Alessandro Poncino: segnali positivi!
Presidente di giuria al CDN B di Vische, valido per il Campionato Piemontese, era il Dr. Alessandro Poncino con il quale abbiamo condiviso qualche riflessione sulla gara e sul dressage piemontese in generale.

Dr. Poncino come ha trovato il livello qualitativo di questo campionato?
“Come livello si può essere contenti, in media c’erano buoni cavalli, pochi di altissimo livello, ma in un Campionato Regionale che arriva fino al livello M , è logico che non ci siano ed è giusto anche vedere cavalli che presentano piccole irregolarità, o cavalli da scuola, nelle categorie di livello più basso.
Il livello dei cavalieri è stato medio nelle categorie più basse, salendo di categoria il livello migliora.Nelle riprese E , i giudici devono valutare se il cavaliere ha il controllo del cavallo e non sempre abbiamo riscontrato un gran controllo.
Molti istruttori sono venuti a parlare a noi giudici, chiedendo anche come poter impostare il lavoro, anche se questa non è una nostra competenza, abbiamo risposto a loro dicendo come vorremmo vedere che migliorino i loro allievi.Noi giudici siamo sempre disponibilissimi al colloquio ed al confronto, con cavalieri ed istruttori, proprio per lavorare insieme, diamo delle indicazioni che vengono dal nostro iter di formazione, dai nostri stage e dalla nostra esperienza, siamo a disposizione di tutti.
In questo concorso il momento di dialogo è stato molto presente.Il numero dei partecipanti è stato buono, il comitato organizzatore ha lavorato bene e mi sembra che tutti siano soddisfatti quindi il bilancio sulla manifestazione è positivo!”
Cosa possiamo fare per potenziare il Dressage in Piemonte e in Italia? Il nostro “Ambasciatore Olimpico” è proprio piemontese e questo deve servire come stimolo ai giovani per guardare avanti ed impegnarsi.
“La partecipazione di Valentina Truppa alle Olimpiadi sarà molto utile per questa disciplina.
D’ altra parte bisognerebbe coinvolgere cavalieri ed istruttori a fondare le basi nelle riprese basse.Il Dressage in Italia si può definire una disciplina di nicchia e chi ne fa parte entra in un ristretto numero di eletti e come tali si deve cercare di emulare Valentina per avere poi una squadra da portare alle Olimpiadi ma per averla bisogna prima avere migliaia di cavalieri che pratichino questa disciplina; che è quello che capita negli altri Paesi. In Italia questo discorso è difficile! Devo comunque sottolineare che a questi campionati abbiamo visto partecipare nuovi centri e nuovi binomi ed anche parlando con alcuni ragazzi quì a Vische l’ impressione è che l’interesse verso il dressage sia in crescita.”