Il Viaggio del Centauro – Il Ritmo-tempo (parte 1)

La scorsa volta stavamo cercando di “trovare il rimo giusto” di Jack alle varie andature e su questo ritmo lavoreremo costantemente. 

Cosa sappiamo del “ritmo”? Quello che intendiamo in italiano con questa parola comprende almeno due aspetti: la frequenza delle falcate in un minuto e la modalità in cui si dispongono gli arti nelle falcate e questo per ogni andatura cioè per ogni modo in cui può avanzare un cavallo.

Gli anglosassoni hanno due termini specifici per indicare questi due aspetti: “tempo” e “rhythm”.

Tempo” è un termine internazionale e si riferisce al tempo musicale (lento, allegro, andante e cosi’ via) e quindi, in pratica per noi, alla frequenza delle battute in 1 minuto. Il ritmo-tempo si misura con il metronomo sincronizzato con un anteriore.

Rhythm” invece viene definito in italiano con ritmicità o sequenza perché si riferisce alla successione, costante nel tempo e nello spazio, delle battute dei 4 zoccoli.

Almeno dagli anni ‘60 dello scorso secolo sappiamo dagli studi del prof. Hildebrand che il cavallo può usare decine di diversi schemi motori, diversi modi di coordinare gli arti, che si chiamano andature. In dressage vengono richiesti solo alcuni di questi schemi motori, tutti facenti parte del gruppo delle andature diagonali. In dressage sono richieste solo tre delle possibili andature e in un numero ristretto di variazioni.

Oggi vediamo il più facile degli aspetti del ritmo, il “tempo” cioè la frequenza delle battute.

In dressage, sebbene sui manuali troviamo scritto che “ogni cavallo ha il suo ritmo” oltre a trovare la frequenza più adatta per il nostro cavallo dovremo anche imporre noi una frequenza che consenta di effettuare i vari esercizi e i cambi nell’andatura e tra le andature in modo armonioso e non “a singhiozzo”. Se la frequenza è troppo elevata Jack perde l’equilibrio nei cambiamenti di direzione  e le transizioni diventano molto più laboriose.

L’aspetto temporale del ritmo è quello forse più facile da visualizzare e comprendere, possiamo aiutarci con un metronomo a clip che si trova nei negozi di articoli musicali. Il tempo sarà diverso nei vari momenti e nelle varie specialità dell’equitazione. 

In dressage è stato misurato (Clayton The dynamic horse) che nella maggior parte dei cavalli la frequenza delle battute di un anteriore in un minuto si aggira attorno alle 55 al passo,  85 al trotto, 100 al galoppo.

Se abbiamo un buon rapporto con Jack, cioè lo abbiamo condizionato ad ascoltare i nostri movimenti e a interpretarli come istruzioni, non dovrebbe essere difficile regolare il tempo: chiederlo un poco più veloce o un poco più lento di quello che ci propone il cavallo.

Però Jack è impostato naturalmente per risparmiare energia e quindi se cerchiamo di ridurre il tempo Jack ridurrà istintivamente anche ampiezza ed energia dell’andatura trasformando per esempio un energico trotto di base con buona ampiezza in una andatura diversa, corta e con poca sospensione fino ad assomigliare al jog,  andatura richiesta nelle prove di western pleasure.

Dobbiamo allora comunicare due istruzioni apparentemente contrastanti: ridurre il tempo e mantenere la falcata ampia ed energica con tempo di sospensione che caratterizza lo schema motorio del trotto che ricerchiamo in dressage. Il passaggio è molto delicato perché Jack potrebbe non capire e entrare in uno stato di confusione…

Nella prossima puntata vedremo come gestire questo delicato momento.

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