Valentina Truppa: la vita ai tempi del Coronavirus

Iniziamo il nostro viaggio virtuale lungo lo stivale a Valgera d’ Asti da Valentina Truppa appuntato dei Carabinieri due volte olimpionica e pluricampionessa italiana.

Valentina Truppa in un momento di affetto e coccole con il mitico Chablis presso la sua scuderia. (photo © Chiara Maggiora).

Valentina come stai vivendo questa emergenza Covid?

“L’ emergenza da Covid la sto vivendo in primis come tutti restando a casa e attenendomi alle regole che giustamente dobbiamo seguire, a livello personale a parte un primo momento credo di stupore e incredulità che credo abbia colpito tutti poiche’ di pandemie ecc. abbiamo sempre e solo letto sui libri di storia, ora c è maggior consapevolezza e chiarezza di come bisogna comportarsi per far rallentare e speriamo poi contenere e sparire questo virus.
Fortunatamente viviamo in un periodo storico dove la scienza ha fatto passi da gigante!”

Hai la possibilità di vedere e montare i tuoi cavalli?

“Io sono a casa con la mia famiglia dove ho la scuderia quindi per quello sono fortunata, perché intanto non sono sola come purtroppo sappiamo essere molte persone e poi perché ho i cavalli a 50metri!
Agli atleti di interesse nazionale maggiorenni e nel mio caso anche come istruttore, è stata data la possibilità di mantenere in allenamento i cavalli, ma sono sincera, lavoro proficuo ma leggero poiché impegni a breve termine non ci saranno secondo me, in ogni caso soprattutto i cavalli da GP sono in ottima forma!”

Cosa ti manca maggiormente della normalità?

“Diciamo che sono divisa a metà sulla normalità!
Ovvero la mattina andando in scuderia è tutto come al solito!
Pomeriggio e sera invece sono diverse, al pomeriggio in settimana andavo a correre o a pilates, oppure qualche stage, il weekend venivano le nostre allieve o comunque qualcuno da fuori, ora tutto questo non c’è.
All inizio ne ho approfittato per fare quelle cose per cui non si ha mai tempo,ma in 10/15 giorni sono finite e ora mi mancano quegli impegni.
La sera, soprattutto con l’ arrivo di primavera e estate, ogni tanto una pizza con le amiche o con i miei genitori e anche quella semplice normalità manca molto.
Ma sono sicura che con le dovute accortezze torneremo a tutto questo!”

Cosa ti ha fatto riscoprire questa situazione?

“Questa situazione mi ha fatto capire intanto quanto corriamo sempre!!!
Di botto fermi c è tempo per pensare e fare appunto cose che si rimandano sempre.
Scopri il valore di piccole cose a cui solitamente non dai gran valore che ora ti mancano da morire..credo che questo soprattutto rimarrà di questo periodo.”

La prima cosa che farai ad emergenza finita?

“Ho pensato spesso a cosa farò per prima cosa, e credo che sarà il semplice salire in macchina per andare a fare una normale passeggiata in centro.
Riprendere le proprie libertà!
E poi direi un parrucchiere!!!!
E con calma riorganizzare tutto il lavoro di stage ecc, sarà un’estate ricca di training, ne abbiamo già parlato con tutti quelli che lavorano con noi, per preparare (si spera!) le gare in settembre.”

Quali iniziative dovrebbe prendere la FISE adesso e per rilanciare lo Sport a fine quarantena?

“Per il primo mese penso che ognuno debba riprendere confidenza con la preparazione quindi rimontare il cavallo, rimettersi insieme, lavorare sulla muscolatura etc. Per le gare forse se ne parlerà in Autunno quindi penso che nei mesi estivi con Giugno e Luglio si potrebbe andare avanti con  stage sul territorio, non c’è pubblico ed il nostro è uno sport individuale, si devono spostare solo cavaliere ed istruttore quindi si lavora in grande sicurezza. Penso sia livello amatoriale e giovanile sia a livello professionale sia un idea da incentivare  in modo da arrivare tutti più preparati alla riapertura agonistica considerato il lungo stop forzato. Io penso di fare così nella mia scuderia e mi sento di suggerirlo anche a livello federale sul territorio.”

Valentina conclude poi la sua chiacchierata con noi dicendo:

“Vorrei mandare un simbolico abbraccio a tutto il mondo equestre e del dressage nel dettaglio e dire a tutti che ci si rialza, sarà faticoso ma torneremo a fare tutto, e io della mia esperienza personale (incidente 2015) lo posso garantire!”

“Infine ma soprattutto, un grazie di cuore a forze dell’ordine, alpini, medici e infermieri, lavoratori delle filiere dei beni essenziali per tutto ciò che hanno fatto e stanno facendo per noi!”

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