Christine Wels muore colpita da un calcio alla testa da cavallo che si ribella all’addestramento cruento.

Era stata in finale alla Coppa del Mondo di dressage, Christine Wels è morta per un trauma fatale alla testa. A provocarlo, il cavallo che stava addestrando alla longia.

Christine Wels mentre tormenta al lavoro alla longia un cavallo; questa volta la sua crudeltà e brutalità le sono state fatali.

Ma questa è solo una parte della terribile notizia. La fatale sgroppata con calcio è avvenuta a seguito delle continue violenze che l’amazzone e trainer stava perpetrando ai danni dell’animale, frustandolo di continuo e con violenza su tutto il corpo.

La reazione dell’animale è stata inevitabile, di lotta e ribellione, nel tentativo di sottrarsi alla violenza della donna, finché uno dei calci fino a quel momento innocui non ha violentemente colpito l’amazzone alla testa.

C’è un triste precedente ai danni della vittima, Christine Wels 66 anni, già condannata dal tribunale di Kiel per maltratamento e metodi di addestramento violenti. Da quella condanna, l’atleta aveva poi spostato le proprie attività in Danimarca e poi in Renania.

Esistono inoltre testimonianze fotografiche, raccolte da un veterinario che ha scelto per ora l’anonimato, di cavalli pieni di lividi, feriti e sanguinanti, reduci da sessioni di allenamento condotte personalmente da Christine Wels.

fonte: St. Georg

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