Alessandro Albanese ci racconta AA.

Alessandro Albanese nel suo atelier a Vinovo accanto ad alcune delle esclusive giacche da equitazione da lui create (foto: tuttoDRESSAGE).

Il mondo dell’equitazione e del dressage in particolare è un ambiente dove tutto è rivolto verso la ricerca della perfezione e  dello stile, da noi in Italia, culla di diversi stilisti di fama mondiale c’è un uomo che ha fatto del vestire bene i cavalieri e le amazzoni una vera missione di vita, è a capo di un’azienda sartoriale di grande successo internazionale ed il suo nome è nelle arene equestri di tutto il mondo sinonimo di classe ed eleganza made in Italy, stiamo parlando di Alessando Albanese con il quale siamo andati a fare una piacevolissima chiacchierata nel suo atelier a Vinovo appena fuori Torino.

Il primo impatto conoscendo Alessandro è quello di un uomo sicuro, con le idee chiare ed una spiccata creatività, uno stilista che ha tra i suoi clienti Charlotte Casiraghi figlia della principessa Carolina di Monaco, membri delle famiglie reali di Spagna, Norvegia e dell’Arabia Saudita, una lunga lista di vip, alcune squadre olimpiche, attori di Hollywood, Pop Stars e una decina tra i migliori 20 cavalieri del mondo nelle diverse discipline, ha un punto vendita all’interno di Harrods ed una società anche negli Stati Uniti,  esclusive location internazionali dove le sue creazioni sono disponibili.

Alessandro Albanese è con le sue creazione un vero ambasciatore del meglio del made in Italy e del buon gusto italiano nei campi di equitazione di tutto il mondo.

Alessando Albanese vicino ad alcune pezze di tessuto nel suo atelier prima che si trasformino in bellissime giacche o camicie che vestiranno clienti di tutto il mondo (foto: tuttoDRESSAGE).

Alessandro come nasce la tua passione per la moda e specificatamente nel settore equestre?

“Sin da quando ero un bambino sono cresciuto tra orli, ago e filo perchè mio papà è sarto ma questo non ha subito suscitato interesse in me, infatti ho avuto un istruzione più tecnica, vent’anni fa qui nel torinese il mondo ruotava tutto intorno alla meccanica ed io ho studiato come disegnatore e progettista così per circa dieci anni ho disegnato e progettato automobili, navi ed aerei, mi sono trovato per caso nell’ambiente equestre ed ho subito realizzato che mancava un pò il buon gusto per le cose belle, stiamo parlando di un periodo tra il ’94 ed il ’95.

A quei tempi a fare la moda equestre erano solo le giacche tedesche e Pikeur,  non era molto curato l’aspetto estetico ma più quello pratico i tedeschi erano bravi  a fare capi che principalmente duravano, quindi circa sedici anni fa ho avuto l’intuizione di portare il fashion italiano nell’equitazione, abbinare il bello al pratico ed ho iniziato a fare giacche su misura nel salto ostacoli, in breve tempo i cavalieri hanno cambiato il modo di vestire.

Ho iniziato nel ’97 in Italia e poi in Francia e subito la risposta da parte dei cavalieri attenti al bel vestire è stata importante poi l’appetito vien mangiando e dalla giacca siamo passati alla camicia e poi al giubbotto,

Dal tessuto e dalla creatività nascono capi belli ed eleganti, Alessandro Albanese ha saputo creare un brand conosciuto a livello planetario nel mondo dell'equitazione (foto: tuttoDRESSAGE).

nel ’98 ero presente ai Campionati del Mondo al Flaminio di Roma, un grande palcoscenico e da lì non mi sono più fermato andando a tutti i concorsi vicino a Torino, poi Milano, Genova e sempre più in là in Francia e poi a Montecarlo , ero una mosca bianca perchè nessuno creava capi particolari.

Non ho poi mancato un WEG a cominciare da Jerez, Aachen e poi nel Kentucky, ci saremo anche ai prossimi in Normandia, sempre presenti sempre in crescendo e senza una vera concorrenza anche se poi ovviamente anche gli altri hanno cominciato a fare cose più belle.

Ho iniziato così andando a Biella per mettere insieme i migliori tessuti, fodere, bottoni, cercando fornitori sulle pagine gialle, visitandoli, ho fatto il disegno della prima giacca, ho trovato un sarto ed in una cantina per quattro anni ho avuto il mio ufficio preparazione e spedizione pacchi, nel 2001 mi sono trasferito alla Società Ippica Torinese per 9 anni e da due anni sono qui.

La mia vita era andare ai concorsi il week-end, ad inizio settimana preparazione ordini poi spedizione dei capi finiti della settimana precedente e messa in lavorazione degli ordini acquisiti nel week-end.

Certo da allora molto è cambiato sopratutto nella ricerca e sviluppo dei materiali e nello sviluppo di nuovi prototipi, se guardo una mia giacca di 15 anni fa mi viene da ridere ma è normale, eppure allora ero già all’avanguardia”.

Lo stand di Alessandro Albanese alla Fiera di Verona, in primo piano un frac da dressage realizzato con tessuti pregiati e con inserti Swarosky (foto: tuttoDRESSAGE).

Quale azienda o personaggio equestre ti ha ispirato?

“Sicuramente Hermes, Vuitton e Gucci tutti marchi che hanno tra l’altro iniziato proprio con l’equitazione, mi hanno ispirato molto nel modo di allestire gli stand e presentare i prodotti, come stile mi sento molto vicino alla scuola di Morris, negli Stati Uniti ha dato un’impronta precisa molto classica. Nelle mie creazioni il bello ed il classico si devono poi abbinare ad una continua ricerca ed infatti abbiamo introdotto nuovi materiali che stanno avendo un successo incredibile, il mio obiettivo è mantenere un taglio classico ed un legame con il passato e la tradizione sartoriale italiana ma anche saper proporre ed introdurre nei miei capi tessuti nuovi e moderni come i supertessuti di Zegna ed Angelico dove la lana beneficia di materiali e lavorazioni innovative”.

Quali sono i mercati che oggi hanno recepito con maggiore successo lo stile di Alessandro Albanese?

L’Italia rimane un mercato importante ma la crescita è stata soprattutto all’estero in Germania, in Russia, nei paesi Scandinavi, in Sud Africa ed in particolare gli Stati Uniti dove ho aperto a New York la Alessandro Albanese Inc. e dove da quest’anno avrò uno stand permanente a Palm Beach, il mercato americano è sempre più importante infatti trascorro sei mesi all’anno oltreoceano perchè la crescita per me li ha molto spazio.

Gli U.S.A., il Giappone, gli Emirati Arabi, il Brasile ed il Sud America in genere sono le nazioni dove oggi sono diventati molto attenti al made in Italy anche la Cina in un prossimo domani, questo è forse l’unico sport dove serve una certa eleganza e noi siamo presenti per il grande cavaliere ma anche per l’amatore che capisce il capo bello ed il bel tessuto italiano.
Certo forse in questi paesi oggi c’è un maggiore benessere economico e quindi le persone ci tengono maggiormente a vestirsi in modo elegante”.

I tuoi clienti sono più donne o uomini?

“Direi all’80% sono donne almeno fino ai 25 anni di età poi i numeri tendono a pareggiar soprattutto ad alto livello, nel medio Oriente la statistica è inversa perchè la è uno sport più maschile”.

Anja Ploenkze posa vicino ad Alessandro Albanese al World Dressage Masters con l'assegno appena vinto, la forte amazzone tedesca veste un esclusivo frac realizzato da Alessandro Albanese di lana e seta.

Entriamo più specificatamente nel dressage da quando fai capi per questa disciplina e quanto è importante per te.

“Il dressage lo seguiamo come ditta da sei o sette anni, mi sono reso conto che è una nicchia nella nicchia ed ha un seguito di persone ancora più attente che chiedono ancora di più, amazzoni e cavalieri ancora più attenti allo stile ed all’eleganza, quando ci troviamo a dei concorsi dove ci sono salto ostacoli e dressage sono proprio i dressagisti che si avvicinano subito d’altra parte non puoi essere diverso da quello che fai e  se come cavaliere cerchi la precisione e la perfezione in tutto poi anche come persona cerchi le cose belle, abbiamo disegnato e realizzato  diversi frac per diversi amazzoni e cavalieri di alto livello che competono in manifestazioni importanti.
Ora sono in partenza per la Florida dove rimarrò per quattro mesi, sarò al Winter Equestrian Festival dove per 12 settimane si tiene il più grande e lungo Horse Show a Wellington al Palm Beach Equestrian Center.

Nel nuovo complesso del Global Dressage Festival che ospiterà diversi concorsi internazionali allestirò per la prima volta uno stand stabile solo per il dressage, il circuito di gare in Florida è sempre più importante e sta diventando l’ombelico del mondo equestre nel periodo invernale d’altra parte la location è stupenda, gli organizzatori bravi in una città che vive per i cavalli, inoltre nel nostro portafoglio clienti il dressage è in crescita.”

Alessandro come businessman sei sempre in viaggio per il mondo, dal tuo osservatorio privilegiato come vedi l’evolversi degli sport equestri ed in particolare del dressage nelle nuove potenze economiche mondiali che fino a pochi anni fa erano alcuni dei paesi emergenti?

“Non c’è dubbio che nei paesi dove si sta creando ricchezza e benessere guardano all’equitazione sempre con maggiore interesse e la Cina sarà uno di questi ma oggi sono soprattutto il Brasile dove l’equitazione è quasi uno sport nazionale dopo il calcio ed hanno una tradizione forte, anche l’Argentina stà crescendo in termini di interesse ma molto forte è la Russia, è indubbio che l’equitazione richieda sforzi economici ed in Russia i centri ippici sono frequentati da persone che vogliono e possono permettersi il meglio, quando sono in Russia e vado in qualche centro ippico arrivo con la macchina affittata in aeroporto e mi trovo a parcheggiare tra Ferrai e Maserati.

Alessandro Albanese al lavoro su una giacca con il top rider Rodrigo Pessoa.

Anche alle aste importanti si vede chi sono oggi i compratori dei cavalli migliori come all’ultima asta di PSI (Performance Sales International n.d.r.) di Paul Schockemoehle e Ullrich Kasselmann, sono proprio i Russi, questo settore segue ovviamente molto il trend delle economie”.

 

Verrebbe da pensare che gli spazi di manovra per uno stilista nel dressage siano abbastanza limitati?

“No è una percezione errata, certo nel salto ostacoli e nelle categorie basse del dressage c’è la giacca poi nelle categorie alte il frac e gli spazi di manovra le scelte stilistiche sono le stesse, certo non vedrai mai osare nel dressage certe soluzioni e colori, si è più legati alla tradizione ma c’è molto da fare solo i numeri nel dressage sono più piccoli”.

 

Clienti esigenti e raffinati, top riders internazionali, vip ed amatori equestri attenti al buon gusto, la clientela di Alessando Albanese è variegata ma il comun minimo denominatore è sempre la ricerca del bello.

Alessandro la tua è chiaramente una storia di successo personale e del made in Italy, quale consiglio daresti ad un giovane che vuole prendere una strada imprenditoriale?

” Io sono stato molto fortunato, cocciuto ed ostinato nel fare ciò che era necessario per ottenere un buon risultato ma sicuramente erano altri tempi, ho iniziato senza soldi con la sola passione ed oggi non sarebbe possibile, i costi sono lievitati tanto e ti chiedono molti soldi per andare ai concorsi importanti, dieci o quindici anni fa potevi fare di più.
Bisogna anche avere la fortuna di trovare il momento propizio per iniziare io poi ci ho dedicato tutto 24 ore al giorno sette giorni su sette mettendo da parte la mia vita privata, poi alcune delle relazioni che sviluppi sul lavoro diventano amicizie e rientrano nella tua sfera privata perchè non hai tempo per quello che c’è fuori.

Parlando di consigli oggi è davvero dura se non hai capitali consistenti, chi ha visto come e dove ho iniziato oggi sorride, certo un pò rimpiango quei tempi ero più spensierato e rilassato ma è normale quando le cose si ingrandiscono si complicano anche ma sono felicissimo il marchio è conosciuto in tutto il mondo, facciamo anche su misura per uomo e negli Stati Uniti degli investitori mi hanno perfino avvicinato per vedere se era possibile creare capi anche al di fuori dell’equitazione.

Lo stilista italiano al termine di una sfilata dei suoi capi a Palm Beach saluta il pubblico dalla passerella.

Hai preceduto la mia prossima domanda quindi Alessandro Albanese non solo nell’equitazione?

“Lavorando a Londra con Harrod’s non vestiamo solo il cavaliere ed anche a New York l’ex sindaco Rudolph Giuliani e sua moglie sono nostri clienti, attori ed attrici di Hollywood si vestono da noi  quando vengono ai concorsi, negli Stati Uniti i cavalieri e le amazzoni sono forse il 10% dei clienti.”

Dunque il capo da equitazione diventa fashion?

“Si assolutamente! Per quel che riguarda fare qualcosa al di fuori dell’equitazione è un’altra storia, si vedrà…”.

Quante persone lavorano con te?

“Se metto insieme tutti quelli che collaborano con noi una quarantina di persone tra agenti, distributori, collaboratori e senza contare i negozi”.

I vostri clienti visitano uno stand alle fiere o ai concorsi importanti o si recano presso uno dei negozi che collaborano con Voi per avere un capo firmato AA?

“Si è esatto il cliente tipicamente ci contatta così anche se a volte ci sono situazioni uniche come un miliardario austriaco che ha preso il suo jet privato, è venuto aTorino a farsi fare due frac ed è ripartito o  negli Stati Uniti la moglie del fondatore di Yahoo che mi ha mandato a prendere con l’aereo privato a San Francisco per portarmi da Lei a prendere le misure  o recentemente con un cliente di Singapore con il quale stò cercando di vedere dove trovarci … tutto un mondo in movimento”.

In conclusione cosa c’è nel prossimo futuro per Alessandro Albanese?

“Un maggior sviluppo nel mercato statunitense, crescita nei mercati emergenti sempre più importanti e presenza in Europa ed in Italia dove tutto è nato!”

 

 

 

 

 

 

 

 

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