Dressage e kep obbligatorio: eleganza e sicurezza!
Inizia il viaggio di tuttoDressage nel mondo dei kep che come noto diventeranno obbligatori nel 2013 anche per il dressage con tube e cilindri che andranno inesorabilmnte nell’armadio con la naftalina.
Certo la sicurezza lo impone come un atto di buonsenso e di rispetto, per molti non sarà facile rinunciare al copricapo simbolo della disciplina e retaggio di antiche nobiltà ma abbiamo scoperto che anche i kep possono essere belli anzi bellissimi se scelti e personalizzati con buon gusto, per rendercene conto siamo andati a visitare Kep Italia a Grumello del Monte in provincia di Bergamo.
Ad accoglierci è Lelia Polini, fondatrice ed Amministratore Delegato di Kep Italia, nella show room dell’azienda dove spiccano alcuni modelli di grande bellezza ed estrema raffinatezza.
– Dal 2013 il kep sarà obbligatorio in tutte le discipline equestri quindi anche nel dressage, il grave incidente sofferto dall’amazzone olimpionica statunitense Courtney King-Dye nel marzo del 2010 ha imposto di elevare il livello di sicurezza?
Si è esatto, soprattutto all’ estero si vedono degli atleti che iniziano già a portare il kep in gara anche nelle categorie superiori del dressage, il desiderio e la consapevolezza di proteggersi anche in questa disciplina è molto aumentato.
Io praticavo l’ Endurance tempo fa ed ho visto amici avere incidenti gravi a cavallo, da lì ho capito l’importanza di una copertura, spesso quando ci si trova a fare uno sport dove si è sicuri di quello che si fa’ non si va’ a pensare a quello che potrebbe capitare e la testa è sicuramente la parte più importante del nostro corpo quindi deve essere protetta!
Noi di Kep Italia abbiamo deciso di lavorare sulla sicurezza, il comfort e la stabilità del casco da noi prodotto e mettere insieme tutte queste qualità è difficilissimo, bisogna impiegarsi molto nella ricerca.
Nei test che vengono effettuati sui caschi, ci sono dei parametri che se non vengono raggiunti il kep non può essere approvato e venduto. I risultati di questi test non vengono pubblicati perchè non è obbligatorio, anche se negli ultimi anni hanno iniziato a pubblicarli per i caschi da moto, dove il cliente può scegliere il casco più sicuro e la resistenza è segnata con delle stelle, ma questo nell’ equitazione ed in altri sport non avviene ancora.
Noi abbiamo tenuto conto di quali sono le parti più delicate della nostra testa e sono le parti terminali , ecco perchè nei nostri kep abbiamo messo una fascia di protezione lungo la parte posteriore, cosa che molti non fanno.
Naturalmente oltre all’ utilità dei nostri prodotti abbiamo voluto puntare anche molto sull’ eleganza, perchè alla fine l’equitazione è uno sport elegante.
-Ho notato molto sia in gara che in campo prova, che sui kep non manca mai l’ elemento fashion?
Esatto, infatti vendiamo molti caschi con velluto o parti in pelle, piuttosto che con gli swarovsky o addirittura prodotti con parti in pitone vero o pietre incastonate e devo dire che stanno andando molto soprattutto nel Dressage.
-Per quanto riguarda un punto di vista regolamentare, nel Dressage bisogna per forza attenersi al colore blu o nero nel kep?
Il nuovo regolamento FISE cita testualmente – Cap nero o dello stesso colore della giacca e relativamente alla giacca o frac deve essere nero o scuro, il frac può essere di colore diverso solo nel freestyle-, ma questo ovviamente solo in gara quindi massima libertà fuori dal rettangolo di gara e rigore al regolamento in gara che comunque lascia spazio a personalizzazioni che possono impreziosire e rendere molto fashion il kep poi nelle kur c’è più libertà.
Ho avuto addirittura richieste di cap bianchi con parti in pitone marrone e devo dire che li ho trovati molto eleganti, ovviamente bisogna tenere conto di fare gli abbinamenti con ciò che si indossa ad esempio ho visto cavalieri con camicia e pantaloni bianchi con giacca e stivali neri che indossavano un cap bianco e a cavallo erano bellissimi, davvero il massimo dell’ eleganza.
-Tornando sulla sicurezza cosa fate per offrire le migliori garanzie di qualità del Vostro prodotto?
Noi a Kep Italia siamo assolutamente maniacali su questo argomento.
I nostri cap sono tutti frutto di ricerca e sperimentazioni molto severe.
Un casco più certificazioni ha, più test ha passato per cui le certificazioni sono un elemento fondamentale che può dare garanzie di sicurezza maggiori, motivo per cui noi abbiamo ottenuto certificazioni sia nell’ambito della Comunità Europea, che negli Stati Uniti, in Canada ed in Gran Bretagna dove sono ancora più severi, ottenere queste certificazioni significa verificare che il lavoro di ricerca ha dato buoni frutti, che i materiali sono i migliori e di conseguenza dare ai nostri clienti un prodotto che offre la massima protezione oggi ottenibile. Le certificazioni nord americane e britanniche sono ancora più severe di quelle europee ed inoltre siamo gli unici produttori di caschi in Italia con la certificazione ISO 2008. Un’ azienda che ha tutte queste certificazioni non lo fa per mettere solo il bollino sul prodotto ma per dare i maggiori canoni di sicurezza all’utente finale.
Le scelte dei materiali sono assolutamente molto importanti e noi abbiamo cercato di dare il meglio in tutto. All’ interno del kep ad esempio troviamo il polistirolo, è un materiale la cui lavorazione è critica per ottenere il prodotto migliore e basta semplicemente cambiare i tempi di essicazione di questo per aumentarne la resistenza e la qualità, piccole cose che possono sembrare futili o banali ma che alla fine messe insieme fanno la differenza nel risultato finale, certo utilizzare materiali e processi lavorativi di qualità incide sui costi ma proteggersi è fondamentale.
Un’altro elemento importante è la visiera , più è flessibile e più protegge il setto nasale da possibili fratture.
Se io fossi un genitore che porta dei figli a cavallo penserei prima di tutto a come proteggerli, senza mancare di rispetto a chi produce abbigliamento o quant’altro; soprattutto penserei a proteggere testa e colonna vertebrale. A mio parere le protezioni sono un investimento valido.
-Che tipo di sviluppo vi aspettate nel Dressage?
Il Dressage porterà sicuramente dei numeri in più e porterà ad una richiesta maggiore del prodotto. Ci sono molti cavalieri importanti che prediligono i nostri kep e che danno importanza alla sicurezza e questo è un bene perchè i ragazzini emulano questi campioni e li prendono come esempio da seguire.
Chi monta in Dressage ama molto i nostri kep.
-Come è nata l’idea di creare un azienda di questo tipo?
È nata come sfida! Volevo creare un casco, il più sicuro che c’è, ed ho messo insieme un tecnico con altre persone per dare vita ad un prodotto finale.
In passato ho lavorato con altre aziende e mi sono resa conto di quanto fosse per loro poco importante la ricerca della sicurezza. A parole c’è un sacco di gente che si vende bene a livello di immagine e comunicazione e magari a livello di prodotto non è il massimo della qualità e della sicurezza come avevano promesso.
Quanto è importante offrire un ‘elevato livello di personalizzazione dei kep?
La personalizzazione è un’altro elemento molto importante, noi facciamo tutto ciò che è fattibile, ogni richiesta, aerografie a mano, loghi della propria scuderia, scritte…
Le parti personalizzabili venono preparate e poi per una questione di sicurezza, il prodotto finale è tutto saldato insieme. Pensiamo che sia importante cercare di distinguerci anche attraverso le personalizzazioni. Non dimentichiamo poi l’assistenza post vendita perchè è uno dei nostri punti di forza offrire un buon servizio di riparazione e sostituzione in caso di danni.
Nel Dressage piacciono molto la pelle, il pitone e gli swarovsky inoltre creiamo anche borse e abbiamo studiato delle apposite kep bag, borse dove riporre il proprio kep, che volendo riprendono la fantasia del cap.
Sicuramente è una cosa molto elegante e particolare.Vogliamo far capire alle persone che se desiderano qualcosa creato ad hoc , qui possono trovare ciò che cercano.