FEI Sports Forum a Losanna
Due giorni di discussione e confronto ai quali hanno partecipato 320 delegati

“Sono fondamentali trasparenza ed apertura, perchè qui si decide dell’avvenire dello sport che amiamo. La condivisione delle esperienze e la volontà di discutere il futuro dimostra la nostra volontà e capacità di guidare piuttosto che dell’essere guidati”. Così il presidente della FEI Ingmar De Vos ha dato il via alla quinta edizione del FEI Sports Forum che per il 4° anno consecutivo è ospitato presso l’International Institute for Management Development (IMD) di Losanna, Svizzera.
Davanti a 320 delegati, la discussione si è subito spostata sul tema portante del primo giorno, ovvero tutto quanto riguarda i funzionari FEI, dal percorso formativo alla retribuzione, passando dalle possibilità di progresso nella professione.

Durante la prima sessione si è discusso a proposito del percorso di carriera ottimale per i funzionari FEI, promozioni, retrocessioni e sanzioni. Si è discusso anche riguardo quale potesse essere il metodo più efficiente per valutare le effettive qualità del funzionario e se dovesse continuare ad esserci un limite di età.
Vicki Glynn, direttore generale della Federazione Neozelandese, ha avanzato e sostenuto la possibilità di rimuovere i limiti d’età per i funzionari FEI in quanto ritenuti discriminanti, proponendo un sistema di valutazione simile al rinnovodella patente di guida, con esami psico-fisici regolari.
Un altro aspetto di cui si è discusso ha riguardato il percorso di formazione continuo per migliorare costantemente le competenze dei funzionari ed insieme, come sottolineato dal campione olimpico Steve Guerdat, acquisire la capacità di sapere quando sia il momento di applicare le regole come da manuale o quando sia giusto interpretarle, tenendo presente che l’elemento fondamentale dell’equitazione è il cavallo.
La formazione è stata il fulcro della seconda parte della discussione. Sono state poste domande riguardo il coinvolgimento delle singole Federazioni Nazionali nei percorsi formativi dei giudici, oltre che in merito alla standardizzazione degli stessi. E proprio su quest’ultimo punto, dalla Federazione Equestre Olandese, rappresentata dal segretario generale Maarten van der Heijden, è arrivata l’offerta di condividere il proprio materiale per l’uso da parte del FEI e altre federazioni nazionali a fini di istruzione.
Molto si è detto anche in merito alla nomina dei giudici, a chi spetti farlo e a chi competa elargirne la retribuzione. Sono state ascoltate voci discordanti in merito, con da un lato i detrattori della nomina da parte della FEI contrapposti a chi sosteneva che la questione dovesse rimanere in mano ai comitati organizzatori delle competizioni, mantenendo in questo modo una suddivisione di responsabilità, anche economiche.
E’ inoltre stata data rilevanza all’allineamento delle competenze dei funzionari dei Paesi nei quali gli sport equestri non sono ancora affermati a livello olimpico, sostenendo la necessità di fornire loro supporto.
La prima giornata si è conclusa con il riepilogo a cura del Segretario generale FEI Sabrina Ibáñez che ha sottolineato di come le proposte avanzate durante il Forum seguiranno un iter che dalla presidenza FEI le porterà all’attenzione di commissioni specificatamente istituite affinché effettuino un’analisi approfondita e riferiscano delle conclusioni a tutte le delegazioni.
Uno dei protagonisti della seconda giornata del FEI Sports Forum è stato Richard Johnson, Direttore per le Comunicazioni FEI, che ha esposto il piano per l’incremento del pubblico degli sport equestri, intervento che è seguito all’analisi di Alan Abrahamson, giornalista ed analista sportivo di fama internazionale, che ha sottolineato il fatto che gli sport di maggior successo siano quelli con un grande seguito di appassionati, come il surf, lo skateboard o l’arrampicata, sport questi ultimi, che molto probabilmente verranno inclusi tra le discipline olimpiche per Tokyo 2020 perché ormai di “tendenza”.
La discussione si è poi concentrata sulle modifiche ai format di gara delle tre discipline olimpiche e dei FEI World Equestrian Games™ (WEG). Non c’è stata unanimità, ma molte delegazioni si sono trovare d’accordo sul fatto che sia giunto il momento di portare cambiamenti non solo al come la gara si svolge, ma anche al metodo con il quale ad oggi i giudici assegnano i punteggi.
Per il vice presidente FEI John Madden potrebbe essere importante ridurre i membri delle squadre a tre componenti. In questo modo sarebbe possibile incrementare del 25% circa il numero di comitati olimpici nazionali che possono aspirare a partecipare ai giochi olimpici, cosa che sarebbe di enorme aiuto, anche dal punto di vista propogandistico, per attirare alle Olimpiadi anche i comitati delle nazioni più piccole.
Le considerazioni in materia di metodo di assegnazione dei punti, oltre che al meccanismo che potrebbe regolare l’introduzione delle combinazioni cavallo/cavaliere di riserva, hanno occupato la parte finale della sessione, chiusa come il giorno precedente dal Segretario generale FEI Sabrina Ibáñez con un riassunto delle attività e con l’accorato invito alle delegazioni a non smettere di suggerire soluzioni ai problemi che, secondo ciascuno, penalizzano gli sport equestri.