Questa olimpiade non s’ha da fare…

Come ormai è noto a tutti, causa covid-19, Tokyo 2020 non è nato sotto una buona stella.

Tokio 2021 si sta rivelando non da meno, in particolare per il mondo dell’equitazione, che si è dovuto fronteggiare con la pandemia nella pandemia che invece ha colpito i nostri amici cavalli.

La Rinopolmonite equina ha costretto infatti, come ricordiamo, ad uno stop alle gare, nazionali ed internazionali di circa un mese e mezzo, che unito allo stop causato dal covid dello scorso anno non ha permesso ad oggi una reale ripresa e preparazione adeguata in vista dell’appuntamento olimpico.

Judy Reynolds e Vancouver-k

Ed è proprio per via delle premesse, non troppo rosee, appena citate che sono arrivate a ridosso della partenza per Tokyo parecchi ritiri.

L’Italia, però da questa situazione non ha potuto che giovarne. “Grazie” al ritiro dell’atleta Ellen Birgitte Fabrot, qualificata come binomio individuale per la Norvegia, lo slot olimpico è passato di fatto in mano all’Italia, che attualmente vede l’amazzone Tatiana Miloserdova con il suo Florento Fortuna primo binomio meritevole del pass olimpico, al secondo posto c’è il binomio composto da Francesco Zaza e Whispering Romance, terzo binomio è quello composto da Valentina Truppa con Ranieri e infine a seguire come quarto binomio abbiamo Nausicaa Maroni con Embajador.

La Federazione Equestre Italiana ha tempo fino al 9 giugno per confermare la partecipazione olimpica.

La rinuncia pervenuta dall’amazzone norvegese però non è l’unica ma solo una delle tante, così come lei infatti hanno optato per la scelta del ritiro anche l’australiana Lyndal Oatley, l’irlandese Judy Reynolds in seguito alla recente notizia del ritiro dalle competizioni del suo ormai 19enne Vancouver-k, e come lei anche la compagna di squadra Kate Dwyer, incinta del suo primo figlio, ha dovuto rinunciare, anche il terzo binomio della prima squadra irlandese composto da Anna Merveldt ed Esporim potrebbe non essere pronto per l’appuntamento a cinque cerchi.

Lyndal Oatley e Potifar

Squadra irlandese che dopo l’ottima performance ottenuta agli scorsi Europei di Rotterdam, si vede invece, a causa dello slittamento di un anno delle Olimpiadi, a rischio partecipazione, infatti se la Federazione non riuscirà a mandare una squadra non gli sarà concesso neanche di mandare un binomio a titolo individuale.

La giapponese Akane Kuroki, allieva di Benjamin Werndl, poche ore fa ha dichiarato che non parteciperà all’ultima selezione valida per la squadra giapponese che avrà luogo in Belgio questo prossimo weekend.

Le motivazioni che hanno spinto la quasi totalità di questi cavalieri a declinare l’appuntamento a 5 cerchi risiedono prima di tutto nel preservare il benessere, sia fisico ma anche soprattutto mentale dei cavalli, che ricordiamo non sono macchine e anche loro hanno bisogno di tempo per ritornare alla condizione pre-covid/rinopolmonite.

Noi di tutto dressage comprendiamo e condividiamo la difficile scelta di tutti questi binomi, che non si sono trovati a scegliere se partecipare o meno a un qualunque CDI, ma bensì hanno saggiamente rinunciato al sogno di una vita di ogni atleta.

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