Tiozzo con la divisa dei Carabinieri?

Purtroppo rimarrà un sogno! Ancora una volta spazio al salto ostacoli, il dressage rimane a bocca asciutta.

Si parla tanto di rinnovamento, di trasparenza, di obiettivi olimpici, dello sport in primo piano ma poi…

Per ovvi motivi non citerò le mie fonti, che devono rimanere protette nell’ ambito del lavoro giornalistico, ma già diversi mesi fa ero al corrente del fatto che l’ Arma dei Carabinieri aveva in preparazione un bando di concorso che include l’ equitazione e che ora è stato reso pubblico.

Un ottima notizia perchè sono grandi occasioni queste per far vestire la divisa ai nostri giovani sportivi e questo significa molto per alcuni di essi in quanto, al di la’ del prestigio, rappresenta una sicurezza economica per molti atleti che devono fare i conti con budget e realtà ben diverse da situazioni fortunatamente di maggior privilegio economico di altri.

A quanto pare il posto disponibile nel concorso relativo all’ equitazione era inizialmente stato assegnato al dressage ma la stesura dello stesso sarebbe poi stata modificata a causa sembra di …possibili pressioni, si vocifera da parte di uomini della FISE,  verso il salto ostacoli.

Ora io mi chiedo ma come si fa a non accorgersi che il dressage non ottiene divise dal lontano.2004 quando Valentina Truppa e Monica Iemi indossarono la divisa della Benemerita, come si fa a non notare che la disciplina del dressage è quella che ai massimi livelli e malgrado risorse molto limitate stà dando le maggiori soddisfazioni negli eventi più importanti e parliamo quindi di Campionati Mondiali ed Olimpiadi.
Come si fa ad essere così ciechi da non vedere un Leonardo Tiozzo che a soli vent anni è arrivato a competere ai WEG, ora ventunenne sarà agli Europei a rappresentare l’ Italia come atleta più in alto nella ranking list mondiale dopo il forzato forfait di Valentina Truppa, ed a breve cercherà di tentare la difficilissima qualifica olimpica.

Come si fa a non pensare che se davvero fosse stata in qualche modo influenzata la scelta, al fine di cambiare la disciplina nel bando di concorso, si sarebbe letteralmente sfilata di dosso la divisa dei carabinieri ad un giovane e talentuoso cavaliere come Leonardo Tiozzo che oggi, i fatti ci dimostrano, rappresenta il miglior frutto dell’ equitazione giovanile azzurra tra tutte le discipline olimpiche.

Già in passato ci siamo lasciati scappare un cavaliere interessante: il giovane Riccardo Sanavio, che ora è emigrato in Germania dove lavora presso Daniel Ramseier  ad Ibbenbüren-Dörenthe e che praticamente non vediamo più in rettangolo, ed ora davanti ai risultati di Leonardo Tiozzo ci bendiamo gli occhi, facciamo finta di non vedere, davanti alla più grande opportunità dai tempi in cui fu la nostra bravissima Valentina Truppa  a vestire la divisa non viene fatto assolutamente nulla.

Non vogliamo credere che ancora una volta gli inciuci di palazzo o i favoritismi  di questo sistema molto italiano siano stati determinanti, vorremmo credere che si tratta solo di dicerie e pettegolezzi…ma la realtà è e rimane che la Federazione continua a fare troppo poco per il dressage e che i bandi di concorso per i nostri ragazzi non ci sono nemmeno quando è evidente che abbiamo davanti qualcuno che la divisa se la merita davvero.

In compenso però c’è chi la divisa continua ad indossarla senza portare a casa risultati da diversi anni, forse perchè gode di amicizie e protezioni?
Una divisa pagata da noi contribuenti e magari a chi lo fa solo per prestigio personale, perchè già fortunato economicamente, è un dannno  doppio poichè non contribuisce alla crescita dell’ immagine sportiva e distrae risorse utili a far decollare la carriera di giovani di vero talento.

Dove sei FISE dove siete uomini che pigiate i bottoni giusti del comando? Cosa state guardando? Smettiamola di nasconderci dietro a problemi di budget, di far finta che nei corridoi dei palazzi non si prendano decisioni,  la meritocrazia è morta e sepolta e perfino a parlarne si rischia di venire presi per matti.

Mi rivolgo a Lei cav. Orlandi, tutto questo Le sembra giusto? La invito a voler approfondire la questione andando oltre a quella che sarebbe la facile risposta: ogni arma o corpo militare decide in base ai propri organici, perchè sappiamo che nella realtà non è così e ci sono umane e doverose  interazioni  tra corpi militari, FISE e CONI per individuare quali discipline necessitano di portare avanti i nostri ragazzi.

Spero che questo articolo non sia solo stato scomodo ma che inviti ad un profondo e serio esame di coscienza tutti coloro che sulla questione hanno avuto peso decisionale.

Vogliamo uno sport pulito a tutti i livelli e poter ancora credere che i nostri migliori giovani possano trovare la possibilità attraverso le istituzioni sportive, militari e repubblicane di ambire all’ onore, al prestigio, al contributo che una divisa può loro dare per raggiungere traguardi sportivi che onorano la nostra bandiera.

di Marco Maria Racca

 

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