Stefano Blasi: la Germania nella testa, l’ Italia nel cuore

Stefano Blasi, noto ed affermato tecnico e cavaliere italiano che lavora in Germania ormai da qualche anno, ha fatto una apparizione in Italia ad ottobre in occasione dei Campionati italiani.

Stefano Blasi (photo © tuttoDRESSAGE).

In Italia grazie alla collaborazione che si è instaurata ormai anni fa con Nicoletta Romagnoli. Quest’ anno si è trovato con il Campionato Italiano Dressage ed il Campionato Italiano di Completo quasi sovrapposti, così dopo essere stato ad Arezzo, su invito di Nicoletta, è stato a Sommacampagna per seguire l’amazzone della sua scuderia impegnata nel dressage. Una volta arrivato e saputo dei problemi che hanno impedito a Claudia Montanari di partecipare a questi Campionati, ha voluto incontrarla il prima possibile.

Come è stato rivedere Claudia e le sue allieve?

Stefano Blasi premiato dal Capo Dipartimento Dressage FISE Laura Conz a Sommacampagna, dove ha temporaneamente assistito e seguito “Gli Aironi” di Claudia Montanari ai Campionati Italiani 2016 (photo © tuttoDRESSAGE).

“Una gioia infinita rivedere Claudia, fantastico rivedere le sue ragazze in rettangolo. Ho avuto modo di rivedere gli amici di un tempo, con i quali condivido tanti bei ricordi.”

Ci racconti qualcosa a proposito del tuo lavoro in Germania?

“Lavorare in Germania è davvero, letteralmente, tutta un’altra cosa. La vita professionale, lì, è davvero appagante. Affettivamente, l’Italia mi manca molto, ma per quel che riguarda il lavoro, una volta entrato nel loro mondo non puoi, né vuoi!, più uscirne.”

Adottano un metodo molto valido e collaudato.

“Esatto, un modo di lavorare che davvero funziona. E’ un peccato che qui in Italia non prendano spunto più spesso dalle idee vincenti degli altri paesi. In Germania, ad esempio, investono molto denaro sui cavalli e magari meno su altre cose che sportivamente non hanno valore o che, nello sport, dovrebbero ricoprire un ruolo più marginale. I regolamenti sono più semplici, cosa che semplifica molto la vita alle scuderie e soprattutto agli atleti che, con i loro cavalli, in Germania sono gli assoluti protagonisti ed è attorno a loro che giudici, concorsi, regolamenti e tutto il resto orbita, non il contrario. Gli allievi devono sempre essere al centro, esattamente come fa Claudia con le sue ragazze e gli altri binomi che frequentano la sua scuderia.”

Abbiamo avuto tutti modo di vedere quanto il suo sistema funzioni poi in arena.

Stefano Blasi (photo © tuttoDRESSAGE).

“Funziona perché ha adottato un metodo che incentiva, diverte e premia con il conseguimento dei risultati. L’affrontare tutto insieme, sempre con il sorriso, con la competitività sana, non fuorviata dagli interessi. Purtroppo loro costituiscono un’isola felice, come ce n’è troppo poche in Italia.”

Da quando sei in Germania, partecipi anche alle competizioni?

“Non molte a dire il vero; sono più un tecnico, un trainer ed un addestratore di cavalli che un cavaliere da concorso, però quando partecipo ottengo comunque buone soddisfazioni. Il fatto è che non mi resta mai molto tempo, tra le trasferte per tenere stage o addestrare allievi in tutta Europa.”

Stai lavorando su qualche cavallo in particolare?

“In particolare no. Ho alcuni cavalli giovani che stanno crescendo molto bene, un cavallo da Grand Prix che riprende adesso la preparazione dopo un infortunio. Quando si è fatto male otteneva ottimi piazzamenti, seconde e terze posizioni. Oltretutto, si tratta di un cavallo che ho comprato da Claudia e che lei mi aveva inviato affinché io lo vendessi. Invece mi è piaciuto e l’ho tenuto. Ma Claudia sapeva sarebbe andata a finire così…

 

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