Gitte Soeby… e la KINESIO TAPING applicata al cavallo sportivo.

Nella mia carriera ho scelto i cavalli”! “Cavalli e cavalieri lavorano come un equipaggio, non come due entità singole”

Intervista e traduzione di Giulia Iannone

Gitte Soeby, si presenti da sola ai lettori italiani , cavalieri ed appassionati di dressage.

Gitte Soeby al lavoro su un cavallo. (photo courtesy: © Gitte Soeby).

-Osteopatia equina e canina;

-Fisioterapia equina e canina;

-Agopuntura equina e canina;

ho ottenuto il :Certificato di Equi-taping;

-specializzazione in problemi della schiena del cavallo;

-specializzazione in terapia equina manuale.

Nel 2003 ho dato avvio alla Danish Equine Academy che istruisce Terapisti per cavalli. Una parte della mia società tratta i cavalli ed una parte istruisce nuovi masso-terapisti.

Nel 2006 avevo due lavori molto fruttuosi, uno nel settore informatico, l’altro nella mia società: una accademia che al contempo tratta cavalli e cavalieri e la scuola di formazione. Nel poco tempo libero, cercavo di occuparmi della mia famiglia, fare la moglie e la mamma. Avevo troppo da fare e poche ore da dedicare al riposo! Così ho dovuto scegliere: ho scelto i cavalli! Io mi reputo molto fortunata, il mio hobby è diventato un lavoro. Questo non sarebbe stato possibile se alle spalle non avessi avuto una grande famiglia che mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata. Ringrazio tutti loro per questo.”

Ci parli del suo lavoro come Osteopata e Fisioterapista:

Io tratto tutti i tipi di cavalli :da dressage, da corsa, da salto ostacoli, Islandesi. Alcuni dei miei clienti usano il trattamento come profilassi. Vado a vedere alcuni cavalli con regolarità una volta a settimana, altri ogni due settimane, altri ancora una volta al mese. In più sono i clienti che mi chiamano se qualcosa non va o se il Veterinario ha richiesto il mio intervento.

In genere sono io a recarmi dai cavalli, per due ordine di vantaggi:

  • sono nel loro ambiente familiare, in una zona no stress;

  • non devono viaggiare in van subito dopo un trattamento. Per molti cavalli potrebbe essere un problema poiché devono stare fermi ed in piedi durante il tragitto e questo può annullare qualcosa del mio operato.

Normalmente un trattamento può durare da una a due ore. Trovo utile parlare col proprietario/allenatore per capire meglio il problema. Devo conoscere quanto segue:

  • dettagli sul lavoro del cavallo;

  • tipo di problema

  • se il cavallo abbia ricevuto in precedenza trattamenti osteopatici, chiropratici o fisioterapici

  • cambiamenti di alimentazione

  • se il cavallo va fuori al paddock

  • vizi di scuderia

Valuto-testo il cavallo per quanto riguarda:

  • osservazione da ogni angolo

  • osservazione del cavallo in movimento

  • andature ed atteggiamenti del corpo

  • conformazione

  • analisi alla palpazione

  • asimmetrie

  • comportamento

  • come si presentano i muscoli, ipertrofia-atrofia, tono muscolare

  • come si muovono le articolazioni: jointmobility

voglio sempre avere una idea globale del soggetto sul quale vado ad operare.

In genere i cavalli che tratto presentano problemi che definirei tipici o comuni:

  1. bocca rigida

  2. non accettazione dell’imboccatura

  3. Tilting head”

  4. pieghe nel collo, quindi cavallo dietro la mano

  5. rigidità laterale

  6. andatura rigida e piatta

  7. andatura corta

  8. al trotto allungato fa pensare ad una zoppia

  9. scomodo da gestire

  10. difficoltà sul circolo o sulla girata

  11. affretta, impenna, non avanza

  12. cambio di carattere

  13. rifiuta di saltare

  14. attacca i salti

  15. problemi con la sella

  16. difficoltà nell’essere ferrato, tosato, nel grooming…

  17. problemi di schiena

  18. trascina i piedi posteriori

la cosa più importante da ricordare:

DOVETE ESSERE SEMPRE CONSAPEVOLI CHE IL CAVALLO DEVE ESSERE CONSIDERATO UN TOP ATLETA E COME TALE DEVE ESSERE TRATTATO:

considerate un calciatore professionista. Senza trattamenti egli non potrà mantenere la sua prestazione sportiva.

KinesioTape: Che cosa è? Come si può adoperare anche sul cavallo?

“Il nastro adesivo è chiamato KINESIO TAPE. Il nastro è disegnato in modo da permettere una tensione in senso longitudinale del 55-60 % rispetto alla sua restante lunghezza. Questo consente di tendere nella maniera più simile alla elasticità della pelle umana.

Il tape, applicato sulla pelle, aiuta ed assiste il corpo a tornare alle proprie funzioni normali. Kinesio tape è una striscia sottile, elastica e terapeutica che trova largo uso in una ampia gamma di lesioni e condizioni infiammatorie, come descriverò in seguito. E’ molto simile alla pelle umana poiché sottile ed elastica, il che consente di essere indossato senza costringere o restringere il movimento. Il tape interagisce con la pelle, con i nervi sotto la pelle, ed il sistema circolatorio compromesso nell’area della lesione.

 

Quando kinesio tape è applicato alla pelle, la parte adesiva nel nastro gentilmente solleva la pelle creando uno spazio tra la pelle ed il tessuto sottostante. Questo origina una area di pressione negativa, permettendo sia ai vasi sanguigni che linfatici di dilatarsi-aprirsi- aumentando la circolazione di entrambe i liquidi di suddetti vasi.
Affluendo più sangue migliora l’apporto di ossigeno e nutrienti nella zona della lesione, accelerando il processo di guarigione. Quando si dilatano i vasi linfatici, il fluido che si è accumulato nell’area lesa, drena . Questo riduce il gonfiore che allevia la pressione sui recettori del dolore, producendo immediato sollievo. C’è tutto un intricato meccanismo collegato: sistema del sensorio, neurologico, muscolare.

Abbassando la soglia del sensorio il tape attiva dei meccanismi di scorrimento del dolore che alleviano lo stato di dolore cronico. In questo modo si consente la riparazione della attività muscolare normale la forza e la mobilità in quei muscoli che sono rimasti bloccati a causa del dolore o della lesione.
Questa tecnica rappresenta un validissimo supporto per un fisioterapista, bisogna sempre ricordare che più strumenti hai a disposizione nel tuo lavoro, più puoi raggiungere un effettivo risultato nel trattamento.

Notevole! Come nasce l’idea di applicare il trattamento, che in origine era studiato per gli umani, anche sui cavalli? Anche se spesso assistiamo a questo tipo di scambio.

Il tape è usato sui cavalli per trattare i seguenti problemi e situazioni, visto che il tape ha svariate possibilità di impiego:

  1. per sviluppare il tono muscolare

  2. per far diminuire il tono muscolare

  3. per correggere la meccanica del soggetto

  4. per la correzione della “fascia”

  5. per la correzione dello “spazio vuoto” a seguito di infiammazione, edema, ingrossamento

  6. per una correzione funzionale (stimolazione del sensorio per assistere o limitare un movimento)

  7. per una correzione linfatica

Kinesiotape può aiutare un cavallo a guarire se ha avuto un danno ad un muscolo, ad un tendine o ad un legamento, se ha crampi muscolari, se ha debolezza muscolare a seguito di un intervento chirurgico o se un cavallo è stato molto fermo in box per qualsiasi motivo.

Kinesiotape è eccellente per aiutare a ridurre una cicatrice, o un gonfiore o infiammazione. Io uso Kinesiotape come strumento di lavoro in circa il 50-70 % dei trattamenti su cavalli. Faccio alcuni esempi per comprendere meglio come lavoro e come impiego il tape: se hai un cavallo con una sublussazione e tu devi manipolare le articolazioni. Per portare a termine con successo il trattamento, devi lavorare i muscoli attorno all’aria di intervento sull’articolazione. Il grande problema è che i muscoli sono creature di “abitudine”, per cui se hanno avuto come punto d’appoggio per un periodo di tempo una articolazione, ed io cerco di manipolare l’articolazione, il muscolo tornerà a prendere il posto che aveva quando c’era la sublussazione.
Così io applicando kinesio tape potrò avere i benefici effetti che ho spiegato prima e così il muscolo lavora 24/7 senza che io sia necessariamente con il cavallo!

In caso di problemi quali edema ed infiammazioni si noterà immediatamente il risultato.
Un altro esempio: un cavallo con un problema meccanico del garretto posteriore destro e della sua regione lombare, noi possiamo usare il tape dopo un normale trattamento, per “ FORZARE” i movimenti nella direzione destra e per alleviare il dolore. Cosìcchè entrambe – il terapista ed il tape- aiutiamo il soggetto ad usare i muscoli correttamente. Quei muscoli che non sono stati usati per un periodo di tempo a causa del problema meccanico, sono bloccati.
Dopo il trattamento, con un uso corretto, i muscoli risulteranno doloranti però il tape può aiutare a recuperare forza e mobilità.

Kinesio taping è stato sviluppato da un Chiropratico Giapponese, Kenso Kase, nel 1970 come metodo di assistenza in trattamenti di tessuto danneggiato.
Il vantaggio era quello di effettuare il trattamento fisico mantenendo un completo range di movimento, rispetto ai sistemi tradizionali di tape che limitano il movimento.

La Kinesiotape ha attirato l’attenzione mondiale nel 1988, data delle Olimpiadi di Seoul. 50.000 rotoli di stretch furono donati a 58 paesi. In questo modo il materiale fu conosciuto in tutto il mondo. Da allora, molti atleti di alto spessore hanno reso popolare questo trattamento ed oggi lo vediamo usato regolarmente da molti moltissimi atleti di alto livello.
Gli Americani sono stati i primi ad adoperare il tape sui cavalli, e poi nel 1990 dall’America è arrivato in Europa. Negli ultimi anni è diventato molto comune nel kit dei terapisti equini.

Kinesio Tape per cavalli, il materiale per cavalli differisce da quello usato per i pazienti umani? È facile applicarlo sul cavallo, anche se c’è il pelo?

Di base non c’è differenza se usi la tecnica su cavalli o umani. Il successo è determinato dalla abilità e manualità del terapista che pratica l’applicazione ed il basso margine di errore.

E’ ovvio che bisogna conoscere l’anatomia e la biomeccanica del paziente per effettuare una corretta applicazione.

Al contrario dell’essere umano, il cavallo non può parlarti e dirti che sensazione prova! Così in veterinaria, terapista e veterinario devono assolutamente essere certi di ciò che si vuole raggiungere altrimenti si può creare anche un danno maggiore. Il pelo per il cavallo non è un problema, ma il tape non può stare sul corpo dell’animale così tanto quanto sull’essere umano.
Se necessario, si può usare uno speciale spray, così rimane fermo un po’ più a lungo. E’ anche pensabile educare i proprietari o i trainers ad applicare il Kinesiotape.
Se hai provato su te stesso, gli effetti del Kinesiotape, o hai osservato gli effetti sugli esseri umani, perché non provare sui cavalli? Il passaggio è semplice!”

Chiedo nuovamente, perché questo passaggio è importante: ognuno di noi, ogni cavaliere potrebbe usare il tape o è necessario un veterinario-fisioterapista? Ci spiega anche nel dettaglio risultati positivi nel settore del dressage?

Kinesiotape non agisce da solo. Tutto il lavoro deve essere fatto correttamente così da sapere che si sta affrontando la problematica nella maniera corretta. Applicazioni errate possono comportare un peggioramento.

Tratto regolarmente i cavalli di Anna Kasprzak che era alle Olimpiadi di Londra 2012 con Donnperignon e poi ho aiutato anche altri dressagisti, come la stessa Silvia Rizzo.

Sono stata in ritiro con la squadra Danese in Galles ed ho trattato in quella occasione, sia i cavalli che i loro cavalieri. Ricordate ancora una volta: si tratta di un equipaggio!

Che cosa si augura per il futuro?

Gitte Soeby: "Cavalli e cavalieri lavorano come un equipaggio, non come due entità singole."(photo courtesy: © Gitte Soeby).

Anche il benessere del cavaliere deve essere tenuto in conto, essi devono essere forti, ma nella giusta maniera. La stabilità del corpo è la chiave di lettura. Durante il Seminario per giovani cavalieri sponsorizzato dalla ditta Ecco, tenutosi questo Gennaio in Danimarca a Tonder, ha partecipato una rappresentanza di cavalieri per il settore pony, Junior, Young Riders, Under 25 . Abbiamo appunto inquadrato i cavalieri assieme ai problemi fisici e di benessere sportivo.
È emerso, con grande nostra sorpresa, che ognuno di loro ha dei problemi, e ancora più sorprendentemente, i ragazzi non ne sono consapevoli.
Ecco che ancora una volta vado a ripetere: Noi dobbiamo essere consapevoli che cavalli e cavalieri vanno trattati come un equipaggio e non come due entità distinte e separate. “

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