oggetto

“Revisione Regolamento e Regolamentazione delle manifestazioni cavalli e pony e del Programma Dipartimento Dressage”, in data 12 agosto 2013, si sono svolte due distinte riunioni, una a Montichiari (BS) ed una a Roma.

Riunioni nelle quali erano presenti i responsabili dipartimento dressage di Lombardia e Lazio, i rappresentanti del GID oltre a diversi cavalieri/amazzoni e tecnici del settorePer quanto concerne il primo punto della lettera relativo alle modifiche del Regolamento si è deciso di rimandare ad una prossima riunione in quanto da presentarsi entro il 30 settembre.

Relativamente al programma di Settore, per il quale idee e suggerimenti sono stati richiesti in tempi brevissimi (20 Agosto 2013), seguono le proposte emerse durante le due riunioni.

  • ATTIVITA’ INTERNAZIONALE E RELATIVE QUALIFICHE:

Per quanto riguarda le qualifiche per le gare internazionali, CDI ***, CDIP,CDIJ,CDIYR, ad oggi sono previste 2 percentuali del 64% da ottenere in 2 diversi CDN A nelle categorie in cui si vuole partecipare nelle rispettive gare internazionali.

Pur essendo sostanzialmente d’accordo con la necessità di qualifiche per poter partecipare ad attività internazionale la proposta è quella di permettere di prendere le qualifiche anche nei CDN B e che si possa considerare il 63% (al posto dell’attuale 64) come la media delle due migliori gare e che tali risultati possano essere conseguiti anche nello stesso concorso.

Si fa presente che anche i CDN B (come anche i C) sono comunque concorsi dove i giudici sono obbligati a giudicare categorie per le quali sono abilitati dalla Fise stessa.

Questo indica, di per se, che i risultati ottenuti in tali categorie debbano considerarsi attendibili dalla Fise che ha abilitato i giudici presenti a giudicare tale livello.

In secondo luogo, dare la possibilità di qualificarsi nei CDN B, permetterebbe di poter partecipare a gare più vicine sul territorio con conseguente risparmio economico.

Sempre in nome del risparmio economico, la richiesta di poter prendere le due qualifiche in due giorni diversi dello stesso concorso.

Pur capendo che ci sia la necessità di aumentare il numero di partenti delle gare nazionali, bisogna comunque considerare che chi desidera partecipare ad attività internazionale ha normalmente a disposizione un budget limitato per l’intero anno e che l’obbligo di partecipare a due nazionali differenti anche per chi al primo CDN dimostra in modo chiaro di avere i requisiti per poter andare a fare dei CDI, potrebbe poi costringere lo stesso cavaliere a fare una gara internazionale in meno ed essere quindi controproducente per il cavaliere e per la FISE stessa.

La richiesta della media tra i due 63% è per evitare situazioni in cui per anche un centesimo la qualifica è da considerarsi persa.

La stessa cosa è richiesta per i CDI YH, dove la richiesta ad oggi della FISE è di due 68%. In questo caso si parlerebbe della media del 68% in due categorie anche dello stesso CDN A/B.

Per quanto riguarda le qualifiche per i CDI 4*, ad oggi sono richiesti dalla FISE due 64% in CDI3*.

Chiediamo che la richiesta delle qualifiche per i 4* sia annullata, ma che resti per i 4* lo stesso iter di qualifica per i 3*.

La motivazione di questa richiesta è che i CDI 4* non comportano l’esecuzione di una categoria più difficile di quella prevista nei 3* e l’unica differenza è che la giuria è composta da giudici più qualificati e, a volte, nei montepremi; inoltre la distribuzione dei 3* nel corso dell’anno non è omogenea.

Obbligare a prendere delle qualifiche anche per i 4* stelle, costringe a volte a non poter fare gare per un periodo di tempo medio-lungo in quanto non ci sono CDI3* raggiungibili senza spese eccessive.

Partecipare a concorsi a 4* consente ai cavalieri di essere giudicati da giurie più competenti e ciò può soltanto giovare ai cavalieri stessi.

Si fa presente che la stessa FEI non prevede alcuna qualifica per partecipare a tali concorsi.

Infine, per quanto concerne la partecipazione ai CDI 3* (e 4*) in Italia si chiede di abbassare l’attuale soglia di qualifica del 62% in quanto agevolerebbero sia i concorrenti sia i comitati organizzatori che potrebbero contare su un numero maggiore di partecipanti.

  •  QUALIFICHE CAMPIONATI CONTINENTALI E INTERCONTINENTALI

Per quanto riguarda le qualifiche per i campionati Europei o del Mondo, ad oggi sono richiesti tre 66% da prendere in Team Test e in GP.

La nostra proposta è di mantenere il 66% come parametro da raggiungere ma di considerarlo come la media delle tre migliori gare.

Questo permetterebbe di evitare che situazioni in cui cavalieri con 2 risultati superiori al 66% non possano partecipare ad un campionato a volte per pochi centesimi mancanti.

Inoltre proponiamo di poter prendere in considerazione anche l’Individual Test per pony, junior e young rider.

Pur capendo la logica per cui la team test debba essere considerata la gara più importante, bisogna considerare che la spesa economica richiesta ai genitori dei cavalieri pony, junior e young rider è una spesa importante e che buttare via un’intera trasferta a volte per pochi centesimi mancanti senza avere la possibilità di recuperare nella seconda giornata è demotivante, per i ragazzi e per i loro sponsor (genitori).

Non potendo contare su numeri come la Germania e l’Olanda, bisogna cercare di incentivare l’attività dei giovani, e non di scoraggiarla.

Eventualmente, nel caso in cui ci fossero più ragazzi qualificati con dei parametri più ampi , pur non meno qualitativi (la media del 66% è infatti mantenuta), inserire la clausola che in caso di parità avrà maggior peso il punteggio della team sull’individual.

Relativamente alle le gare da effettuare durante l’anno per qualificarsi a Campionati Continentali e Intercontinentali, chiediamo che sia previsto un Circuito di gare all’interno del quale verranno prese in considerazioni le percentuali stabilite; ciò permetterebbe di avere un confronto diretto il più delle volte tra binomi allo stesso livello.

Inoltre, poter programmare le trasferte con anticipo e organizzarle anche assieme contribuirebbe a limitare ulteriormente le spese di trasferta.

Se in fase di avvicinamento all’evento dovesse essere evidente che quattro binomi con le qualifiche probabilmente non ci saranno vorremmo che ci fosse una maggiore trasparenza da parte della FISE sulle intenzioni riguardanti eventuali squadre in modo da permettere a tutti di regolarsi in base a tali decisioni.

  • COPPA ITALIA:

Il Circuito di Coppa Italia dovrebbe essere rivisto in un numero di tappe più limitato suddiviso equamente sul territorio in considerazione anche al numero dei partecipanti e della loro provenienza.

Per permettere di rendere tale circuito più accattivante si propone di dividere in 5/6 tappe la Coppa Italia in concorsi di livello B, considerare un montepremi in queste tappe in modo da attirare persone ed aumentare il confronto tra i diversi cavalieri, inserire il montepremi nelle due giornate, considerare qualificante per la finale di Coppa Italia la partecipazione a due categorie della Coppa stessa, anche nella stessa tappa, e mettere la finale di Coppa Italia in concomitanza con i Campionati Italiani, in modo che il vincitore della Coppa Italia sia il cavaliere con la media più alta delle migliori 3 percentuali ottenute.

Le prime due nelle categorie di qualifica e la terza nel Campionato Italiano.

Viene da se che più tappe si effettuano più possibilità ci sono di alzare i propri punteggi. Inserendo la Finale durante i Campionati Italiani, può esserci il risparmio del Montepremi dell’ultima tappa.

Per evitare spiacevoli incomprensioni come nel corso dell’ultimo anno, si chiede inoltre che sia più chiaro il Regolamento di Coppa Italia per quanto riguarda l’utilizzo della frusta da parte anche di chi non partecipa alla Coppa e sulla possibilità di montare i cavalli in campo prova da parte degli istruttori di chi non partecipa alla Coppa.

 

  • CAMPIONATI ITALIANI

Si propone che i Campionati Italiani Tecnici e Freestyle siano unificati in un’unica data in quanto consentirebbe ai cavalieri un notevole risparmio economico ed ai comitati organizzatori una partecipazione più elevata.

Chiediamo anche che il programma dei Campionati Italiani sia visibile con largo anticipo in modo da poter programmare per tempo le categorie da preparare .

Considerato anche il fatto che durante l’anno agonistico e soprattutto nei campionati regionali sono previste categorie di campionato relativamente ai livelli E ed F per Juniores e Seniores, proponiamo di inserire tali categorie (Senior E/F Junior E) anche ai Campionati Italiani e Categoria E junior.

Proponiamo inoltre che per tali categorie, nel caso in cui si tema un numero eccessivo di iscritti, siano previste delle qualifiche da prendersi nei Campionati Regionali.

Prevedere infine, unitamente ai Campionati Italiani, i Campionati italiani Paralimpici.

 

  • CAVALLI GIOVANI

I cavalli giovani sono il futuro del nostro sport e ad oggi la considerazione data a questi soggetti all’interno della nostra disciplina non è sufficiente.

Proponiamo di sviluppare un circuito per i cavalli giovani, non soltanto per i cavalli Italiani, per permettere ai cavalieri un confronto reale.

A causa degli scarsi numeri di cavalli giovani all’interno della nostra realtà, il confronto tra i cavalieri è davvero difficile e anche per i giudici stessi è difficile arrivare ad avere l’esperienza necessaria per giudicare tali cavalli.

Per questo motivo si propone che all’interno di questo circuito possano essere invitati giudici con esperienza nei cavalli giovani a cui poter affiancare i nostri giudici per la crescita di cavalieri, cavalli, preparatori e giudici, e che questi giudici ESPERTI siano presenti durante tutto il circuito e non soltanto alla Finale.

Inoltre il Circuito con Finale potrebbe attirare interesse e visibilità e quindi coinvolgere eventuali sponsor, allevatori .

 

  • ALTRE PROPOSTE

Come già sopra esposto considerare qualificanti anche i CDN B e soprattutto riconsiderare la programmazione di tutti i concorsi di dressage (A-B-C).

Vista l’attuale situazione economica, che purtroppo attanaglia anche l’equitazione, i concorsi andrebbero programmati al massimo ogni 15 giorni e non si dovrebbero accavallare fra regioni limitrofe.
Nel corso degli ultimi anni, proprio per una programmazione errata, sono state annullate numerose manifestazioni a scapito dei cavalieri iscritti a quei concorsi (prenotazioni alberghiere da annullare, trasporti prenotati da sospendere per non parlare della mancata preparazione atletica che il concorso offre).

Creare anche una programmazione di gare Nazionali che eviti spiacevoli concomitanze con gare Internazionali.

Prevedere nei vari programmi delle manifestazioni anche le categorie riservate agli atleti paralimpici!!!!!

Cercare di redigere regole e regolamentazioni innovative e che rispecchino le attuali esigenze e le attuali trasformazioni della nostra disciplina.

Regole che possano essere d’aiuto anche ai comitati organizzatori che consentano l’eliminazione di spese superflue (ad esempio consentire di non chiudere il cancellino del rettangolo farebbe risparmiare il costo del personale addetto).

Considerare la possibilità di organizzare una Coppa delle Regioni anche per i Senior.

Rendere attendibile il calendario evitando l’eliminazione di gare Internazionali e Nazionali dallo stesso, e nel caso ciò accadesse, comunicare tempestivamente agli interessati l’annullamento di alcune gare.

Particolare attenzione si dovrebbe prestare ai Giudici, organizzando più corsi di formazione, informazione, qualifica e riqualifica anche e soprattutto con giudici internazionali.

Rivedere e soprattutto applicare il Regolamento Nazionale Giudici di Dressage.

Organizzare Stage tecnici e didattici con Giudici Nazionali ed Internazionali; l’evoluzione della disciplina avuta in questi ultimi anni ha portato anche ad un’evoluzione nei metodi di giudizio.
Far conoscere ai concorrenti ciò che oggi ci si aspetta di vedere (da parte delle giurie) nelle riprese di dressage è di basilare importanza per poter migliorare le prestazioni.

Creare e coordinare dei tavoli di lavoro con concorrenti, istruttori, tecnici, giudici, sia a livello Centrale che Periferico per consentire a tutti di dare il proprio apporto e sviluppare quanto più possibile la disciplina.

Dare il massimo della trasparenza sull’utilizzo delle risorse, sia economiche sia umane; sul bilancio di previsione 2013 si legge siano stati stanziati 230.000,00 euro per il Dressage ma non vi è alcun cenno su come vengano impiegati questi fondi.
Dal momento che l’equitazione è forse uno dei pochi sport nel quale i concorrenti (e le loro famiglie) pagano di tasca propria tesseramenti, passaporti dei cavalli, concorsi, trasferte ecc., riteniamo legittimo esserne informati.

Credibilità, trasparenza, programmazione, formazione ed informazione.

-Stimoli agli istruttori ed alle famiglie

Creare un Dipartimento meno buracratizzato e più snello magari suddividendolo in settori di competenza come di seguito riportato:

SETTORE ORGANIZZATIVO/LOGISTICO/NORMATIVO CON PROGRAMMAZIONE CALENDARI A GARE

  • Rivedere regolamento nazionale (alcuni punti sono in contrasto fra loro)
  • Rivedere regolamentazione per organizzazione dei concorsi coinvolgendo comitati organizzatori
  • Rivedere le riprese (dalle E alle M) in quanto molte sono inutilizzate (quelle in uso negli anni 90 erano sicuramente molto interessanti e tecniche di quelle attuali). – per le D ci si attiene alle FEI.
  • Programmazione calendari gare entro fine novembre (prima nazionale e poi regionale avendo cura che in ogni regione vi sia solo un CDN a settimana per evitare dispersione di concorrenti e di conseguenza avere concorsi con pochi partecipanti).
  • Programmazione CDI in Italia (in modo da favorire i nostri cavalieri sempre costretti ad andare all’estero)
  • Supporto ai comitati organizzatori.
  • Valorizzare le premiazioni in quanto parte integrante e fondamentale della gara.
  • Programmare circuiti, sia a livello nazionale sia a livello regionale in modo che i concorrenti seguano un determinato percorso di gare per arrivare ai campionati regionali e successivamente al campionato nazionale.
  • Creare tavoli di lavoro da dipartimento centrale a dipartimenti periferici e da dipartimenti periferici con tecnici e cavalieri in modo da considerare e valutare le varie esigenze e proposte.
  • Dare il più possibile risalto all’informazione sia sui vari siti nazionali e regionali ma soprattutto via mail (basterebbe che al momento del rinnovo dell’autorizzazione a montare si rendesse obbligatorio fornire una mail valida).

 

SETTORE GIUDICI

  • Formazione ed informazione più concrete.
  • Sviluppare, approfondire ed agevolare i corsi di aggiornamento
  • Stilare annualmente un calendario corsi in modo che gli interessati possano programmare per tempo la loro presenza.
  • Individuare un gruppo di docenti utilizzando altresì personale proveniente dall’estero
  • Programmare corsi in ogni regione o quantomeno nelle principali regioni in modo da agevolare gli spostamenti.
  • Partecipazione ai tavoli di lavoro.

 

SETTORE AGONISTICO

  • Individuazione di tecnici seri e qualificati.
  • Lavorare sulla base per la creazione di un vivaio di concorrenti
  • Stilare un calendario annuale di stage, sia a livello giovanile sia a livello seniores.
  • Programmare tali stage su tutti il territorio nazionale in modo da agevolate tutti
  • Coinvolgere il più possibile gli istruttori, anche con tavoli di lavoro a livello regionale.
  • Presenza pressoché costante dei tecnici nelle varie manifestazioni onde poter individuare e seguire eventuali binomi di particolare interesse.
  • Formare squadre nei vari livelli (children/pony/junior/young rider/senior) magari composte da numeri cospicui di binomi.
  • Programmare uscite a livello nazionale ed internazionale (magari offrendo altresì supporto logistico – vedi magari il trasporto, alberghi e quant’altro)
  • Valutare l’introduzione di un preparatore atletico (in quasi tutti gli sport ormai è presente tale figura con notevoli miglioramenti di performances)
  • Dare il più possibile risalto all’informazione, relativamente a tutte le attività svolte.

 

Questo quanto emerso dalle rispettive riunioni per quanto concerne una programmazione a breve; tuttavia ci permettiamo di allegare alcune altre idee e proposte pervenuteci, delle quali si condivide in gran parte il contenuto e che riportiamo a tergo in considerazione di un progetto più innovativo e all’avanguardia con i nostri tempi, che comunque è già in essere in tanti paesi (compreso il nostro in quanto nel completo e nel salto ostacoli si porta avanti questo tipo di formula), ed in relazione all’attività Internazionale.

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ATTIVITÀ DRESSAGE

Per tutti i settori (J, YR Pony e Senior) negli ultimi anni ma soprattutto dal 2012 si è partiti dal concetto che le squadre e/o i singoli cavalieri, debbano, per poter partecipare a campionati o gare internazionali, seguire un iter di qualifiche a maglie veramente strette, con paletti di selezione estremamente severi.

Purtroppo questo concetto rappresenta un metodo di selezione adatto ai paesi che dispongono di un elevato numero di cavalieri e cavalli di alto ed altissimo livello, questo nostro malgrado non è il caso dell’Italia (e non dobbiamo vergognarcene) perché è un paese relativamente giovane nel panorama del dressage internazionale.

Il nostro Paese non ha bisogno di una selezione ardua e troppo rigida, ma ha bisogno di una programmazione che coinvolga e motivi il più alto numero di cavalieri, proprietari e trainer.

I cavalieri di tutte le età, soltanto facendo esperienza internazionale potranno crearsi le giuste occasioni per crescere tecnicamente, i proprietari solo conoscendo la realtà internazionale, potranno appassionarsi sempre di più all’acquisto di cavalli qualitativi, i trainer confrontandosi con realtà diverse potranno arricchire il loro bagaglio culturale.

L’Italia statisticamente occupa nel panorama internazionale la 7 – 10 posizione di una ranking mondiale; dobbiamo gradatamente scalare questa ranking.

Il non presentare squadre a nessun livello non solo ai campionati ma anche durante l’anno nei vari CDIO e CDIOJ- CDIOYR-CDIOP dimostra semplicemente che il dressage italiano non esiste e questo non e’ vero.

Quindi è solo seguendo questo concetto che si può stilare un programma nuovo del dipartimento, creando nuovamente della motivazione in tutti i cavalieri.

La figura del Tecnico Federale come è stata intesa ultimamente è obsoleta e non più applicata da nessun paese al mondo.

Questa figura deve trasformarsi nella funzione di “Tecnico Advisor – chef d’equipe”; stando sempre ben attenti che non ci siano più conflitti di interessi di alcun tipo.

Questa figura dovrà studiare le strategie migliori per presentare le squadre ai vari campionati ad ogni livello, dialogare con tutti i cavalieri ed i proprietari per creare motivazione e spirito di squadra; dovrà essere presente alle gare più importanti per dialogare con i giudici, e sostenere i cavalieri.

Le selezioni dovranno essere automatiche seguendo una ranking list, FEI per i senior e per gli altri livelli bisogna creare una Ranking list italiana con una tabella semplice ma che tenga conto dei vari livelli di gare solo internazionali.

Questo è il modello che tutti i Paesi del mondo hanno adottato.

Insomma, il Tecnico Advisor non deve più essere soltanto un giudice irraggiungibile ma un motivatore con grandi capacità strategiche; inoltre una figura del genere non sarebbe necessario che esercitasse un ruolo a tempo pieno ma potrebbe tranquillamente fornire i suoi servizi part-time con un conseguente ed importante risparmio economico, permettendo così di distribuire le risorse risparmiate come premi ed incentivi per tutti i cavalieri.

 

SETTORE SENIOR – JUNIOR – YR – PONY

L’unico e semplice modo che la federazione ha per imprimere l’energia decisiva per una svolta del Settore è quella di motivare tutto il movimento con un programma chiaro preciso e immutabile nel breve periodo, creare incentivi che premino i migliori risultati ottenuti nelle gare e offrendo a cavalieri, proprietari, tecnici un solo interlocutore (Tecnico Advisor) che sia in ogni momento un punto di riferimento per tutti gli operatori coinvolti.

Tutti i cavalieri che hanno partecipano a gare di rispettivo livello internazionali sono inseriti in questo progetto e possono essere divisi in due gruppi:

Squadra A
(composta dai primi 6 classificati della Ranking List Italiana aggiornata)

Squadra B
(composta da cavalieri classificati oltre il sesto posto del Ranking List Italiana o che abbiano partecipato a gare di rispettivo livello ma e solo nelle gare nazionali)

Ogni 3 mesi queste liste saranno aggiornate in base ai risultati delle gare.

I cavalieri della Squadra A potranno retrocedere nella Squadra B se dopo un anno non avranno più i requisiti necessari, mentre i cavalieri della Squadra B potranno entrare fare parte della Squadra A se avranno maturato i risultati quindi i requisiti necessari.

 

FUNZIONE DELLA RANKING LIST

 

  • Sulla base delle ranking list la FISE prevede premi al traguardo per i cavalieri meglio classificati.
  • In caso di gare che limitino il numero dei partenti la priorità nelle iscrizioni seguirà la ranking list (ad esclusione delle manifestazioni dove un particolare cavaliere riceva un invito personale dal Comitato Organizzatore)
    La Federazione cercherà comunque sempre per ogni CDI di fare accettare tutti i cavalieri che ne facciano richiesta
  •  Sarà, escludendo la normativa FEI e lo stato di forma dei binomi, l’unico parametro per le Selezioni.


CONCORSI DI INTERESSE FEDERALE

I cavalieri in possesso dei requisiti minimi FISE per la partecipazione alle Gare Internazionali potranno iscriversi alle gare in Italia e all’estero che meglio si addicono alle loro personali esigenze ma per rientrare nel programma federale dovranno partecipare ad almeno due delle competizioni elencate che definiamo GARE DI INTERESSE FEDERALE A queste competizioni si prevede la presenza di un Capo Equipe e di un Veterinario Federale.

 

CDIO DURANTE ANNO

Durante l’anno la FEI organizza CDIO in varie location, il Tecnico Advisor ha il compito di ottenere il maggior numero di inviti possibile per permettere a tutti i cavalieri del TEAM A e del TEAM B la partecipazione a rotazione, perché tutti i cavalieri abbiano la possibilità di maturare esperienze di squadra.

 

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Oltre a tutte queste proposte si è parlato a lungo di quelle che sono le priorità del nostro settore.

Quello che è emerso è che è necessario unire le forze per cercare prevalentemente di diffondere questa disciplina, coinvolgere la base , coinvolgere i giovani, coinvolgere gli sponsor, creare il più possibile lo spirito di squadra.

Crediamo che sia necessario avere come guida un Coordinatore che sia in grado di motivare i cavalieri , coinvolgerli, mettere degli obbiettivi elevati per migliorare il livello, ma raggiungibili per non demotivare tutti.

Il Coordinatore ha il difficile compito di fare dei programmi che non siano soltanto sulla carta, ma che possano aiutare i cavalieri stessi nel raggiungimento degli obiettivi, permettendo di lavorare nel migliore dei modi e nel miglior clima possibile.

Unire, spronare, informarsi, battersi al di fuori dell’Italia per i suoi atleti, tifare per loro e, tornati a casa, lavorare con loro per il raggiungimento delle mete prefissate.

La chiarezza degli intenti è un punto chiave di questo atteggiamento.

Non è possibile, purtroppo, ragionare nel nostro paese come se fossimo una super potenza del dressage, e l’unico modo per raggiungere degli obbiettivi è remare tutti insieme sulla stessa barca.

In relazione a quanto accaduto nell’ultimo anno, la sfiducia verso tale figura ha avuto il sopravvento nella maggior parte dei cavalieri, tecnici e genitori.

Perplessità che nell’ultimo periodo, considerate le spiacevoli situazioni createsi, hanno portato ad una perdita di credibilità sia a livello Nazionale che Internazionale, creando malcontenti, incomprensioni e delusioni.

Riconsiderare funzioni, incarichi, responsabilità e capacità di interagire con tutto il nostro mondo di tale figura è del tutto fondamentale.

Crediamo che l’autoritarismo impositivo di idee e concetti univoci, benché del tutto rispettabili, non siano sempre condivisibili e tutto ciò va a discapito della crescita e dell’espansione oltre a ledere il fondamentale concetto democratico.

Siamo tutti disponibili a confronti e a lavorare per il dressage; lo dimostra il fatto che nonostante una comunicazione con dei tempi esigui, in quanto al 9 agosto con Comitati Regionali chiusi si chiede di presentare proposte entro il 20, siamo presenti per cercare di lavorare nella giusta direzione.

Non vogliamo fare polemiche infeconde, ma siamo fermamente convinti che interloquire con tutti i principali interessati alla nostra disciplina onde poter individuare problematiche e successive adeguate soluzioni per un sostanziale rilancio della stessa sia di primaria importanza.

Nell’augurarci che quanto sopra esposto venga considerato come una manifestazione estremamente positiva e costruttiva per la nostra disciplina si chiede altresì venga fissato un incontro, a breve, onde poterne analizzare nel dettaglio gli importanti contenuti.

Restando in attesa di un cortese quanto premuroso riscontro cogliamo l’occasione per porgere i nostri più Distinti Ossequi.

 

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