Forum Dressage Milano: emozioni uniche

Forum Dressage Milano ha presentato il primo evento di questo 2023, dedicato al Dressage. Dopo un’apertura firmata Fonte Abeti, che ha saputo emozionare il folto pubblico, lezioni tecniche e spettacoli si sono alternati, creando momenti di condivisione e dialogo, sì perché l’intento di Forum Dressage Milano, attivo dal 2021, è quello di portare cultura equestre in Italia.

Tra gli ospiti della serata cinque trainer: Örn Arnarson, Laura Conz, Sergio Martin, Anna Merveldt e Victor Alfonso Pomares. Come opinionisti, nel rettangolo, Vicky Prandoni e Riccardo Volpi. Mentre i cavalieri professionisti che hanno preso parte all’evento sono stati: Nelson Aleluia, Claudia Ambiveri, Monica Iemi, Leandro Freire, Vera Fürst e Francesco Zaza. Una collaborazione e condivisione mai vista prima in Italia. Da sottolineare anche la presenza di altri cavalieri che si sono messi in gioco per Forum Dressage Milano: Sofia Elena Amitti, Alberto Bargoni, Maria Sole Bonucci, Gaia Gellera, Eleonora Perroni, Mina Felicitas Simeone, Carlotta Vismara e Vittoria Volpi. 

Una serata che già sta facendo parlare… cinque tecnici, cinque cavalieri professionisti e poi spettacoli che hanno coinvolto i Centri Ippici Lombardi, così come l’Allevamento Fonte Abeti

Abbiamo sentito la necessità di aumentare l’informazione e il dialogo tra chi vive il Dressage italiano; quindi, la scelta di avere cinque tecnici è voluta. Abbiamo bisogno di avere professionisti che parlino di buona equitazione, che si mettano in gioco, che siano disposti a condividere il loro sapere.

Vedere i trainer seduti allo stesso tavolo è stata un’immagine molto significativa

Effettivamente è qualcosa di inedito, è qualcosa che abbiamo già sperimentato in altre edizioni, ma questa è l’essenza di Forum Dressage Milano: la condivisione deve portare al positivo, al creare sinergie, a renderci più forti, migliori. 

Più di duecento persone presenti, alcune arrivate da lontano, Forum Dressage Milano si sta facendo conoscere

Noi puntiamo a diventare sempre più interessanti e ad accogliere sempre più persone, in Germania Forum come questo, accolgono migliaia di persone. Bisogna imparare a vedere gli eventi di Forum Dressage Milano come un investimento per la propria crescita, la possibilità di ascoltare tecnici di alto livello, professionisti che lavorano nel mondo intero. Naturalmente per arrivare a tali numeri dobbiamo migliorare e stiamo cercando di farlo, Forum dopo Forum.

Tra il pubblico, ai tavoli, anche rappresentati della FISE che hanno accolto positivamente l’evento, anche perché – possiamo dirlo – in Italia non capita molto spesso di assistere a scambi costruttivi tra cavalieri e neanche tra tecnici

Il Dressage italiano ha bisogno di aiuto, non possiamo nasconderlo, purtroppo le persone che sono alla guida del Dressage non sempre lavorano a favore di chi vive per questa disciplina olimpica, che siano professionisti o amatori. Il nostro vuole essere uno sviluppo positivo, vogliamo portare la buona equitazione, ma solo unendoci possiamo cambiare questa situazione che ormai da anni rattrista competizioni e risultati. L’Italia ha tutte le carte per poter essere competitiva, bisogna crederci, senza pensare agli interessi personali. 

È stato detto più volte durante la serata che Forum Dressage Milano non vuole creare polemiche ma opportunità. Sí solo alle critiche costruttive

Abbiamo avuto riscontri positivi da parte di tutti, sia dai partecipanti, sia da coloro che hanno fatto gli spettacoli, dai tecnici e dai cavalieri professionisti. Si è veramente creata una situazione ideale, di positività, dove erano i sorrisi a prevalere. 

Tra i partecipanti anche cavalieri e tecnici internazionali che seguono e sostengono Forum Dressage Milano da più edizioni, pensiamo alla presenza dell’Allevamento Fonte Abeti, un segnale importante

Chi prende parte a Forum Dressage Milano vuole aiutare la disciplina, vede il positivo, vuole mettersi in gioco a favore del suo sport, è dalla parte dei cavalli, della buona equitazione. Le parole chiave sono passione e cultura, infatti vediamo cavalieri e trainer di altissimo livello che vogliono essere presenti.

Chi è mancato sono i giudici… non sono stati invitati?

Avremmo bisogno che ci fossero anche i giudici, vorremmo che i giudici facessero parte dei nostri eventi. Inizialmente abbiamo invitato i giudici e naturalmente sono sempre i benvenuti ma allo stato attuale sembra che ci siano dei problemi, come se loro volessero proteggersi. Invece la cultura deve toccare tutti: amatori, cavalieri professionisti, tecnici, addetti ai lavori e anche i giudici, chiamati a valutare la qualità del Dressage in modo oggettivo e professionale. Nessuno è escluso, nessuno può stare tranquillo sul suo piedistallo senza pensare ad una continua evoluzione e miglioramento. 

Abbiamo parlato di cultura equestre ma l’Italia nella storia ha scritto una pagina importante con la scuola di equitazione di Napoli, poi cos’è successo? Altre nazioni hanno continuano ad evolversi a favore del cavallo, della sua massima espressione garantita da una buona equitazione

Penso che si sia creato un gap negli anni ’80, nel passaggio tra la scuola militare ai civili, probabilmente un anello si è rotto e non si sono tramandate le giuste informazioni. Penso che sia per ragioni commerciali, anche perché l’Italia ha un percorso di grandi cavalieri, grandi invenzioni, pensiamo al metodo Caprilli; in poche parole ha prevalso l’equitazione commerciale e la cultura di centinaia di anni è andata persa in pochi decenni.

Chi ha osato dire, anche tra le righe, che all’Italia manca un tecnico capace di formare una squadra competitiva a livello olimpico, è stato linciato. Se le altre nazioni ce l’hanno fatta, perché l’Italia non dovrebbe farcela?

È la qualità degli allenatori che porta a un miglioramento del livello, questo è il messaggio di Forum Dressage Milano, questo è il mio credo di vita. Penso quindi che avremmo sì bisogno di un tecnico forte, non condizionabile e che non scenda a compromessi. 

Ma anche se ci fosse un cambiamento radicale, bisognerà comunque dare del tempo al Dressage Italiano

Noi possiamo augurarci questo solo a livello privato, perché a livello di Federazione la sensazione è che non si voglia andare in questa direzione. In Italia sono arrivati i più grandi allenatori al mondo, non dimentichiamocelo, ma tutto è andato in fumo perché, ancora una volta, sono prevalsi gli interessi personali e i trainer stranieri non lo hanno accettato. Forum Dressage Milano vuole esattamente fare questo: aiutare i cavalieri italiani a seguire una strada fino alla fine per poi migliorare il livello generale del Dressage. La motivazione c’è, veramente, ora bisogna trovare sempre più cavalieri disposti a mettersi in gioco per il Dressage, per i loro cavalli, per la loro crescita personale. 

Ricardo Magalhaes per Forum Dressage Milano

Una replica a “Forum Dressage Milano: emozioni uniche”

  1. Complimenti bella iniziativa che contribuisce a dare spazio e rilanciare come merita il Dressage in Italia . Mi auguro ne seguano altre perche cit. Ritrovarsi insieme e’ un inizio , restare insieme è’ un progresso ,ma riuscire a lavorare insieme è’ un successo .H.F

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

nove − sette =

There are not media published by you.