Aachen 2015: Gal trascina il poker oranje in Germania.

A detta di tutti, cavalieri, stampa, pubblico ed organizzazione, e forse persino i cavalli, qui protagonisti, Aachen è, e continuerà ad essere, un’esperienza oltre ogni aspettativa.

 

Il podio completo di tutti i medagliati a squadre ad Aachen (photo © DRESSAGE-international.com / Marco M. Racca).

Che il mondo intero sia al momanto sintonizzato sul Tempio dell’Equitazione è, a ragion veduta, ovvio. Fantastica accoglienza, l’atmosfera che si respira, il calore di un pubblico ormai sempre più competente ed appassionato. Sembrano passati i tempi dove dressage era sinonimo di “snob” e il salto rappresentava il lato divertente dell’equitazione. Ora ogni disciplina ha un pubblico molto specifico ed esperto, in grado di capire quel che sta osservando.

Ed in un contesto di tale grandezza, diciotto Squadre di altrettante nazioni si sono sfidate a suon di passage, piaffe, andature e pirouette per dimostrare che per far di due esseri tanto diversi, uomo e cavallo, un’entità unica ci vogliono dedizione, allenamento e reciproca fiducia.

Abbiamo avuto quindi il piacere di poter essere presenti ed assistere al grande show dove i pronostici errati hanno lasciato lo spazio al colpo di scena finale. Primi due giorni di competizione ed il Grand Prix è concluso. Come, è stata una sorpresa per tutti.

Al termine del primo giorno di gara la Germania, detentrice del titolo, si è attestata in prima posizione grazie al 3° posto di Jessica Von Bredow-Werndl su Unee BB con 75.200% ed alla 4a posizione di una delusa, poi vedremo perché, Isabell Werth che su Don Johnson Frh conclude con un bel 74.900%. Olanda e Gran Bretagna seguono da vicino con, rispettivamente, 148.214 e 145.743.

La Team Leader tedesca, Monica Theodorescu, ha dichiarato di essere molto soddisfatta per le performance di Jessica von Bredow-Werndl e Isabell Werth anche se ha poi aggiunto di essere un po’ dispiaciuta per l’errore commesso da Don Johnson nei tempi tempi che, valendo doppio, hanno penalizzato il risultato finale.

Non sono tardati ad arrivare i commenti delle due amazzoni tedesche. Jessica von Bredow-Werndl, ventinovenne, alla sua prima esperienza in squadra, ha dichiarato: “E’ stata una bella prova con pochi piccoli errori”, aggiungendo poi, riguardo la location, “l’accoglienza del pubblico con il suo scrosciante e potentissimo applauso è stata fantastica e mi ha molto motivata, anche se UneBB si è leggermente innervosito.” Contenta della prova, ma meno del punteggio assegnatole, Isabell Werth si è detta contrariata per il peso dato dai giudici al suo errore nei cambi al volo che ha fortemente influenzato il piazzamento. L’amazzone ha così dichiarato: “Mi sono sentita delusa dal giudizio ricevuto. Ho commesso solo quello stesso errore che ho visto commettere a molti altri. Ero qui per un 76 o 77 percento, non 74“.

Naturalmente, molto soddisfatto il tecnico olandese Wim Ernes che ha lodato le performance dei primi due cavalieri del team in gara. “Prima di iniziare, ho detto loro di cavalcare come fanno di solito. Si tratta solo di farlo in un posto diverso” ha dichiarato il tecnico, “Patrick van der Meer ed Uzzo si sono comportati benissimo in questa gara che, per loro, corrisponde anche alla prima volta in squadra agli europei. Diederik van Silfhout ed Arlando sono stati i migliori il primo giorno“.

Per la Gran Bretagna è stata Fiona Bigwood su Atterupgaards Orthilla ad ottenere il miglior risultato, 75.800%, un soffio dietro l’olandese, vincitore del giorno, Diederik van Silfhout. Tutto questo nonostante la vistosa benda che le protegge l’occhio destro, infortunato dopo una caduta da cavallo lo scorso anno.

Ma la vera sorpresa giunge al termine della seconda giornata di gara. Molti avrebbero dato per vincitori certi i membri del team tedesco mentre invece, grazie alle straordinarie performance di Edward Gal e Hans Peter Minderhoud la situazione prende una inaspettata piega . L’Olanda fa sua la medaglia d’oro della competizione a squadre con il punteggio complessivo di 235.629, lasciando dietro di sè la Gran Bretagna di Charlotte Dujardin con 234.229 e la Germania con 230.914.

Edward Gal non nasconde la felicità: “Siamo davvero contenti!” ha detto includendo con un gesto i compagni di squadra, poi ha continuato “in effetti oggi siamo il Team più felice di Aachen!“. Ricordiamo che l’Olanda non vince un titolo a Squadre europeo dal 2009 quando Gal vi partecipò in sella a Totilas. Il tecnico olandese Wim Ernes si è complimentato con la squadra: “Abbiamo quattro grandi cavalli ed altrettandi grandi cavalieri. Vincere in Germania è stato esaltante!”.

Carl Hester strizza l’occhiolino ai nuovi campioni prevedendo un futuro agonistico eccitante, adesso che anche l’Olanda è tornata ad un livello così alto. Per quel che riguarda l’esito della competizione, Hester ha detto “Abbiamo un team forte con nuovi cavalieri. Sono molto contento per la medaglia d’argento“. Contenti lo sono stati anche gli altri membri del team tra cui l’allieva di Carl Hester, la campionessa del mondo Charlotte Dujardin, che però è ben consapevole di non aver raggiunto il proprio standard. “C’è stato un errore durante lo zig-zag del quale mi devo assumere la responsabilità”. Ed in effetti il punteggio di 83.029% è ben lontano dal record di  87.460% raggiunto in Grand Prix dal binomio inglese.

Non manca di commentare anche Isabell Werth che, ridendo, ammette che “noi abbiamo raggiunto il nostro scopo, il bronzo. E’ davvero noioso continuare a vincere l’oro anno dopo anno, e siccome la Germania è un paese ospitale, abbiamo voluto rendere felici altre due nazioni“. Aggiunge poi, più seriamente: “Semplicemente, non siamo stati bravi come al solito ed è stato giusto che altri si siano presi la vittoria. Ma sono avvertiti perché tenteremo di riprenderci il titolo.

Ma non sono solo i medagliati a sentirsi felici. Altre tre nazioni festeggiano oggi il la loro qualificazione ufficiale alle olimpiadi di Rio 2016: Spagna, Svezia e Francia, rispettivamente 4°, 5° e 6°.

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