Enzo Truppa le impressioni di Oliva Nova

Cavalli stellari ma anche giovani amazzoni e cavalieri soprattutto nei top team che montano e gestiscono una fisicità espressiva da consumati campioni, ancora una volta i campionati europei giovanili impressionano positivamente.

Vincenzo Truppa si congratula con il capo equipe tedesco Maria Schierhölter-Otto per l' oro Young Rider (photo © Equestra Group).
Vincenzo Truppa si congratula con il capo equipe tedesco Maria Schierhölter-Otto per l’ oro Young Rider (photo © Equestra Group).

Con il più alto in grado dei giudici italiani: Vincenzo Truppa, che ad Oliva Nova ha giudicato e fatto anche da Presidente di Giuria parliamo di questo straordinario evento, disputato quest’ anno nel valenciano ad Oliva Nova in Spagna.

Ad Enzo Truppa, giudice 5*, chiediamo come ha visto e vissuto e qual’è la sua opinione sui Campionati europei Giovanili che si sono appena conclusi in Spagna ad Oliva Nova.

Enzo Truppa discute con Laura Berruto, chef d' equipe del Team Italia, in una pausa durante le gare (photo © Equestra Group).
Enzo Truppa discute con Laura Berruto, chef d’ equipe del Team Italia, in una pausa durante le gare (photo © Equestra Group).

“E’ andata molto bene. Quello che si vuole vedere, al termine di un concorso, è che la medaglia, le medaglie, vadano ai binomi che hanno ottenuto la maggioranza da parte del team giudicante. Questo è proprio quello che è successo qui a Oliva Nova. Significa che se anche un giudice ha visto qualcosa di differente in una performance, magari penalizzandola, in discordanza con ciò che hanno visto i colleghi, questo non ha influito sul piazzamento del binomio stesso. Dopo esserci consultati tra noi giudici, siamo giunti alla conclusione che da questo punto di vista si è trattato di uno dei migliori Campionati che si siano mai giudicati.”

In merito ad atleti e cavalli, qual’è la sua opinione?

“Credo ci si trovi davanti ad una generazione di cavalli eccezionali. Sono rimasto letteralmente sbalordito dal cavallo olandese vincitore della categoria Young Riders, TC Athene montato da Jeanine Nieuwenhuis (punteggio nel GP Freestyle 81.000%, castrone KWPN 2005, UNITED x ORLEANS x JAZZ, n.d.r.), così come i cavalli dei binomi al primo e secondo posto al termine del Freestyle tra gli Junior, Carlos 609 montato da Hannah Erbe (punteggio nel Freestyle 81.625%, castrone Hanoverian 2007, CARABAS x WICKE x WELTMAYER, n.d.r.) e Dissertation montato da Semmieke Rothenberger (punteggio nel Freestyle 78.975, cavalla Hanoverian 2007, DON CRUSADOR x GOTENFEE x GLÜCKSPILZ, n.d.r.) che hanno mostrato andature da 9, stellari. Trovo che negli ultimi anni, gli ultimi cinque in particolare, stiano emergendo cavalli spettacolari ed incredibili. E come appunto per il dressage italiano, credo che sia necessario fare al più presto i conti con questo tendenza. Bisognerà certamente cominciare a cercare cavalli che ancora giovani abbiano già evidenziato questo livello di caratteristiche. Non è facile, naturalmente, perché all’estero cavalli di questo tipo sono venduti ancora prima che nascano, ma in italia gli allevatori come Riccardo Volpi dell’ Allevamento Fonte Abeti, già stanno dirigendo verso l’allevamento di puledri di altissima qualità.” Spiega Enzo Truppa.

Ben impressionato dagli Junior azzurri Enzo Truppa che nella foto vediamo giudicare Lucia Berni con Ebony (photo © tuttoDRESSAGE).
Ben impressionato dagli Junior azzurri Enzo Truppa che nella foto vediamo giudicare Lucia Berni con Ebony (photo © tuttoDRESSAGE).

“Si può ribaltare il discorso anche sui cavalieri. Quelli che vanno a medaglia sono notoriamente gli stessi che si affidano a grandi istruttori, in Olanda, Germania, Danimarca e Gran Bretagna. Proprio nel Regno Unito il dressage da disciplina di contorno è diventata la disciplina principe tra gli sport equestri. In Italia si dovrebbe fare lo stesso, ma nell’ottica di fare un passo alla volta, ribadisco la necessità di cominciare dall’acquisizione di buoni cavalli.”

Restiamo in Italia. Come si sono comportati i binomi azzurri?

“Ho avuto modo di giudicare sia Junior che Young Riders. Di questi ultimi devo dire che li ho visti un po’ sottotono, molto emozionati, alcuni più di altri, ma quella è stata l’impressione generale. Competizioni come questa permetteranno loro di fare esperienza, che non è mai abbastanza. Altra storia per gli Junior, dove ho visto grande qualità. Valentina Remold in gran forma, molto brava, anche nel Freestyle dove oltretutto Broadway ha perso un ferro secondo me meritava un paio di posizioni in più. Anche Lucia Berni ed Alice Campanella si sono comportate benissimo. E se ci pensiamo è un bene, perché sono più giovani e significa che le nuove leve stanno progredendo sulla strada giusta. Ma ribadisco che per poi eccellere serviranno buoni cavalli.”

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