Leonardo Tiozzo al lavoro in Germania per la nuova impegnativa stagione agonistica
Siamo andati a trovare ad Iserlohn il cavaliere azzurro Leonardo Tiozzo da poco trasferitosi presso la struttura di Arnd Erben dove lavora come primo cavaliere.
Settembre ha portato grandi novità per il dressage azzurro ed in particolare a Leonardo Tiozzo. Il ventiduenne romano già campione italiano Young Rider e da tre anni nei Senior dove gareggia in prestigiosi internazionali e tappe di Coppa del Mondo, già membro del Team Italia ai Campionati Mondiali 2014 di Caen ed agli Europei 2015 di Aachen, è stato infatti ingaggiato come cavaliere di punta nella prestigiosa scuderia di Arnd Erben.
Arnd Erben è uno dei più conosciuti ed apprezzati preparatori di cavalli e di cavalieri a livello mondiale, ha una quarantina di cavalli in addestramento spalmati su tutte le fasce di età dai 3 agli 11 anni dislocati in diverse strutture in Germania ed a Iserlohn, sotto la sua diretta supervisione, arrivano i cavalli per la competizione e si preparano pochi selezionatissimi cavalieri.
Leonardo mi ha raggiunto a Dortmund dove sono arrivato con il treno da Colonia ed ho subito notato in lui grande soddisfazione e sicurezza per la sua nuova posizione.
La nostra chiacchierata è iniziata in un ristorante greco a cena per poi proseguire in scuderia il giorno successivo.
Sveglia di buon ora, alle 6,30, ed alle 7,30 siamo già in scuderia dove Leonardo mi presenta i groom che già stanno preparando i cavalli. Nel corso della giornata sono ben 8 i cavalli che si alternano sotto la sella del ventiduenne romano, di questi sei sono cavalli da Grand Prix con età compresa tra i 9 e gli 11 anni, un cavallo di 5 anni ed uno di 7.
Ogni due cavalli una brevissima pausa per un caffè o una bibita, settembre anche in Germania regala temperature miti ed un atmosfera molto gradevole in questo scorcio finale d’ estate.
A metà mattinata anche Arnd Erben si è unito a noi seguendo direttamente Leonardo nel lavoro e montando lui stesso un paio di cavalli.
Il lavoro continua fino alle 14,30 con regolarità e ritmi ben scanditi in una organizzazione perfettamente tedesca dal punto di vista dell’ efficienza ma assolutamente internazionale nello stile.Durante la giornata abbiamo anche avuto occasione di parlare con Arbn e nei prossimi giorni pubblicheremo anche la sua esclusiva intervista a tuttoDRESSAGE.
Leonardo, come è nata questa grande opportunità ce lo avevi raccontato nella precedente intervista; ora parlaci di come sta prendendo forma il tuo nuovo impegno qui in Germania.
“E’ un ambiente assolutamente stimolante, che non mi ha procurato alcun problema di adattamento. I rapporti all’interno della scuderia sono molto sereni e cordiali. In generale ho avuto un impatto positivo oltre le mie aspettative.”
E al di fuori dell’ambiente “scuderia” come sta andando? A noi hai dato l’impressione di una persona che ha sempre vissuto in Germania…
“Sarò sincero, non ho avuto ancora molte occasioni per vivere realmente al di fuori della scuderia, ma nelle occasioni nelle quali mi è capitato di avere a che fare con la Germania, nel senso non equestre del termine, mi sono trovato abbastanza a mio agio. Con il tedesco faccio progressi, cinque parole in una settimana (ride). Credo faranno prima loro ad imparare l’italiano che vice versa…in realtà tutti parliamo in Inglese”
E con la cucina come te la cavi?
“Quando sono a casa, cucino io ed è solo cucina italiana. Fuori, se capita, si mangia bene… la carne è ottima!”
Abbiamo rotto il ghiaccio, ma ora vorremo entrare un po’ di più nello specifico e sapere da te come sta andando in scuderia. Ti sei lasciato seguire nel corso di una giornata tipo. Dal mattino presto al primo pomeriggio, in sella a molti cavalli, tutti dalle grandi qualità.
“E’ una falsa routine che, nonostante ti metta un po’ alla prova fisicamente, non stanca. Diventa un piacere montare quotidianamente tanti cavalli di tale qualità ed ogni volta che si sale in sella è un’esperienza diversa.”
Assistendo alla tua giornata tipo, ti abbiamo visto in sella a molti cavalli da Grand Prix e con alcuni di essi ci sei sembrato più in sintonia che con altri. Che sia uno di loro il cavallo col quale debutterai agli ormai vicinissimi Campionati italiani?
“Non ho ancora compiuto una scelta definitiva, lo vedrete in gara, ma posso anticiparvi che sarò in arena con uno di loro.”
Come è andato il confronto con la metodologia di lavoro di Arnd? L’impressione è stata di grande accordo sulle tecniche da applicare.
“Assolutamente. Mi piace molto il metodo di lavoro di Arnd, che condivido appieno ed al quale mi sono affiancato immediatamente. A questo si aggiunge l’ineccepibile e meticolosa organizzazione di scuderia, tipicamente tedesca.”
Arnd ti ha seguito molto nel corso delle sessioni a cavallo. Come ti sei trovato sotto la sua guida?
“In Arnd ho trovato un ottimo istruttore. Ha quel “qualcosa” che in molti forse manca, in tutto od in parte: la capacità di trasmettere l’insegnamento.”
Quella nella quale ti trovi è una scuderia dove vengono ad allenarsi anche altri binomi conosciuti, anche statunitensi vero?
“Si. Nella precedente intervista l’avevamo accennato. Arnd segue alcuni binomi ed alcuni provengono dagli Stati Uniti. Arlene “Tuny” Page qui è di casa e lo stesso Arnd va spesso negli States. C’è un ottimo asse tra Germania e USA.”
Dal punto di vista logistico ti trovi ora in una posizione di sicuro vantaggio. Da qui è possibile raggiungere agilmente molti dei teatri delle più importanti competizioni, come Paesi Bassi, Francia, Belgio, Danimarca, e poi, ovviamente, molti altri sul territorio tedesco. La speranza è quella di vederti anche in alcune di quelle arene dopo la tua partecipazione ai prossimi Campionati Italiani.
“La posizione si presta bene agli spostamenti. Certamente verranno prese in considerazione trasferte sia sul suolo tedesco che in altre nazioni, da qui facilmente raggiungibili.”
Programmi futuri? Certamente la tua partecipazione ai Campionati Italiani è già un obiettivo ragguardevole, visto il poco tempo che hai avuto per conoscere i cavalli e prepararti. Guardando più lontano, ci sono già piani definiti?
“Con Arnd stiamo preparando una bozza di programma della stagione, ma niente di definitivo. Tutto prenderà forma più nitida nel corso delle prossime settimane. Riteniamo sia comunque un grande risultato, tecnico ed organizzativo, quello di essere riusciti ad inserire in calendario la partecipazione ai prossimi Campionati italiani, perché sappiamo tutti quanto tempo possa richiedere ad un binomio raggiungere una preparazione che consenta di essere competitivi.”
Conoscendo brevemente i cavalli che avete qui in scuderia, soprattutto quelli da Grand Prix, ciò che salta immediatamente all’occhio è, oltre al talento, la loro giovane età. Non ci sono cavalli, diciamo, anagraficamente maturi.
“Hai assolutamente ragione. Qui, solo giovani per affrontare la stagione che verrà.”
Gettando uno sguardo al passato, ripensando a tutto ciò che ha contribuito a portarti qui in Germania e ti ha permesso di cogliere quest’occasione al volo, vale forse la pena ringraziare il grande Randon.
“A lui và più che un ringraziamento. Se c’è una cosa della quale sono sicuro, è che se non avessi trovato lui ora non sarei qui a parlare con voi dalla scuderia di Arnd. Nonostante il suo passato, forse un po’ tribolato, si è dimostrato un cavallo dal grande cuore e dalla infinita pazienza. Da un certo punto di vista ci siamo supportati e siamo cresciuti insieme. Per me e per la mia famiglia è come un fratello ed un figlio. Lasciarlo in Italia non è stato semplice, ma è stata la scelta più giusta per entrambi. Per lui, perché sotto le cure della mia famiglia vivrà sempre sereno, per me perché con questo gesto, aver accettato di venire fin qui per diventare primo cavaliere della scuderia, in qualche modo, rendo onore ai sacrifici fatti per tanto tempo.”
Hai qualche rimpianto per aver lasciato l’Italia?
“Diciamo che non ho propriamente lasciato l’Italia, nel senso che restano comunque stretti i rapporti con il centro Equestria di Roma, dove mia madre cura la parte tecnica e con il quale continuerò a collaborare offrendo supporto tecnico.”
Rivangando ancora nel passato, apriamo una parentesi su uno dei momenti che forse l’ ha più segnato; era il 2015 quando ti prospettarono una occasione simile a quella che ora, invece, hai potuto cogliere con esiti completamente diversi.
“Fu un anno di grande delusione, con uno sponsor che mi prospettò un’opportunità coinvolgendomi attivamente nel progetto, per poi disilludermi non onorando le promesse fatte. Qui, invece, i presupposti erano ottimi e le promesse continuano ad essere mantenute.”
L’esperienza che stai vivendo è forse la dimostrazione del fatto che, chiusa una porta, si spalanca un portone.
“Ho sempre avuto l’idea che le cose accadano per un motivo. Anche quello che è accaduto nel 2015 voglio pensare sia stato necessario affinché potessi arrivare fino a qui.”
La tua esperienza è comunque un messaggio importante da trasmettere, anche e soprattutto ai più giovani. Mai mollare, saper tener duro.
“Assolutamente, perché ogni esperienza, positiva o negativa che sia, insegna e lascia qualcosa che può aiutare a prendere decisioni nel corso della vita.”
Concludiamo chiedendoti cosa vedi nel tuo futuro da qui a un anno?
“Tanti progetti, alcuni più ambiziosi di altri, per la realizzazione dei quali dedicherò ogni energia. Spero di poter presto condividere con voi nuovi risultati.”
Salutiamo Leonardo impressionati dalla grande maturità umana e non solo agonistica di questo giovane cavaliere azzurro dandogli appuntamento a fine mese a Sommacampagna dove scenderà in rettangolo per i Campionati Italiani Assoluti per il suo debutto con il nuovo team e con i nuovi cavalli con i quali sta’ prendendo sempre più confidenza.
Forse già allora potrà anche darci indicazioni più precise sui suoi programmi agonistici che appaiono assolutamente importanti ed ambiziosi.
Buon lavoro Leo!
di Marco Maria Racca
