Azzurri un 2015 internazionale da record!
Suona sempre più sovente l’ inno di Mameli nei rettangoli che contano.
I risultati internazionali ottenuti dagli atleti italiani del dressage nel corso del 2015 sono un’interessante chiave di lettura, che ci può aiutare ad immaginare come sarà il futuro degli Azzurri impegnati in questa affascinante disciplina olimpica. E a come sarà il futuro del dressage stesso.

Cominciamo con un numero, 48.
Tante sono le vittorie registrate nel medagliere Azzurro del dressage italiano in concorsi internazionali nel 2015. 48 è la somma di tutto; sono le vittorie conseguite a tutti i livelli ed in tutte le categorie. Un traguardo notevole che dà lustro a tutte le parti coinvolte nella delicata organizzazione delle nostre partecipazioni all’estero e rende onore all’impegno degli atleti.
E se scorriamo l’elenco, c’è un’altra cosa che non si può non notare: la crescita agonistica delle giovani leve. Scopriamo che nelle categorie giovanili, Children, Pony, Juniores e Young Riders, il nostro tricolore sventola sempre più spesso sul gradino più alto del podio.
Ve lo mostriamo continuando a dare i numeri, grazie ai quali vi raccontiamo anche quante vittorie ha ottenuto ciascuna delle categorie. Nel gruppo Young Horse abbiamo registrato 2 vittorie. mentre 3 sono state le vittorie nella categoria Young Riders. Ed ora i grandi numeri: i giovanissimi della categoria Children hanno concluso sul gradino più alto del podio ben 7 volte, la categoria Ponies ha visto i nostri atleti al primo posto 8 volte e i Senior hanno ottenuto la corona d’alloro per 13 volte. A vincere più di tutti sono gli azzurri della categoria Juniores che, tirando le somme, aggiunge 15 primi posti al conteggio finale.
I binomi azzurri che sempre più spesso celebriamo dopo un appuntamento internazionale sono in crescita. Da loro ci si aspettano grandi cose, e lo sanno. Ciò che non sanno invece è quello che già stanno donando inconsapevolmente a questo sport: la loro passione è una “malattia” contagiosa che si sta diffondendo, è la “cura” per tutti coloro che tendevano a sottovalutare il dressage relegandolo a sport di nicchia ed è “nutrimento” per chi su di loro, con perseveranza, investe tempo e risorse.
E dopo un rapporto così incoraggiante (qui trovate il link per scaricarlo) , non potevamo non chiamare in causa chi, da bordo rettangolo, si occupa a tempo pieno dello sviluppo del dressage azzurro.
Laura Conz, Responsabile del dipartimento dressage, iniziamo con un commento sugli ottimi risultati raggiunti dagli Azzurri nel 2015.
“Sono davvero molto orgogliosa di tutti. Ci tenevo molto e non sono rimasta delusa. Grandi soddisfazioni in tutte le categorie, con vittorie dalla Children alla Senior nel Grand Prix 5* del World Dressage Master. Sono risultati che dimostrano quanto bene si stia lavorando a tutti i livelli ed in tutte le categorie. Inoltre è una conferma di come gli istruttori si stiano muovendo per formare atleti sempre più competitivi. La “base” si sta allargando e possiamo dire di aver costruito un buon collegamento tra gli atleti che partecipano alle competizioni nazionali ed internazionali, è in crescita il numero di coloro che cominciano a competere in entrambi gli scenari.”
Cerchiamo di concretizzare il ragionamento con i numeri. Paragonandoci al passato, a che punto siamo?
“Parlando, ad esempio, di come era la situazione del dressage italiano nel 2014, posso dire che avevamo ottenuto un totale di 44 vittorie internazionali di cui 13 vittorie Senior, 5 Young Riders, 6 negli Juniores, 13 nella categoria Ponies, 3 nella Children e 4 nella Young Horses, Cavalli Giovani.
Nel 2014 abbiamo vinto di più con i Senior
“Quell’anno, solo Valentina aveva vinto 10 volte, a Vidauban, Lipica, Villach-Treffen e San Giovanni in Marignano. Nel 2015 Valentina Truppa con l’ incidente di Arezzo ha gareggiato meno ma abbiamo comunque ottenuto 48 vittorie; Più di 45 vittorie all’anno non è affatto male come risultato…”
Assistiamo anche ad un trend di forte ascesa nelle categorie giovanili.
“Si, è vero. I risultati raggiunti dai giovani e giovanissimi sono migliorati molto rispetto al 2014.”
A cosa pensa sia dovuto? Cosa c’è dietro questa tendenza ed alle vittorie dei cavalieri più giovani?
“Molto è stato fatto per promuovere ed incentivare. Potremmo partire dal fatto che la Federazione ha voluto supportare più attivamente l’organizzazione di gare in Italia nell’anno che precede le Olimpiadi. Certamente questo ha aiutato molto. Ma molto lo si deve agli istruttori che hanno meglio compreso l’importanza della programmazione a medio termine. Nel dressage il punto di partenza della preparazione è stato anticipato a Settembre e questo ha fatto si che quei mesi che prima erano meno importanti siano diventati fondamentali perché segnano ora l’inizio delle attività. Una migliore programmazione ha contribuito molto.”