Monica Iemi

Monica Iemi gareggia con grande soddisfazione e si prepara con precisione e serietà per le prossime sfide (photo: tuttoDRESSAGE).

Siamo andati a trovare Monica Iemi nel suo Centro Ippico Roncobello a Rancate di Triuggio nel cuore della Brianza.

Giunto in automobile a Rancate di Triuggio salgo per una strada della collina ed in breve mi trovo davanti al centro, suono il campanello e si apre la cancellata, mentre parcheggio mi vengono incontro….due simpatici cagnolini.
La struttura è molto bella e praticamente nuova, entro nella club house che offre una magnifica vetrata con vista sul maneggio coperto, Monica è già in sella ad allenarsi, scatto qualche fotografia da quella angolazione, esco dalla club house e camminando nella parte posteriore in breve raggiungo l’entrata dell’ampio maneggio coperto dove saluto Monica che stà completando una sessione di lavoro.

Il centro occupa una superficie di 29.000 mq ed ha aperto nel 2004 è dotato di una struttura moderna e funzionale creata ad hoc per il dressage, tutto è molto curato sia esteticamente che tecnicamente, le scuderie sono veramente superlative con accorgimenti progettuali davvero ricercati, il rettangolo con sabbia di quarzo Toubin Clement  assolutamente all’avanguardia, un centro davvero professionalmente curato e progettato per il dressage come pochi in Italia.

Nel centro oltre a Monica Iemi lavorano anche Stefano Mantica, suo attuale compagno con il quale condivide il programma di lavoro soprattutto sui giovani cavalli in preparazione, e Lodovico  Borromeo che lavora mezza giornata preso il centro.

Dopo la piacevole visita a tutta la struttura del Centro Ippico Roncobello ci sediamo con Monica per una bella chiacchierata.

-Quando hai iniziato ad andare a cavallo?

Monica Iemi - Ho iniziato ad andare a cavallo a 8 anni, fino ai 18 ho praticato tutte e tre le discipline olimpiche (photo: tuttoDRESSAGE).

Avevo 8 anni, i miei genitori mi hanno detto che da quando avevo 3 anni insistevo per andare a cavallo, noi abitavamo in montagna in Valmanenco e lì di cavalli non ce n’erano, ma io insistevo e presi dall’ esasperazione a 8 anni mi hanno finalmente portata, ho iniziato al CIM di Villasanta, con Viky Prandoni, ed ho praticato fino ai 18 anni tutte e tre le discipline olimpiche: salto, dressage e completo. Eravamo intorno al 1992/1993 ed ho avuto la fortuna di essere seguita da lei  che è sempre stata molto insistente sul lavoro in piano,  mi faceva molte lezioni sull’ assetto, lavoravamo molto alla corda senza redini e senza staffe.

Ho poi avuto la possibilità di prendere Nepir, un cavallo che era stato ritirato dal completo, con cui ho avuto le prime esperienze in dressage e con cui ho fatto le prime E, F ed M compreso un campionato d’Europa a Hickstead nel 1998, anche se non era molto competitivo rispetto a quelli della concorrenza estera, mi ha permesso di avere il nostro primo incontro con la realtà internazionale , che soprattutto a quei tempi era molto diversa da quella italiana.

L’anno successivo ho preso Roger, davvero un gran cavallo che faceva già gran premi internazionali e con cui ho fatto il salto dalle categorie junior ai gran premi e mi ha fatto da vera e propria super nave-scuola.

A 17 anni ho dovuto per forza scegliere quale disciplina seguire perché altrimenti diventava troppo impegnativo e non mi rimaneva molto tempo da dedicare alla scuola, quindi ho scelto di praticare il dressage rispetto alle altre discipline perché mi appassionava molto la ricerca della correttezza e della precisione.

– Quali tecnici ti hanno seguito in questo percorso?

Monica Iemi nel suo centro a Rancate di Triuggio in maneggio durante un allenamento con Anna Merveldt e Stefano Mantica (photo: tuttoDRESSAGE).

Ho iniziato già a 12-13 anni a collaborare con Daniel Pinto, perché la mia istruttrice insisteva già da subito a fare stage con grandi cavalieri,
All’ inizio andavo io in Francia da lui ed ho montato con Pinto fino al mio primo anno da young rider. Mi ha seguito nei miei miei primi gran premi quando ero ancora junior, poi Daniel è tornato in Portogallo e per ovvi motivi le nostre strade si sono divise.

Successivamente ho montato per 6-7 anni con Laura Conz, tecnico molto bravo che mi ha insegnato tanto, bisogna assolutamente riconoscerglielo, ma abbiamo poi preso direzioni differenti principalmente per motivi caratteriali.

Ora mi segue Anna Merveldt da ben 4 anni e devo dire che mi trovo davvero bene.

-Dacci una breve traccia del tuo curriculum sportivo.

Monica Iemi - Un curriculum sportivo di grande rilievo frutto di grande determinazione (photo: tuttoDRESSAGE).

Ho fatto 6 campionati d’Europa tra junior e young rider, il primo con Nepir,  quattro con Roger, con cui ho ottenuto anche i miei primi buoni risultati e l’ultimo con Flipper. Con Roger ho fatto sia una finale juniores in cui siamo arrivati decimi, che una finale young riders in cui siamo arrivati dodicesimi.

Per quanto riguarda i campionati italiani, con Roger ho vinto nei campionati Junior, nei campionati Under 21 e nei campionati Senior esperti mentre ero ancora junior, avevo 17 anni mentre montavo con Pinto.
A 20 anni ho vinto  i Campionati Italiani Assoluti in Grand Prix e montavo con Laura.

Con Flipper ho vinto 2 Campionati  Italiani nel giro piccolo sempre in categoria Senior Esperti e ho fatto argento nei campionati Young Rider.

Con lo stallone Princetone  ho fatto argento ai campionati Senior Esperti ed argento ai Campionati Assoluti due volte, con Matador un altro argento ai campionati Senior Esperti. Con Vancouver ho vinto gli Italiani l’anno scorso nello small tour in freestyle.

Questo è in breve il mio curriculum sportivo. Ho avuto soprattutto dei buoni risultati da Junior e Young Rider il passaggio a Senior è stato durissimo, ma ci stiamo ancora lavorando!

-Parliamo dei tuoi cavalli.

Monica Iemi precisa ed ordinata nel lavoro ma anche molto dolce con i suoi cavalli (photo: tuttoDRESSAGE).

La mia attuale cavalla Ramanaz (Burggraaf x Dominique x Lucky Boy)  KWPN  di 14 anni ha avuto un infortunio, con lei avevo iniziato ad avere buoni risultati sopratutto nel secondo anno in cui l’ho montata e abbiamo preso le qualifiche FEI per i Campionati del Mondo, iniziavamo ad essere pronti per il Grand Prix dove abbiamo fatto le prime uscite, poi c’è stato un infortunio ed ho dovuto fermarla. Così i cavalli che ho al momento che erano indietro in preparazione rispetto a lei, come Vancouver e Pernod hanno dovuto cominciare a crescere tecnicamente più in fretta.

Vancouver (Quite Easy 958 x Irene x Ahorn) KWPN di 10 anni è stato il mio primo giovane cavallo, su cui avrò magari fatto degli errori e per il quale  ho impiegato un po’ di tempo perché mancavo ancora di esperienza, ma in qualche modo dovevo pur iniziare! Preferisco fare così, anche se ci impiego più tempo e più fatica, piuttosto che spedire il mio cavallo da qualcuno e farmelo rimandare pronto e fatto! Credo che anche se così il percorso è più difficile fare un pò di gavetta mi torni utile in futuro. Non è facile per cavalieri giovani portare avanti dei cavalli giovani perché abbiamo ancora tanto da imparare.

Continuando con i miei cavalli ci sono Pernod ( Pik Labionics x Roxette x Rosenkavalier) un Westfalia di 12 anni  che utilizzo nel giro piccolo e poi ancora cavalli che non sono miei come Windspiel di Giovanna Mazza Greco che è una mia allieva, che è tedesco, di 7 anni che in M si è comportato benissimo ed a breve passerà anche lui in St Georges ed il giovane Dovizioso di Stefano che ha 5 anni anche lui tedesco che si stà comportando benissimo nei cavalli giovani. Inoltre ho una bellissima cavalla, Mitsuko, che monto dall’estate scorsa, con cui ho fatto una gara soltanto a fine anno in Inter II e che presto uscirà in Gran Premio.

-Il momento più bello della tua carriera fino ad ora?

Monica Iemi - Le emozioni ed i ricordi più importanti...le occasioni più difficili dove ha contato la mia ferma volontà (photo: tuttoDRESSAGE).

Ce ne sono tanti sicuramente quando sono entrata in finale agli europei, il primo anno che montavo Roger, mi ricordo una premiazione in particolare dove c’erano quattro olandesi, tre austriaci, quattro tedeschi ed io da sola per l’Italia, poi indubbiamente quando ho vinto i Campionati Italiani Assoluti con Roger.

Anche nel 2004 quando ho vinto i Campionati Italiani freestyle Esperti con Flipper, che come cavallo era un po’ “brillante”ed essendo che a quei tempi montavo ancora anche Roger, che ormai era una garanzia, ho dovuto fare una scelta e ho voluto andare comunque con Flipper pur avendo discusso molto con i miei genitori e con l’istruttore, vincere quei campionati è stata una doppia vittoria per me!

Ricordo anche l’emozione incredibile del mio primo Gran Premio ma in generale direi tutte le occasioni più difficili dove sono arrivata soprattutto per mia ferma volontà e con grande sforzo. Vincere l’anno scorso i Campionati Italiani è stato bello ma  un emozione diversa. E’ la prima volta che vinco con un cavallo che monto io da quando era piccolo.

-Hai mai avuto un momento nel quale avresti voluto mollare tutto?

Monica Iemi - Sono davvero onorata di far parte dell'Arma...il Gruppo Sportivo è costituito da persone eccezionali (photo: tuttoDRESSAGE).

Quelli ce ne sono tanti, almeno uno a settimana per ogni cavallo (ride e sospira), ma il periodo più difficile che ho avuto credo sia stato nel 2008 in seguito ad un brutto infortunio in cui mi sono rotta il ginocchio e quando ho ricominciato a montare ho avuto un po’ di difficoltà fisiche perchè ero stata tanto tempo senza montare, cosa che non era mai successa, inoltre si è aggiunto un cambio di cavalli, perchè purtroppo i cavalli invecchiano,  seguito da un cambio di istruttore quando ho terminato la collaborazione con Laura Conz, tante cose sono cambiate in quel periodo.

Avevo appena finito l’università , per cui è stato un periodo di scelte di vita. Ho riflettuto parecchio ed ho capito che questa era veramente la mia passione e che niente e nessuno doveva fermarmi dal crederci, ho stretto i denti, li sto ancora stringendo a dire il vero ma  sono felice di aver superato quel brutto momento!

-In che anno sei entrata a far parte dell’ Arma dei Carabinieri?

Sono entrata nel 2005. Sono un gruppo eccezionale, il mio comandante che è andato in pensione alla fine dell’ anno scorso il Luogotenente De Vigili è una persona eccezionale, che in quel periodo difficile mi è stato molto vicino ed ha compreso le mie difficoltà, perché da sportivi ed avendo dei cavalli che sono sportivi a loro volta, ci sono sempre dei periodi di salita e dei periodi di discesa.

Devo dire che sono davvero onorata di far parte di questo gruppo, perché oltre a dare un aiuto economico sono una vera e propria famiglia , anche il nuovo comandante Paolo Laquaniti, ci stà aiutando molto e spero di rimanere a lungo in questo meravigliso gruppo.

-Programmi per quest’anno?

Monica Iemi - Nei miei sogni Olimpiadi e Mondiali ma anche saper insegnare bene ai miei cavalli ed ai miei allievi (photo: tuttoDRESSAGE).

Quest’ anno i cavalli più esperti sono un po’ tutti in passaggio di livello, quindi vorrei che si confermassero in questo livello bene già a fine anno in vista degli Europei dell’ anno prossimo.

Vancouver  partirà in Grand Prix e anche Mitsuko.

I cavalli giovani invece sono in semplice avanzamento Dovizioso nei 5 anni, Windspiel per la fine dell’anno in St Georges. Anche per la cavalla Ramanaz ho dei progetti per la seconda parte dell’anno, ma non ne parliamo…

-Quanto è importante che la persona che ti sta vicina nella vita privata sia una persona all’ interno dell’ ambito equestre?

È importante perché si parla un po’ la stessa lingua! i cavalli sono un impegno di tutti i giorni, non ci sono week and, non c’è vacanza…siamo sovente in giro per le gare.

Non penso comunque che sia fondamentale, perché penso si possano avere delle relazioni con persone anche extra-equestri, però penso sia più difficile per l’ altra persona capire, invece così a fine giornata è anche possibile discutere,confrontarsi, sentire opinioni diverse, darsi consigli…

Io ed il mio compagno Stefano (Stefano Mantica n.d.r.) parliamo molto, anche se a volte ci vuole un po’ di break in cui i cavalli assolutamente non li nominiamo altrimenti alla lunga si va in tilt.

-Qual è il tuo sogno da realizzare?

Sono scontati… Olimpiadi, Mondiali… ma al di fuori dei risultati agonistici , punto a diventare una buona amazzone in grado di montare ed insegnare ai miei cavalli e di riuscire a trasmettere questo anche ai miei allievi, sarebbe davvero il goal più grande!

 

Articoli correlati

There are not media published by you.