Cesare Proto: un parere imparziale!
Riceviamo via email una lettera dell’ Avvocato Cesare Proto, stimato professionista ed appassionato conoscitore e frequentatore dell’ ambiente dressagistico italiano e tedesco che volentieri pubblichiamo su tuttoDRESSAGE.

“Al rientro dalle vacanze, non ho potuto fare a meno di leggere gli articoli pubblicati su tuttoDRESSAGE riguardanti le polemiche insorte a seguito dell’ennesimo astruso comportamento tenuto dalla Federazione in merito all’enunciazione del programma del Campionato Italiano di Dressage, ed alle modificazione apportate allo stesso relativamente alle gare di Free Style.
Personalmente, non posso che condividere le osservazioni e le critiche sollevate, che ritengo assolutamente fondate.
Siamo alle solite: il programma viene presentato sempre con molto ritardo così come le variazioni allo stesso apportate, comunicate sempre all’ultimo minuto.
Giuste quindi le proteste dei cavalieri e dei loro trainers, poiché in tal modo non si favorisce di certo quella serenità e correttezza nella preparazione che sono elementi necessari per cercare di ottenere le migliori performances.
Ciò che inoltre mi ha lasciato oltremodo perplesso, è il dover constatare il modo con cui alcune persone hanno contestato il lavoro svolto dal Sig. Racca con epiteti ingiuriosi e frasi il cui contenuto va ben oltre il limite del lecito, solo per aver questi concesso spazio alla pubblicazione di opinioni critiche all’interno della propria rubrica.
Conosco da tempo il Sig. Marco Racca come persona capace nel suo lavoro e che ha sempre usato toni assolutamente pacati e comportamenti mai offensivi nei confronti di chicchessia.
I suoi articoli sono sempre stati scritti con molta oggettività e non mi risulta che si sia mai abbandonato a commenti gratuiti che non trovassero fondamento in fatti realmente accaduti o descritti.
Non voglio comunque dilungarmi troppo, poiché penso che tutti conoscano la serietà e l’onestà intellettuale di Marco Racca, al quale di certo non serve un avvocato difensore, ben sapendo tutelare da solo la propria onorabilità.
Certo sarebbe auspicabile che per il futuro episodi così poco edificanti non debbano ripetersi.
E’ il caso comunque che qualcuno riveda il proprio comportamento e valuti con serenità di proporre le proprie scuse.”
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