Pierluigi Sangiorgi: i miei WEG a Tryon

Con un cavallo italiano l’ esperto cavaliere azzurro Pierluigi Sangiorgi ha gareggiato ai Campionati Mondiali di Tryon, con classe e maestria ha mostrato le potenzialità di Gelo delle Schiave.

Pierluigi Sangiorgi con Gelo Delle Schiave nel Grand Prix di Tryon (photo courtesy: Fise © Stefano Grasso).

Noi di tuttoDRESSAGE abbiamo contattato Piero a Tryon per avere il suo commento e le sue impressioni su questi WEG 2018.

Piero raccontaci di questi tuoi WEG come è andata?

“La settimana precedente la gara abbiamo svolto un buon lavoro anche con Barbara Ardu e con Laura Conz che ci osservava a bordo campo, purtroppo proprio prima della gara nella fase di riscaldamento si è scatenato un fortissimo diluvio e con Gelo abbiamo dovuto ripararci sotto la tettoia vicino al campo prova per una decina di minuti, abbiamo quindi sfruttato gli ultimi quindici minuti di riscaldamento. Entrati nell’ arena il cavallo si è indurito probabilmente un po’ impressionato dalla grandezza dell’ arena stessa ed ha perso di espressività quindi sono poi scappati gli errori.”

“Il risultato è per me un po’ sotto le mie aspettative che erano tra il 67 ed il 68 per cento.”

“Ringrazio la Federazione per avermi dato la possibilità di far fare esperienza a Gelo delle Schiave  in vista dei Campionati Europei dell’ anno prossimo, ho avuto la riconferma che questo può essere un cavallo importante, certo rimane il rammarico per il punteggio ottenuto a causa di svariate problematiche ma può arrivare sopra il 70 per cento e quindi lavoreremo sodo nei prossimi mesi.”

Parlaci dell’ Organizzazione e dell’ incubo dell’ uragano Florence.

“L’ organizzazione è stata un disastro quando siamo arrivati non c’ era il tendone per mangiare e molte strutture erano ancora in allestimento i trasferimenti complicati, il problema dell’ uragano per noi è stato solo un rumore di sottofondo.”

“Per essere negli Stati Uniti d’ America davvero un organizzazione sotto tono , nel Kentucky è stata un altra cosa quando ho partecipato ai WEG a Lexington otto anni fa. Anche la cerimonia di apertura quì è stata poco entusiasmante praticamente senza un vero spettacolo.”

Bilancio di questo campionato mondiale per te ed il cavallo che hai montato?

“Nel complesso valuto molto positivamente l’ esperienza per il cavallo che ha ben risposto alle tante stressanti sollecitazioni: il carico in aeroporto, otto ore di aereo, , lo sbarco, la quarantena, tutto era la prima volta per lui, sento che ha acquisito qualcosa.”

Vorremmo da te sulla base della tua grande esperienza internazionale un commento sulle competizioni di dressage a questi WEG.

“La competizione si è svolta ad un livello davvero molto alto con percentuali del 74 per cento eri nei primi quindici, per entrare nei primi 30 si viaggiava sul 80 per cento. Rispetto agli anni scorsi ho notato con piacere un certo ritorno al montare in maniera classica, per intenderci meno spettacolo alla Totilas come successe agli Europei di Windsor e negli anni successivi dove tutto era molto più show…anche nei giudizi questo si è verificato premiando un equitazione più classica.”

Quali sono i tuoi programmi al rientro in Italia?

“Ora torneremo a casa dove ho diversi cavalli giovani da portare avanti poi spero sia possibile fare una buona programmazione per lavorare alle qualifiche per i prossimi campionati europei e per le Olimpiadi, penso che per questi prossimi importanti appuntamenti si possa anche arrivare a qualificare un squadra azzurra.”

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