Marc Boblet e Nausicaa Maroni!
L’ olimpionico francese è il nuovo tecnico di Nausicaa Maroni che guiderà la forte amazzone azzurra nel passaggio al livello Grand Prix.
Come anticipato alcuni giorni fa da tuttoDRESSAGE Marc Boblet, noto e stimato Grand Prix rider francese, ha stretto un rapporto di collaborazione con Nausicaa Maroni e Roberto di Marco del Centro Equestre il Cavallino.

Marc lo abbiamo conosciuto all’ internazionale di Arezzo dove abbiamo avuto modo di apprezzare le sue grandi qualità come uomo di cavalli ma anche una dilagante simpatia accompagnata da molta umiltà, ingredienti di grande successo per questo cavaliere che ha nel 2008 partecipato alle Olimpiadi di Hong Kong/Pechino classificandosi al 20° posto individuale, primo del team transalpino che ha conquistato la 6° posizione a squadre. Lo stesso anno Marc ha vinto il Campionato Francese Dressage, sempre con Whitni Star, dopo che l’ anno precedente aveva vinto il Criterium Big Tour di Francia.
Marc ci vuoi raccontare cosa hai fatto in questi giorni qui a Rosate ?
“Sono molto felice di essere qui con Nausica e Roberto e ti devo dire che il principale motivo per cui mi trovo quì al Cavallino è per allenare e preparare Nausicaa.”
Vedi in Nausicaa un buon potenziale come amazzone da Grand Prix?

“Assolutamente si! Sono molto impressionato dalla qualità dei loro cavalli quindi dobbiamo ora focalizzare sulla tecnica, Nausicaa deve trovare il giusto equilibrio e feeling per questo nuovo modo di montare.”
Marc, ci siamo conosciuti ad Arezzo in occasione del CDI lo scorso anno, ci racconti qualcosa di te e come sei arrivato a gareggiare alle Olimpiadi del 2008 con i colori del tuo paese?
“Ora sono un cavaliere professionista ma ti devo dire che all’ inizio ero un Designer Industriale, terminati gli studi ho deciso che volevo guadagnarmi da vivere facendo quello che più mi piace seguendo la mia passione per i cavalli quindi ho smesso presto l’ attività di designer e cominciato a dedicarmi seriamente all’ equitazione. Diciamo che ho avuto subito la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto.

Le Olimpiadi sono state un’ esperienza incredibile ed il fatto che ho concluso come miglior cavaliere francese ha fatto si che la gente cominciasse a credere davvero in me. La mia vita ha avuto una svolta proprio dopo le Olimpiadi con sponsor e ottimi cavalli a disposizione come Concept Sol Noble Dream (da Caprimond x Noble Affaire) la femmina morella oldenburghese che sto montando a livello Grand Prix.
Nella mia scuderia, l’ Ecuries des Basses Lisières che si trova vicino a Rouvres ad una sessantina di chilometri da Parigi, ho una trentina di box solo per cavalli da dressage, un campo regolamentare coperto, tondino, giostra e mi dedico completamente a sviluppare una tecnica molto moderna. Mi alleno con Hans Peter Minderhoud perchè lo considero molto bravo e moderno, mi ha aiutato moltissimo a fare progressi. Voglio avere cavalli molto qualitativi e clienti con tanta motivazione e questo è il motivo per cui alleno Nausicaa.”
Dicci qualcosa di più sulla collaborazione fra di voi.

“Prima di tutto siamo diventati davvero amici e quindi è più facile condividere con naturalezza. In Arezzo hanno cominciato a domandarmi sul mio modo di lavorare e poi Nausicaa organizzò un primo stage vicino a Venezia, fu un occasione davvero interessante alla quale seguirono telefonate ed una vistia di Nausicaa e Roberto in Francia. Penso che adesso Nausicaa stia davvero cominciando a comprendere la nuova tecnica, ora che ci conosciamo meglio vediamo le cose nello stesso modo e questo è molto importante.
Anche Roberto mi ha fatto vedere cose molto interessanti, è un tipo speciale sia umanamente che professionalmente e per preparare i cavalli al piaffe ed al passage ha un grande talento!”
Marc quali sono i tuoi programmi per questa stagione?

“Il mio obiettivo è quello di fare molti punti con Noble Dream Concept Sol, la cavalla di punta della mia scuderia e concentrarmi sui Campionati Europei, voglio quindi prepararmi al meglio per questo appuntamento e parteciperò ad alcune gare importanti come i CDI di Brema ed Hagen.
Con il nuovo tecnico della nazionale francese Jan Bemelman lavorerò sodo per raggiumgere il meglio della preparazione con lui. Poi…c’è Nausicaa dobbiamo trovare insieme i concorsi giusti affinchè faccia le giuste esperienze.”
Relativamente al dressage in Francia e con il nuovo tecnico della nazionale come guardi verso i WEG del 2014 che si svolgeranno proprio nella tua nazione?
“E’ un appuntamento molto importante per noi francesi e la FFE la Federazione francese stà lavorando affinchè si possa formare un team di tre o meglio quattro binomi in grado di essere al di sopra del 70%, sotto quel punteggio sei fuori dai giochi. Ci sono persone disposte ad investire e nuovi talenti emergenti, sono convinto che per il dressage in Francia sia l’inizio di una nuova era.”
Sentiamo ora il parere di Nausicaa Maroni, il tuo tecnico Marc ha avuto bellissime parole per te e crede molto in te, raccontaci di questa collaborazion e perchè ti sei rivolta a lui ?

“Innanzitutto devo ringraziare la sorte che ha permesso che Marc ed il suo staff scegliessero di mettere in calendario Arezzo nel loro programma gare, dove l’ho visto per la prima volta.
L’ ho osservato attentamente per quattro giorni lavorare: la comunicazione cavaliere/cavallo e l’armonia del binomio mi hanno convinto a chiedergli informazioni, poichè istintivamente quello che vedevo mi piaceva moltissimo.
Lo abbiamo contattato per un primo stage a fine Novembre, più che altro per una conoscenza reciproca, a casa dell’ amazzone Cristina Pilella Proto.

A dirti il vero è lì che ho deciso di chiedergli di seguirmi e diventare il mio trainer.
La cosa interessante è che innanzitutto Marc è una persona molto umile, nonostante il suo talento e molto educata, per cui personalmente l’ho stimato prima come uomo che come trainer.
Lavorando in seguito con lui, ho potuto apprezzare anche le doti di cavaliere e allenatore, non mi stupisco che abbia ottenuto tanti successi in carriera, poichè ha una capacità comunicativa con i cavalli davvero notevole che gli permette di trarre il meglio delle potenzialità del cavallo.

Per come sono fatta io ed il mio carattere, sono felice di aver trovato una persona con cui ho un buon feeling e con il quale, pur lavorando seriamente, non mancano i momenti divertenti, insomma una persona di cui fidarsi davvero al 1000 per cento ( rare davvero in questi periodi) , non solo il mio trainer, ma soprattutto un amico.
Anche se questa tecnica è nuova per me la sento mia e penso di poter riuscire a fare bene… farò del mio meglio per non deluderlo!”
Stai facendo un passaggio da una scuola classica tedesca ad una scuola più innovativa quella olandese e questo ti sta dando già dei benefici?

“Si soprattutto sui cavalli e poi per me è più facile e più divertente, sento i cavalli che rispondono meglio… anche se è solo un mese che lavoriamo insieme. Il primo vero cambiamento è stato per me quando ad inizio mese sono andata da lui e l’ ho visto montare tanti cavalli perchè anche guardare ed osservare da terra è utilissimo per poi portare a casa esperienza e punti di riflessione.”
Dunque un nuovo cammino per te, quale sarà la tua prima uscita in gara?
“Non lo so lo decideremo insieme con Marc, vedremo in base a come va il lavoro anche perchè per me è un momento di passaggio dal giro piccolo al giro grande quindi in base al lavoro con i cavalli Marc mi dirà cosa devo fare.”
Marc ci vuoi in parole semplice spiegare le differenze tra il metodo classico tedesco ed il metodo moderno olandese?
“Sono diverse ma principalmente la posizione di collo e testa del cavallo, quella olandese è una buona tecnica ma bisogna essere dei buoni cavalieri ed avere tutto sotto controllo perchè puoi davvero cambiare il corpo del cavallo e di conseguenza i suoi movimenti, bisogna essere cauti e progredire passo dopo passo. Molto importante è organizzarsi, tutte le tecniche vogliono arrivare allo stesso fine e si sa quello che funziona per un cavaliere non è detto che funzioni anche per un altro. Penso che bisogna essere di mentalità aperta e disposti a provare.”

Marc a quale età hai iniziato ad andare a cavallo?
“Tra i 16 ed i 17 anni andando una volta alla settimana in maneggio poi, durante il servizio militare, mi sono trovato in mezzo ai cavalli e vedendo fare del dressage mi è piaciuto molto, così ho iniziato a prendere delle lezioni private.”
Quindi come alcuni grandi cavalieri hai iniziato relativamente tardi?
“La cosa importante è lavorare sodo e credere in se stessi perchè il dressage è davvero difficile poi bisogna incontrare le persone giuste e manteneresi concentrati sugli obiettivi. Le basi devono essere solide, molto solide!”
Si dice molto che il dressage si è evoluto parecchio in questi anni grazie al forte miglioramento dell’ allevamento cosa ne pensi?
“Si assolutamente ma anche al miglioramento della tecnica, entrambe sono importanti!”