Master Meraviglioso!
Bilancio con i protagonisti della Finale MCI e dei Campionati Europei di Dressage per Cavalli Iberici.

In archivio anche questa finale di Barcellona che ho avuto il privilegio di vivere ancora una volta in prima persona, la stagione 2013 ha portato grandi risultati per l’ Italia e nel 2014 nuovi binomi si presenteranno in rettangolo.
Se nella classifica a squadre non siamo riusciti a cogliere una medaglia gli azzurri del Master Iberico individualmente hanno fatto un bottino di medaglie come mai era successo prima, un grande risultato del dressage italiano che nella finale Europea del Master Iberico a Barcellona conquista un argento e due bronzi, poi nel Campionato Europeo due argenti ed un bronzo.
E’ festa grande nel team azzurro, che si è presentato a Barcellona con un numero ridotto di binomi a competere nelle diverse categorie ma che qualitativamente si è espresso molto bene e questo malgrado la “malasuerte” che ha colpito nel primo giorno di gare al Barcelona Horses dove due dei nostri cavalli hanno dovuto essere ritirati.
Manca l’ apporto pesantemente positivo che poteva arrivare da Erik Bonzi con Quesero, uno dei nostri più forti binomi e che nella Lisboa era favoritissimo per un podio che forse poteve anche dare una medaglia pesante, ma questo è lo sport e lo sport di cavalli presenta incognite e variabili davvero imprevedibili e mutevoli.
Medagliati e non li vogliamo ancora una volta ricordare tutti gli azzurri del Master che quest anno hanno a livello internazionale portato onore al nostro dressage: Silvia Benzan, Eva Rosenthal, Rebecca Parodi, Andrea Giovannini, Giacomo Mazzoleni, Erik Bonzi coadiuvati dal chef d’ equipe Alessandra Giovinetti. Bravi perchè se in un contesto nazionale di diffusa crisi avete avuto la forza di gareggiare ed andare fino in fondo ed alla finale nazionale eravate in pochi, avete avuto la costanza, la serietà del lavoro e poi il coraggio di confrontarvi con il meglio dell’ Europa e ne siete usciti tutti a testa alta.

Alcuni tendono ancora a sottovalutare la qualità che si esprime nel Master Iberico ma è un pregiudizio molto sbagliato, per me questa era la quinta finale europea del MCI ed ho visto la qualità dei cavalli e dei cavalieri salire moltissimo, costantemente. Sono finiti da un bel po i tempi in cui il circuito era frequentato da esibizionismo ed improvvisazione, rimane ed in fondo è pure gradevole, la caratteristica delle tenute iberiche facoltative e la possibilità di fare il passo spagnolo nelle kur di tutti i livelli ma per il resto è dressage vero al 100% e l’ ambiente è in assoluto molto gradevole.
Tutti ma proprio tutti hanno dato il massimo con uno spirito di squadra meraviglioso in un contesto di gara eccezionale nel bel centro della famiglia Elias , l’ aria che si respira nel Master Iberico è salutare e pulita, piena di entusiasmo dove amatori e professionisti trovano una dimensione comune.
A due mesi dalla finale di Barcellona riviviamo i momenti salienti con i protagonisti azzurri che erano in gara nella meravigliosa città catalana.
Giacomo Mazzoleni, cavaliere: Uno dei pilastri del Master era in gara con due cavalli Elogiado IV a livello Madrid e Legal nei giovani cavalli, con quest’ ultimo ha terminato in 4° posizione la RLM Carmenciata. “E’ stata una gara sfortunata sotto alcuni aspetti però l’ Italia ha guadagnato il maggior numero di medaglie e di premiati di sempre e con note positive nelle singole schede. Per me un inizio non al top, Johnny era un po’ fiacco il primo giorno però è poi stato abbastanza soddisfacente e soprattutto molto emozionante nella kur, è dagli europei di Istres del 2009 che siamo insieme…è stato toccante l’ ultima gara!”
Rebecca Parodi, amazzone: a quattordici anni è la più giovane della squadra azzurra, in
Italia sarebbe ancora “children” ma quì ha lottato come un leoncino con i Senior. Era in gara con con Duende nella Siviglia ma poi ha dovuto ritirare il cavallo per colica, con Voluntario ha gareggiato nella RLM Carmencita dove ha concluso al 5° posto e nella Siviglia di livello F conquistando il bronzo nella Finale MCI di categoria e l’ argento ai Campionati Europei …davvvero un bel bottino! ” E’ stata una gara difficile, abbiamo lavorato molto sopratutto con Voluntario e sono arrivata seconda nel campionato, sono davvero felicissima, mi spiace solo per Duende che non ha potuto continuare la sua gara. Ero un po agitata per l’ ultima prova perche dovevo dare punti anche alla squadra e non solo raggiungere un mio obiettivo, di questa finale mi è piaciuto tutto!”

Eva Rosenthal, amazzone: è l’ azzurra più titolata della storia del Master ed anche a Barcellona ha portato in alto i colori italiani gareggiando nella massima categoria quella Reyale ovvero Grand Prix in sella a Xeres du Zamboujal. ” Le condizioni non erano le migliori durante la kur con problemi alla musica che aveva forti sbalzi di volume, il cavallo si è spaventato un pochino per questa situazione anomala comunque kur buona con il 69 %. Su quattro finali europee ho conquistato tre medaglie d’ oro ed una bronzo, al debutto in Grand Prix quest’ anno sono molto soddisfatta di Xeres.
Nel freestyle era un filo meno fluido ma probabilmente per il probelema del livello della musica quindi era difficile tenerlo sempre insieme. Bene i cambi in circolo ed il passage, devo lavorare sul piaffe… sono molto contenta.
Per i prossimi mesi mi concentrerò a lavorare sulla costanza del cavallo sono già tre gare che mantiene ordine nel Grand Prix mentre inizialmente non era molto attento, quindi la progressione continua.
Penso di debuttare in Internazionale e crescere piano piano, sceglierò le gare giuste, sia con lui che con Zidane nello small tour, per continuare a migliorare. Il Master quest’ anno è ancota molto cresciuto di livello, in Grand Prix abbiamo visto cavalli spettacolari ma anche nelle altre categorie i cavalli erano super ed assolutamente competitivi anche per le gare tradizionali,

I cavalieri sono sempre piu bravi e come appassionata di cavalli iberici è bello vedere che stanno crescendo… altissimo il livello di questo Master. In particolare qui a Barcellona molto bella la sportività dei concorrent, si sono congratulati con me anche Belen e Victor con il loro team… mi piace questo bello spirito che a volte nelle altre gare purtroppo non vedo… poi anche a livello di squadra ci si appoggia e ci si aiuta per davvero tutti.”
Silvia Benzan, amazzone: è il vero modello dell’ amatore, in passato con i “tradizionali” si è tolta la soddisfazione di arrivare fino in Grand Prix dove ha conquistato un bronzo agli assoluti italiani, nel Master ora sta crescendo la sua Tarbaka e con ottimi risultati. Conclude al sesto posto nella Primera ed al nono posto nella Novilla riservate ai cavalli giovani.
“Le cose sono andate come mi aspettavo e sono stati confermati i risultati che abbiamo raggiunto durante l’ anno. Il ricordo piu bello che mi rimarrà di questi europei è l’ atmosfera serena e cordiale che abbiamo trovato, l’ ambiente è magnifico con tanti amatori di ottimo livello. Relativamente alla gara sono stata globalmente contenta delle tre riprese, nelle tecniche è stata una bella rivelazione perchè quando avevo preso
la cavalla inizialmente era un po’ problematica, quì a Barcellona c’ è stata anche la prima kur in notturna dove c’ è stato qualche errore. Sono complessivamente molto soddisfatta, Tarbaka è il mio piccolo giocattolo ci tengo molto a farmi il cavallo da zero e per il prossimo anno speriamo di crescere e passare in M. Super bene il bilancio della squadra abbiamo il carnet pieno di medaglie, siamo partiti in pochi ma…si sono ottenuti ottimi risultati!”
Alessandra Giovinetti, capo equipe: motore del Master italiano, era qualificata con il suo cavallo ma ha preferito rivestire un ruolo operativo nella squadra, proprietaria di Elogiado IV in gara con Mazzoleni. “Siamo partiti cluadicanti ma abbiamo finito benissimo! Tutti sono andati in premiazione e sono state mantenute le performance ed i risultati ottenuti in Italia. Finalmente a 20 anni Elogiado ha concluso la sua carriera da agonista, si merita la pensione oggi non era al top ma ha finito alla grande in questa cornice meravigliosa di Barcellona…sono molto orgogliosa!”

Fouad Hamoud, giudice internazionale a 4 stelle, Presidente di Giuria: “Bilancio eccezionale il livello che abbiamo visto in questi giorni è un livello davvero europeo! I primi cavalli di tutte le categorie sono tranquillamente nelle prime posizioni in gare internazionali aperte a tutte le razze. Un’ opportunità favolosa, un’ atmosfera che da altri parti non si trova, anche il tempo ci ha aiutati. Gli organizzatori sono favolosi, i concorrenti da tutta Europa tutti presenti come una famiglia… dovremo imparare molto da loro! Spero che la prossima volta che la finale tornerà in Italia saremo all’ altezza. Sono davvero felicissimo di essere qui!”
Bruno Santamaria, trainer: è un altro dei pilastri del Master, quest’ anno presente in veste di tecnico e non come concorrente, in passato ad Avignone ha vinto la prima medaglia d’ oro per l’ Italia. “C’ era la possibilità di fare bene con Erik, siamo venuti convinti ma i cavalli sono cavalli non sono computer e con Quesero è andata come è andata.
Relativamente a questa finale a Barcellona il livello continua a salire anche nelle gare piu impegnative, il cavallo spagnolo si conferma come vera alternativa ai cavalli classici europei.
La mentalità sta cambiando e sono sempre im maggior numero cavalieri, preparatori ed allevatori competenti. La squadra italiana a livello di medaglie è stata davvero proficua purtroppo non siamo riusciti a fare suonare l’ inno di Mameli ed anche se presenti in numero esiguo abbiamo raccolto tanto…Il più bel ricordo per me quando anni fa ho vinto l’ oro… fu una sorpresa con un 4 anni nei giovani cavalli, primo ad entrare con Don Zar e rimasto primo fino alla fine poi ho sfiorato il botto a Vidauaban con Quesero dove ottenni il bronzo. Ora ci prepariamo per la prossima stagione con Quesero pronto per salire in St George ; spero poi nel rientro di Icaro sempre in St George ed una nuova cavalla che ha debuttato quest’ anno in cat. E.”

Erik Bonzi, cavaliere: favoritissimo per una medaglia a livello Lisboa (M) ha dovuto ritirare per infortunio Quesero, una bella sfortuna ma guarda avanti a nuovi obiettivi. “Andata e ritorno senza fare nemmeno una gara…sono rimasto fregato! Il cavallo ha lavorato bene in campo il giorno precedente la mia prima prova poi, rientrato nel box, mi sono accorto che aveva una zoppia ed ho dovuto ovviamente fermarlo per permetterne il recupero.
C’ era da giocarsi un podio era la gara giusta … ma guardo subito avanti, ora cominceremo a pensare alla nuova stagione per prepararlo bene in St George e poi vedremo per fine anno con che prospettive affrontare il calendario gare.”
Andrea Giovannini, cavaliere: grandi risultati come cavaliere ma anche come preparatore di cavalli per lui un bronzo nella finale Master ed un argento ai campionati continentali con Soleada.
“Meglio di cosi non ce l’ aspettavamo, abbiamo iniziato un po’ in sordina con la defezione di Quesero che qui si poteva tranquillamente giocare la medaglia…un grosso rammarico per Erik e Walter (Bruno Santamaria n.d.r.).
Il mio cavallo era messo bene: Soleada lavora a due livelli superiori alla sua età, infatti la Flamenca ha gia i cambi al volo da M, ma la cavalla ha risposto bene e siamo argento agli europei. Relativamente a Soleada ho avuto la fortuna di incontrare Francesca Mittiga, proprietaria dell’ allevamento da cui proviene che conosceva mia storia ed ha avuto fiducia in me.
Io preparo cavalli da solo facendomi aiutare da grandi professionisti che mi aiutano nella mia formazione.Ho una infinita voglia di imparare sempre!
Soleada mi è stata affidata a 2 anni e mezzo e l’ anno scorso abbiamo gareggiato nei giovani cavalli, quest anno in Italia abbiamo gareggiato in F3oo con buoni risultati sopra il 65% e quindi abbiamo deciso di portarla qui pur sapendo che si sarebbe scontarata in questa categoria con cavali piu grandi dai 7 anni in su, perchè normalmente quì i cavalli fino a 6 anno girano nel circuito dei giovani cavalli.

La cavalla ha confermato quello che pensavo ed è risultata subito competittiva. Una grossa soddisfazione soprattutto per Francesca Mittiga, proprietaria dell’ allevamento El Palo Boraccio in Toscana, che ha consegnato questa cavalla nelle mie mani dicendo: – pensaci tu .
Ad un grafico della kur con grado difficolta elevato ci sono arrivato conoscendo bene la cavalla sin da quando era puledra, con i suoi pregi e difetti ma ben sapendo che lei è avanti per la sua età, ha cambi al volo confermati ed è molto equilibrata quindi le dificoltà da kur M le ho giocate a suo favore; sapevo che lei era con me ed ho conquisto la sua fiducia con un lavoro meticoloso e molta calma, come dicono in Spagna: senza fretta ma senza pausa.
Amo preparare i cavalli quindi avere i meriti e demeriti che ne derivano, per la mia formazione mi sono affidato a cavalieri che hanno sempre creato i loro cavalli da puledri fino al massimo livello, quest anno ho lavorato con Rafael Soto , con cui ho rapporti da tempo, Arthur Kottas della Scuola di Vienna ed ora ho iniziato un programma di allenamento con Garcia Mena che quest anno ha vinto il campionato spagnolo, per me un talento che ho visto in poche persone nel preparare i cavalli.
Questo è solo il punto di partenza! Niente riposo ed i programmi li affinerò mano a mano con il lavoro, ora sto lavorando altri due giovani cavalli PRE ed anche un mio KWPN di 5 anni poi il mio PRE di 6 anni già argento in Lazio e quinto agli italiani di Arezzo e naturalmente continuerò con Soleada che nel 2014 uscirà in M.”
Laura Berruto, giudice : Unico giudice italiano presente a Barcellona anche la Berruto si unisce al coro di positive impressioni raccolte a questa finale MCI. “Un’ atmosfera splendida, una esperienza davvero bella e positiva, posso solo aggiungermi al coro di quanto detto da tutti gli altri e spero di giudicare ancora in una finale Europea del Master”.
Ed ora già sono tutti al lavoro per la stagione 2014, stagione che porterà anche nuovi nomi e binomi del panorama dressagistico nazionale ed internazionale a gareggiare in questo circuito sempre più amato e sempre più competitivo dove l’ Italia ha ormai una tradizione di successi ma anche sempre tanta volgia di mettersi in gioco con immutato entusiasmo.