IL CAVALLINO FA QUASI……..POKER !!

Abbiamo incontrato Nausicaa Maroni, campionessa italiana small tour 2013 e preparatrice di giovani cavalieri, ne sono nate alcune riflessioni interessanti circa il lavoro di preparazione delle squadre giovanili.

Nausicaa Maroni (photo © tuttoDRESSAGE.it).

Team azzurro YR ai Campionati Europei per tre quarti composto da atleti che sono iscritti al Cavallino di Rosate ( Croce e Zaniboni) e atleti che ne sono usciti da poco più di un anno, Come Simone Citelli, che oramai indipendente vive e lavora a Roma con la fidanzata Giulia Eva Di Mauro, ed è stato allenato ed ha lavorato per diversi anni presso il centro lombardo.

Nausicaa sei felice di questo traguardo ?

“Direi che per una preparatrice come me è una grande soddisfazione. Sono felice per l’esperienza che questi ragazzi vivranno ad Arezzo e mi auguro che non saranno troppo intimoriti dal livello che troveranno. Dividere il campo prova con binomi squadra di Germania e Olanda sarà davvero una prova tosta. Spero che imparino, che guardino e prendano spunto, perché la strada è davvero tanta per tutti, sarà una bella esperienza anche per me . Vorrei che anche loro la vivessero come occasione di crescita, non solo per poter dire io c’ero.”

“Conosco bene anche il quarto elemento, che è Francesca Ecchia, ci siamo incontrate in tante gare e ho potuto vedere impegno e progressione. Penso sia un bel quartetto !”

“Bellissima e preparata la squadra Junior, quest’anno si faranno sentire !!!”

Quindi pensi che la squadra YR non sia all’altezza ?

“No, non ho detto questo. Premetto innanzitutto che la FISE ha fatto una scelta responsabile ad inviare una squadra , poiché come nazione ospitante sarebbe stato davvero poco carino non esserci, ma dobbiamo ricordarci che NESSUNO dei quattro binomi YR ha raggiunto gli obbiettivi richiesti dalla federazione, al contrario di Junior e Pony che sono stati all’altezza delle aspettative. Forse sono proprio l’unica a poterlo dire , anche se in tanti lo pensano, proprio perché avendone dentro 2 e mezzo , se così si può dire, non parlo certo per invidia, ma so essere realista e penso sarà davvero dura. Bello leggere che dal 2009 l’Italia non aveva una squadra, ma per i miei canoni non ce l’ha neanche quest’anno, è stata creata a tavolino.”

“Ma per non passare per quelli che non siamo mai contenti, cavalchiamo l’onda, attendendo sempre quella perfetta, e cerchiamo di presentarci al meglio del meglio delle nostre possibilità e con lo spirito giusto.”

Cosa pensi si possa fare per arrivare con binomi più forti ad un appuntamento così importante?

“Penso che si poteva fare di più nel percorso di avvicinamento, le altre squadre sono state o sono in ritiro lavorando con il tecnico della loro nazionale affinano la tecnica e si affiatano tra di loro, purtroppo l’ Italia non ha un tecnico nazionale ognuno per se’ con il proprio istruttore, discutiamo di dettagli necessari quali le misure dei frac ma niente lavoro di squadra…ecco se potessi esprimere un desiderio per questi ragazzi direi che ci vorrebbe un lavoro di preparazione con un bravo tecnico super partes, degli stages, un ritiro, andare a degli europei non è andare alla grigliata degli Alpini, noi tecnici ce la mettiamo tutta ed anche i ragazzi ma per affrontare un impegno del genere anche la Federazione deve investire di più, ci vuole un tecnico nazionale e che non sia in conflitto di interessi con i singoli istruttori.”

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