Aperti i Giochi Olimpici.

Un sogno atteso, inseguito, fortissimamente voluto. Toccato con mano, quando in Italia era da poco passata la mezzanotte e l’ Olimpico di Londra era uno scintillío di luci e colori. Dalla pancia dello stadio é spuntato l’orgoglioso sorriso di Valentina Vezzali, lei che questo giorno l’aspettava da una vita. Tricolore sventolato con fiero sorriso, portabandiera dell’orgoglio di un Paese intero, di poco davanti al Capomissione Raffaele Pagnozzi. Una delegazione di 176 azzurri (142 atleti), elegantemente tinta di blu Armani, ha aperto l’avventura dell’Italia alla XXX edizione dei Giochi Olimpici Estivi. Dalla tribuna il saluto del Presidente della Repubblica Napolitano, agli azzurri: con composto senso di appartenenza e grande emozione, il Paese era idealmente lí, insieme al Presidente. Cammarelle, Quintavalle, Schiavone, Pennetta, Russo, Cassarà, Pizzo, D’Aniello, le squadre di pallanuoto e pallavolo: erano tanti e sarebbero stati molti di piú se i calendari avessero imposto dolorose rinunce.
L’italia é entrata in campo come 93esimo Paese, dopo Israele e prima della Giamaica di un applauditissimo Bolt, tra gli azzurri sfila sorridente anche Valentina Truppa alla sua prima Olimpiade.
Infine la corsa degli ultimi tedofori, sospinti dall’emozione della gente, i discorsi di Sebastian Coe, numero uno Locog, e Jacques Rogge, Presidente Cio. “Vogliamo ispirare una generazione”, L’ambizioso auspicio. La Regina Elisabetta dichiara aperti i Giochi, i fuochi d’artificio chiudono la festa. Ora si fa sul serio.
Jack, il groom di Valentina Truppa è giunto a Londra con Eremo ed è al check prima di essere finalmente scuderizzato, qui c’è’ il primo controllo veterinario e un controllo completo del groom, dei suoi bagagli, del camion e di tutto il materiale per la scuderia. Eremo ha passeggiato e brucato un po’ di sana e grassa erba inglese, rotolandosi come il suo solito e ora è in un box a riposare.