Rio pronta a sfidare anche la morva!
La morva rimane l’ incubo dell’equitazione dei prossimi Giochi Olimpici di Rio 2016.
Preoccupazione per possibili attacchi terroristici, allarmi sanitari per Zika e Morva, le Olimpiadi di Rio presentano diversi temi allarmanti mentre i primi cavalli hanno spiccato il volo per il Brasile. Il solare popolo brasiliano, sport, samba ed una ambientazione tropicale riusciranno a scacciare le ansie che segnano questa vigilia?
Il virus Zika, in Brasile, non ha ancora smesso di destare preoccupazioni. Nonostante le notizie che giungono in Europa siano confortanti, anche se sempre meno frequenti, ormai l’OMS ha messo la pulce nell’orecchio e pochi sono coloro che sono riusciti a scacciarla.

Per spargere benzina sul fuoco, c’è chi sostiene a sproposito, è scoppiato negli ultimi giorni il caso della morva, una malattia che può colpire uomo e cavallo, su quest’ultimo con decorso fatale.
Cos’è la morva ce lo dice Wikipedia: è una malattia infettiva contratta principalmente da cavalli, muli e asini, ma anche da altri animali, come cani, gatti, capre, e gli esseri umani. E’ causata dal batterio Burkholderia mallei, di solito per ingestione di cibo o acqua contaminati. I sintomi della morva comprendono la formazione di lesioni nodulari nei polmoni e ulcerazione delle mucose nel tratto respiratorio superiore. La forma acuta comporta tosse, febbre e il rilascio di muco infetto dal naso, seguita da setticemia e morte in pochi giorni. Nella forma cronica si sviluppano noduli nasali e sottocutanei ulceranti. Nei casi più gravi la morte può verificarsi entro pochi mesi, mentre i sopravvissuti fungono da vettori.

Se in Europa e Nord America, grazie ad azione preventiva, con i controlli sulle importazioni, ed all’azione contenitiva, mediante la quarantena e la soppressione degli animali infetti, la morva è stata pressoché debellata, in Brasile sopravvivono sacche di infezione che il Ministero dell’Agricoltura locale prova a controllare attuando pratiche aggressive che fino ad ora hanno portato all’eutanasia preventiva di oltre 600 cavalli solo tra il 2013 ed il 2015.
Alla vigilia delle Olimpiadi di Rio 2016, il governo brasiliano ha assicurato tutti i Comitati Olimpici delle nazioni che saranno presenti ai Giochi di Rio che per gli atleti ed i loro cavalli non sussiste alcun pericolo.
Misure straordinarie sono state prese per difendere ed isolare i partecipanti, dall’arrivo all’aeroporto di Rio e lungo il percorso che porterà i cavalli fino al Deodoro Park, location all’interno della quale si svolgeranno tutte le competizioni equestri. Ed una volta giunti lì, le istituzioni hanno assicurato che la “bolla di sicurezza” sarà in grado di proteggere tutti gli atleti, bipedi e quadrupedi.
Forse non tutti sanno che… nel 2015 proprio presso il Deodoro Military Complex un focolaio di morva causò la soppressione di due cavalli come riportato da tuttoDRESSAGE in un articolo del 2 agosto 2015.

Rifranca gli animi il commento della pluri-campionessa Isabell Werth al Wall Street Journal: “Non ho particolari preoccupazioni“, ha detto l’amazzone. “I cavalli rimarranno isolati dall’arrivo al rientro, senza possibilità che entrino in contatto con altri animali al di là di quelli con i quali competeranno.”
Confidente nelle precauzioni prese dal Governo Brasiliano anche Will Connell, direttore sportivo della Federazione Equestre Statunitense. Lo ha riferito lui stesso comunicando che “resta comunque tra atleti ed addetti ai lavori un diffuso senso di preoccupazione“.
Intanto ha aperto ufficialmente le porte agli atleti il villaggio olimpico dove oltre 10 mila atleti saranno ospitati in 31 condomini vicino al Parco Olimpico di Barra ad ovest di Rio de Janeiro.
