Roma 1998.

Un po’ di storia in attesa dei WEG 4(7).

Roma 1998.

I WEG 1998 erano inizialmente stati assegnati a Dublino. L’Irlanda sembrava il paese perfetto, avendo una tradizione legata al cavallo molto ben consolidata. Ma purtroppo, a causa di sopraggiunti problemi di tipo politico, il Comitato Organizzatore di Dublino fu costretto a rinunciare. E così, per la seconda volta in tre anni, si dovette trovare con urgenza un paese sostituto per accogliere la manifestazione: era il 1996.

Fortunatamente diversi paesi mostrarono interesse per organizzare il WEG 1998, nonostante il breve preavviso. La città scelta come sede ufficiale per i Giochi 1998 fu Roma.

Se, come disse l’allora Presidente FEI Principe Filippo nel 1991, “tre anni non sono sufficienti per organizzare un evento colossale come i WEG”, tanto più l’Italia ha compiuto un miracolo riuscendo a realizzare un ottimo progetto in un solo anno. Grazie a una grande determinazione e contro tutte le probabilità, i WEG di Roma nel 1998, furono un vero trionfo.

Analogamente a Stoccolma e L’Aia, lo sport a Roma fu eccellente. L’aspetto tecnico e organizzativo fu gestito perfettamente dalla Fise mentre il merito per la gestione degli aspetti finanziari va principalmente ad Andrea Riffeser di Monrif Group, importante casa editrice italiana.

Per il Dressage i partecipanti furono 84, provenienti da 29 Paesi.

Il 1998 vide un altro cambio di format,  Il Gran Prix era valevole per le medaglie di squadra e come qualificazione per il Grand Prix Special. Il punteggio del Grand Prix e Gran Prix Special qualificava per la prova di Freestyle. Il campione individuale infine era il cavaliere con la più alta percentuale delle tre gare.

La squadra italiana, terminò al sedicesimo posto, era composta da: Monica Gheno su Destino di Acciarella, Mauro Roman su Rigoletto VI, Pia Laus su Renoir, James Connor su Rubino.