Il pubblico del dressage chiede maggiore trasparenza sull’operato dei giudici di gara

Per il pubblico sono soggettività e mancanza di trasparenza i problemi che maggiormente affliggono il dressage internazionale. A dirlo, un sondaggio condotto dal Club Internazionale dei Cavalieri di Dressage (IDRC)

Arena di Gothenburg
L' Arena di Gothenburg, gremita per la World Cup (photo © DRESSAGE-international.com / Marco M. Racca).

Lo scorso 6 Febbraio il Club Internazionale dei Cavalieri di Dressage (IDRC) ha sottoposto agli appassionati di equitazione un sondaggio via web allo scopo di definire quali fossero per il pubblico i problemi più evidenti del dressage internazionale.
Ebbene, al sondaggio hanno risposto 3254 persone. Il 42% si è dichiarato proprietario di almeno un cavallo, il 26% compete a livello amatoriale a livello locale 37%, a livello regionale 35% ed a livello nazionale il 24%. Il 32% si è identificato come spettatore oltre che come cavaliere, mentre il 30% anche come istruttore. Tra coloro che hanno risposto al sondaggio anche cavalieri internazionali (10%) e giudici di gara (12%). Il 91% del totale è risultato essere composto da donne tra i 17 e i 60 anni.

Assistere dal vivo al test Freestyle, con 85% delle preferenze, è risultato essere il momento preferito dal pubblico, seguito da vicino dal GP (80%). Le percentuali sono simili quando si tratta di eventi seguiti in TV; il Freestyle resta il momento preferito con l’80% delle preferenze, seguito dal GP con il 66%.

Molti i problemi evidenziati sia dal pubblico che assiste dal vivo alle competizioni sia da coloro che le gare le seguono dal salotto di casa o comunque non dal vivo (che d’ora in poi definiremo per comodità “home”). Dal sondaggio emerge che quello considerato come il più serio sia legato all’operato dei giudici di gara. La soggettività del giudizio pare essere il problema più importante, considerato che sta a cuore al 58% degli spettatori dal vivo e al 51% degli spettatori home. Seguono la sensazione di mancanza di trasparenza nell’assegnazione dei giudizi (50% per il pubblico dal vivo e 46% per il pubblico home) e la difficoltà nel comprendere i giudizi assegnati (30% per il pubblico dal vivo e 31% per il pubblico home).

Quando è stato chiesto al pubblico che cosa volessero cambiare nel prossimo futuro, il 67% del pubblico dal vivo ed il 59% del pubblico home concorda sulla necessità di una maggiore copertura televisiva e di una maggiore trasparenza nel sistema di giudizio (57% per il pubblico dal vivo e 55% per il pubblico home). Inoltre il 52% del pubblico dal vivo ed il 41% del pubblico home desidera l’introduzione di un sistema di punteggio in tempo reale mentre il 52% del pubblico dal vivo e il 48% del pubblico home chiede maggiore neutralità da parte dei giudici.

Kyra Kyrklund, presidente del Club Internazionale dei Cavalieri di Dressage (IDCR), ha dichiarato che l’istituzione di un sistema di giudizio che sia più preciso, trasparente e semplice da comprendere per tutti gli appassionati di dressage è certamente una delle maggiori sfide che questo sport dovrà affrontare in futuro.

Il segretario generale del’IDRC, Wayne Channon, ha anche sottolineato la necessità che hanno i cavalieri, gli istruttori ed il pubblico di essere assolutamente certi che a vincere sia il miglior binomio in gara e, cosa ancora più importante, sapere perché abbiano vinto. Parlando invece di trasparenza nei giudizi, ha evidenziato quanto ormai sia indispensabile far si che nel corso delle maggiori manifestazioni i punteggi vengano mostrati in tempo reale con l’adozione di un codice di punteggi.

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