Lione che emozione!
Un’ atmosfera elettrizzante quella di Lione, in occasione della seconda tappa di Coppa del Mondo, che abbiamo vissuto in prima persona in una delle più belle gare della stagione con un parco partenti di assoluto rilievo.

Meravigliosa l’ atmosfera, professionale ovviamente ma anche sorprendentemente amichevole e cordiale, si respira un aria più serena a questi livelli che a molte gare amatoriali nostrane…
E’ venerdì sera il grande momento del Grand Prix Freestyle.
Mi sono posizionato inizialmente nell’ area fotografi in C, appena dietro la giuria, la terza ed entrare è la nostra Silvia Rizzo, per lei un momento importante è molto concentrata, l’ accoglienza del pubblico calorosa, Silvia è abituata a calcare le scene internazionali ma Lione è davvero un palcoscenico importante, alza la mano per far partire la musica, passano i secondi ma non succede nulla, ho un brivido…Silvia alza nuovamente la mano ma ancora nulla, si gira verso il Presidente di giuria con lo sguardo attonito e lascia un filo di redini in più a Donnerbube per evitare che si innervosisca, la musica parte improvvisamente, Silvia nel giro di pochi decimi di secondo riesce a riprendere totalmente in mano la situazione e mettendo bello tondo Bubi parte al galoppo e fa il suo ingresso in A, sulle note di “chihuahua” ottiene un 66.125%, niente male, davvero niente male!

Tengo la posizione per tutta la prima parte della gara che termina con la svedese Minna Telde al comando con il 76.350% sul magnifico stallone morello Santana che ci vede da un occhio solo ma si muove come un ballerino, quando dopo la pausa si accende la competizione con i binomi che puntano alla vittoria decido di spostarmi in A, dividendomi tra il campo prova ed il cancello d’ ingresso dell’ arena.
Dicevo prima di un atmosfera elettrizzante e questo è dire poco, vivere una tappa di Coppa del Mondo tra i protagonisti è stata una grande esperienza, vedere in campo prova Alain Franqueville seguire le amazzoni francesi, Juergen Koschel e Klaus Blakenhol la Sprehe e la Balkenhol, ed ancora Edward Gal, Adelinde Cornelissen e naturalmente Enzo e Valentina Truppa dietro e davanti le quinte in quello che forse è il più bell’ indoor di Coppa del Mondo è stato gratificante.
In campo prova un monitor per seguire la diretta, un tabellone con i punteggi, cavalieri ed amazzoni impegnati nel riscaldamento ma anche attenti all’ evolversi della gara che si tengono aggiornati sui punteggi ed in qualche caso giù dalla sella al cancello d’ ingresso vicino alla lettera A a vedere e controllare dal vivo, un modo assolutamente intenso di vivere una competizione di questo livello.

La Sprehe è la prima a rompere la barriera dell’ 80%, Gal ha qualche problema nei cambi tempo tempo.
Uno speaker scandisce con regolarità il cognome ed il tempo mancante all’ entrata in campo del prossimo binomio, “Truppa cinq minutes”, Valentina si ferma il fido Jack, groom di tante avventure, comincia a togliere le fasce ad Eremo, Valentina si libera della radio e dell’ auricolare sembra tagliare un cordone ombelicale virtuale che la collega a papà Enzo, sta raccogliendo il 100% della concentrazione, si vede dal suo sguardo, al comando c’è la Cornelissen ha realizzato una kur bellissima sia tecnicamente che artisticamente sfiorando il 90% ed ora è in campo Patrik Kittel, corro a fare qualche scatto al fuoriclasse svedese su Scandic …”Truppa deux minutes” scandisce lo speaker in campo prova, Valentina ed Eremo sono al passo, nell’ arena termina la musica, scoppiano gli applausi, Kittel ha terminato.

Mi trovo tra un plotone di fotografi armati di Nikon, Canon ed obiettivi bazooka, mi sposto arriva Enzo insieme a Riccardo Volpi, passa Kittel sorridente, tutto sembra al rallentatore, lo svedese si incrocia con Valentina ed Eremo accompagnati da Jack, Valentina guarda per un millesimo di secondo papà Enzo, respira profondamente, si incrocia anche con i miei occhi ma credo che non riconosca nessuno in questi pochi istanti che la separano dalla gara.
Lo speaker annuncia il loro ingresso e migliaia di appassionati scoppiano in un caldissimo applauso -come fa a rimanere concentrata davvero non capisco- penso, per qualche secondo gli applausi e le grida sovrastano tutto ma è questione di un attimo e si piomba nel silenzio assoluto .

Suona la campana, sul tabellone comincia il conto alla rovescia dei secondi entro cui si deve entrare in rettangolo, in piena calma Valentina si posiziona ed alza la mano…la musica parte ed incomincia la kur del nostro Carabiniere scelto, ora al cancelletto sono arrivati anche la Cornelissen e Kittel ma anche la Sprehe che è dietro ad Adelinde in classifica, c’è attesa… la tedesca lo sa che se Valentina non sbaglia possono essere dolori….
Eremo balla con fierezza, Valentina muove le dita delle mani e le gambe con precisione, il Gladiatore rimane sempre concentrato, un capolavoro…che si conclude con una esplosione di tifo ed applausi che dagli spalti inonda come uno tsunami l’ arena , la Cornelissen tira un sospiro di sollievo…per questa volta le è andata ancora bene… la Sprehe è scura in volto, il tabellone indica 83.350% è stata scalzata dalla piazza d’ onore, Kittel è imperturbabile mentre perde il suo posto sul podio.
Valentina saluta il pubblico ed a redini lunghe al passo Eremo infila l’ uscita, Enzo batte il cinque con lei mentre sfila verso il campo prova e me lo trovo davanti, composto ma in preda ad una grande gioia interiore, batte il cinque pure con me che mi libero la mano destra dove tenevo la macchina fotografica e la telecamera, agli occhi dei fotografi professionisti devo essere sembrato o un folle o la dea Kali della comunicazione …
Siamo tutti in campo prova, adesso semi invaso da giornalisti e fotografi mentre si accendono le telecamere ovunque, qualcuno a fatica trattiene la gioa, altri a stento nascondono l’ amarezza, questo è lo sport, questo è il dressage.

In un batter d’ occhio sono tutti li pronti per la passerella finale e per la premiazione, di nuovo con le fasce bianche ed ora con gli accappatoi degli sponsor della manifestazione i cavalli sono rilassati ma in un attimo perdendo la concentrazione della gara si scaldano e vanno su di giri eccitati per quello che sta per succedere.
Rientro nell’ arena e mi vado a posizionare a fianco degli altri fotografi, sono vicino ai giudici, quante volte ho visto su FEI TV questa cerimonia ed ora sono li parte di questo quadro vivente, di questo caleidoscopio umano, una sensazione incredibile, entrano uno per volta tutti i binomi di questa gara, passa anche Silvia Rizzo con Donnebube, “brava Silvia!” le grido mentre sempre elegante e sorridente mette in passage Bubi, ad uno ad uno sfilano tutti i protagonisti, anche Gal che pure quando non vince e non è sul podio fa lo stesso perchè dal pubblico riceve sempre la stessa enorme quantità di affetto… saluta con il cilindro in mano la gente mentre Glock’s Undercover si muove sempre più come Totilas e lui regala a tutti un sorriso…la musica si fa d’ attesa, ora stanno per entrare i tre binomi a podio…eccoli!
E’ una gran festa, si procede con la premiazione e le fotografie di rito, l’ inno olandese, la Truppa che fa il saluto militare, l’ ultima passerella Parzival e Desperados esplodono per l’ eccitazione si impennano, sgroppano mentre Eremo rimane sobrio, già che strano…Eremo ha fatto il bravo in premiazione, pensandoci bene il ragazzo sta mettendo proprio la testa a posto!

Escono dall’ arena i protagonisti, le luci si abbassano perché ha immediatamente inizio lo spettacolo, il campo prova è quasi buio con personaggi in costume, fuochi accesi e fiaccole, cavalli, ombre, una suggestione sembra di essere stati catapultati in un accampamento della steppa siberiana nei pochi metri che separano dalla sala stampa dove sto andando per la conferenza di rito dei protagonisti.
Mi rendo conto che sono circa dodici ore che sono in piedi, finalmente mi siedo –ma si in prima fila e godiamoci questo momento fino in fondo!– penso.
In breve la sala si riempie di colleghi arrivano Adelinde, Valentina, Kristina, ma anche Jessica Michel, migliore dei transalpini, il giudice Isabelle Judet e Trond Asmyr FEI Dressage Director.
Alzo il pollice verso Valentina che ride, ora i suoi occhi sono più dolci, lo sguardo presente, la conferenza stampa ha inizio, domande, risposte, risate infine un brindisi delle tre ragazze terribili ciascuna con un flute di champagne, la Cornelissen abituata alla sua posizione di regina guarda Valentina e forse si interroga: “…ma per quanto riuscirò a tenerti ancora a bada….?” sembra dire Adelinde con lo sguardo.