Norma Paoli si racconta dopo Lier

In occasione del Romeo & Juliet Dressage Tour, l’ amazzone trentina ha fatto una breve visita allo Sporting Club di Sommacampagna per salutare gli amici, gli allievi e trascorrere qualche ora con la famiglia, tuttoDRESSAGE l’ ha incontrata per una chiacchierata.

Norma Paoli in uno slancio di grande felicità ai Campionati Italiani 2015 di Arezzo nel giro d' onore con al collo l' oro conquistato con Carpaccio (photo © tuttoDRESSAGE.it / Marco M. Racca).

Un autentico blitz per Norma Paoli che dopo poche ore ha fatto rientro ad Erp in Olanda presso le scuderie di Anky van Grunsven dove si sta’ allenando con i suoi cavalli.

Equitago Zandor nel box ad Erp con le coccarde guadagnate a Lier (photo © Equitago).

Cominciamo da quella che è parsa la sorpresa più grande: Equitago Zandor. Raccontaci qualcosa di lui, perché dal nostro punto di vista siete sembrati già in grande sintonia.

“E’ stata una sorpresa per tutti, ma soprattutto per me. Qui il caso ci ha messo lo zampino, perché a dirla tutta ero andata a vedere un altro cavallo quando è arrivato Zandor. Amore a prima vista. Un cavallo speciale, con cui tutto è molto semplice. Non abbiamo avuto difficoltà in alcun esercizio.”

C’è stato subito feeling tra voi due. E partendo proprio da questo punto, quando hai conosciuto Zandor?

“Ci conosciamo da Gennaio, mi pare fosse il 15…”

Avete lavorato  con la grande campionessa e preparatrice Anky van Grunsven, se non sbaglio…

“No, nessuno sbaglio. Sono nella sua scuderia dall’inizio di Febbraio, alla quale ero appoggiata già in occasione del mio secondo nazionale ed il primo internazionale con Zandor, mentre in occasione del primo nazionale Anky van Grunsven ed io ancora non collaboravamo.”

Norma Paoli ed Equitago Zandor nel giro d' onore a Lier dove hanno ottenuto un secondo posto nel Grand Prix Freestyle. (photo © Equitago).

Parliamo degli ultimi due concorsi ai quali hai partecipato, due internazionali a tre stelle, quelli di Lier in Belgio, durante i quali hai gareggiato sia in Grand Prix che nel Freestyle ottenendo immediatamente ottimi punteggi.

“Bisogna che dica che il Freestyle è stato un po’ un azzardo, nel senso che me lo aveva gentilmente prestato Madeleine Witte Vrees dalla scuderia dove ho acquistato il cavallo, e non si trattava certamente di una kur cucita su Zandor, anche perché il cavallo stesso era arrivato in scuderia da circa tre mesi.  Ad ogni modo, gli è calzata abbastanza bene e nonostante il tempo a disposizione fosse così poco da non consentirci di apportare modifiche, ce la siamo cavata bene. Mi è piaciuta molto. Anche il primo giorno, in Grand Prix, siamo andati bene. La partecipazione a Lier è stata un’incognita all’inizio. Anky mi volle far iscrivere e pensammo che, nel peggiore dei casi, sarebbe stata una buona esperienza.”

Che impressione hai avuto cavalcando in campo gara Zandor, un cavallo col quale hai subito sentito affinità ma che fondamentalmente conoscevi poco. Ti sei sentita a tuo agio?

“Sì, assolutamente, ed è stata una cosa che mi ha molto avvantaggiata in gara. Mi sento tranquilla standogli in sella, come se l’avessi montato da sempre.”

E’ quindi un cavallo di buona indole, collaborativo e sereno.

“Si, decisamente. E’ innanzitutto molto comunicativo ed espressivo. Curioso ma tranquillo tanto che alle gare in Olanda ci siamo andati da soli, io e Zandor. Potrei darlo in mano ad un bambino.”

Anky van Grunsven nelle scuderie di Erp dove prepara Norma e Zandor (photo © Van der Lee Metaal BV).

Parliamo della tua collaborazione con Anky van Grunsven. Anche con lei ti sei sentita subito a tuo agio?

“Sono andata da lei perché Madeleine Witte già la frequentava. Proprio lei mi propose un giorno di provare a sentire se Anky van Grunsven avesse qualche ora da dedicarmi per darmi una mano con Zandor. Così facemmo e dopo il buon esito dello stage decisi di trasferirmi lì sia per comodità sia per cercare di carpire tutto quanto possibile dai cavalieri che frequentano la scuderia, molti dei quali impegnati in gare di alto livello.”

Certamente una grande esperienza professionale. Suppongo che un pochino ti manchi casa dovendo rimanere in Olanda?

“Direi molto. Da una parte, senza alcun dubbio, da Anky è il massimo per crescere professionalmente e fare esperienza nell’equitazione, e francamente non pensavo che sarei riuscita ad entrare li. Un clima accogliente, con Anky che è una persona semplice, estremamente preparata e professionale, ma anche in grado di farti sentire a casa. L’altra faccia della medaglia è che mi trovo sola e lontana da casa, dove tutti parlano olandese, una lingua che non conosco affatto. Ho molta nostalgia della mia famiglia…”

Diamo uno sguardo al futuro. Cosa verrà dopo?

“Ci sono degli Internazionali all’ orizzonte e con Anky abbiamo messo giù una scaletta, più una serie di riferimenti. L’idea è quella di procedere nel lavoro vedendo man mano dove si arriva.”

Nell’immediato, a quali concorsi parteciperai?

“Un 3*in Olanda a Nieuw en Sint Joosland dal 6 al 10 Aprile al quale, anche se l’Italia non è stata invitata, cercheremo di partecipare con la wildcard e poi il CDI 4* di Hagen dal 20 al 24 Aprile.”

Una tenera immagine di Norma durante la visita a Sommacampagna con in braccio il figlio Nicolò Cirocchi. (photo © tuttoDRESSAGE.it).

Parlando delle Olimpiadi…  è comunque qualcosa che può accadere?

“Le Olimpiadi sono il sogno di ogni cavaliere. Chiaramente per ora è un sogno che resterà tale. Ci si pensa, ma non abbiamo una tabella di marcia da rispettare per arrivarci. Lavoro tranquilla per crescere, fare esperienza.”

Puoi dirci qualcosa degli altri cavalli con i quali stai lavorando?

“Certo. Già da un mesetto ho portato in Olanda anche Lisara, con cui ho vinto ai campionati italiani nei giovani cavalli di 4 anni, e Carpaccio, con cui, sempre in Italia, ho vinto il titolo nello small tour. Ho in previsione di portarne altri, visto che starò lì per un po’ per fare internazionali.”

Quindi passerai a gareggiare negli internazionali anche con questi altri cavalli?

“Non posso dirti sì, ma probabilmente qualche gara la si farà. Partendo dalla scuderia di Anky è tutto molto più comodo e a mezz’ ora di strada trovi spesso gare cui partecipare. Rende fare esperienza e far crescere i cavalli è un po’ più semplice.”

Qualcuno che desideri ringraziare in particolar modo?

“Naturalmente il mio sponsor Equitago, ma poi avrei una lista infinita di persone da ringraziare…”

di: Marco Maria Racca

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