Tatiana Miloserdova: la vita ai tempi del coronavirus

Da tanti anni in Italia dove vive e si allena nel comasco Tatiana Miloserdova ora gareggia per i colori dell’ Italia dopo aver rappresentato la natia Russia alle Olimpiadi di Pechino.

Tatiana Miloserdova: Eccomi in compagnia di uno dei miei cavalli e soprattutto di “Zarina”, una dolcissima Dogue de Bordeaux, che poco prima del lockdown ho salvato dai terribili canili spagnoli, e che mi sta felicemente alleviando il peso di questo periodo. (photo courtesy: T. Miloserdova)

Come stai vivendo questa emergenza Covid?

“Certamente non avrei mai immaginato di dover assistere a una pandemia del genere, queste sono cose viste nei film, e mai avrei creduto che la finzione potesse diventare realtà.”

Hai la possibilità di vedere e montare i tuoi cavalli ?

“Sì, grazie all’ attestazione della FISE quale atleta di interesse nazionale sono stata in grado di spostarmi dalla mia abitazione al Centro Ippico Cinq Fo’ e ho potuto non abbandonare i miei cavalli.
Inoltre, da una settimana, mi sono trasferita in un alloggio a fianco alla scuderia, in modo da raggiungerla a piedi e, soprattutto, avere la possibilità, anche nel pomeriggio, di poter stare vicino ai miei cavalli. Ti confesso che prima, barricata in casa, i pomeriggi erano interminabili …!”

Cosa ti manca maggiormente della normalità?

“È proprio vero che si comincia ad apprezzare qualcosa quando non c’è l’hai più !
Questa situazione mi fa ripensare a tutte le mie attività svolte prima del lockdown: dalle gare internazionali a tutte quelle piccolezze che ora non sono possibili, dall’ andare a prendere un caffè al bar con gli amici, a salutare la gente con una semplice stretta di mano senza dover aver paura.”

Cosa ti ha fatto riscoprire questa situazione?

“Beh, più che riscoprire, mi ha fatto percepire direttamente l’incertezza della vita e la condizione di precarietà umana che ci appartiene, con o senza pandemia. E ogni giorno, vedendo avanzare questa Primavera che non possiamo viverla come vorremmo, provo sempre più voglia di attaccarmi alle cose belle dell’esistenza.”

La prima cosa che farai ad emergenza finita?

“Scrivendo queste parole spero sempre di più che questa situazione finisca al più presto, ma mi rattrista davvero il sapere che domani probabilmente sarà come oggi e dopodomani anche. Nell’ attesa di capire quando potremo tornare alla normalità, il mio pensiero professionale va alle gare internazionali che verranno riprogrammate una volta che questo “incubo” sarà finito.”

Quali iniziative dovrebbe prendere la FISE adesso e per rilanciare lo Sport a fine quarantena?

“Una proposta potrebbe essere quella di far promuovere alla FISE l’organizzazione di concorsi, ovviamente regionali e a porte chiuse, ma opportunamente pubblicizzati e da poter seguire in diretta su Facebook.”

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