FEI WBFSH Dressage World Breeding Championship for Young Horses – Risultati e impressioni degli Azzurri

Dal 5 al 10 agosto, a Verden (Germania), si è svolta la 27ª edizione del FEI WBFSH Dressage World Breeding Championship for Young Horses. Dopo tre anni di assenza, la prestigiosa manifestazione è tornata nella sua sede storica, nel cuore della patria dello studbook del cavallo Hannover.

Quest’anno l’Italia ha schierato binomi nelle categorie dei 5 e dei 7 anni, mentre è rimasta priva di rappresentanti nella categoria riservata ai 6 anni — non per scelta federale, ma per mancanza di cavalli qualificati.

A rappresentare i nostri colori sono stati:

  • Antonio Sala con Prince Vince WM (KWPN – King Karim x Bordeaux) nella categoria 5 anni.
  • Francesca Rapazzoli, carabiniere, con Samarant van de Kempenhoeve (BWP – Franklin x Apache) nella categoria 7 anni.

Entrambi sono stati accompagnati dalla Capo Équipe Marina Sciocchetti.

5 anni – Un’esperienza intensa e breve

L’atmosfera di un campionato del mondo è sempre speciale, densa di tensione sin dalle scuderie fino al campo gara. Per un cavallo giovane, soprattutto alla prima esperienza internazionale, questo può risultare particolarmente impegnativo.

È quanto accaduto purtroppo ad Antonio Sala e Prince Vince WM, costretti ad abbandonare la prova dopo appena 57 secondi dal suono della campanella, a causa dell’eccessiva tensione del cavallo.

Lo stesso Sala ha raccontato sui social:

Cinquattasette secondi.
È stato il tempo della nostra gara prima della campanella, prima di essere fermati.
Il mio giovane e promettente compagno era teso e non completamente a suo agio in questa nuova e difficile esperienza e non siamo riusciti a esprimere il nostro reale valore in campo.
Ma ora non voglio parlare del risultato, che chi conosce questo lavoro sa bene non essere mai scontato. Voglio celebrare il viaggio, perché è per quello che ogni atleta lavora e dà il massimo.
Grazie a chi ha creduto in noi, ci ha supportati e ha fatto parte di questo percorso.
Essere stati lì, tra i migliori, con la bandiera italiana, è stato un onore immenso. Ogni ostacolo superato, ogni difficoltà affrontata lungo il cammino ha costruito il nostro posto in quell’arena internazionale.
Perché noi viviamo ogni giorno, non cinquantasette secondi.”

Antonio Sala e Prince Vince WM

7 anni – Solidità e prospettive

Nella categoria dei 7 anni, Samarant van de Kempenhoeve e Francesca Rapazzoli hanno affrontato la competizione con un approccio ben diverso: due riprese tecnicamente pulite, senza particolari tensioni.

Nonostante ciò, il punteggio finale (66.890%) e la 22ª posizione nella Small Final di sabato non hanno rispecchiato pienamente le aspettative. Come spesso accade, la giuria internazionale — pur dichiarando di voler privilegiare movimenti naturali e privi di esasperazioni — non ha esitato a penalizzare quando questo ideale non coincideva con la propria valutazione tecnica.

La Rapazzoli, però, ha tracciato un bilancio positivo:

“Sono soddisfatta del comportamento del mio cavallo: nonostante fossimo in un contesto davvero suggestivo, sia per l’atmosfera che per il livello dei cavalieri, è rimasto concentrato e affidabile.
Nonostante i punteggi non siano stati alti, sono contenta di aver rischiato e di essere andata, perché ho avuto modo di confrontarmi con persone di tutto il mondo, con un bagaglio di esperienza sicuramente più ampio del mio.
Credo che questo sia un punto di partenza e mi piacerebbe tornare con costanza a questo evento, per dimostrare che anche l’Italia c’è e sta migliorando nella qualità dei cavalli e dell’addestramento.”

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