Tryon 2018: amaro in bocca per l’ eliminazione dell’ azzurra
L’ eliminazione di Francesca Salvadè lascia perplessi non solo i tecnici azzurri.
Quando si parla di paradressage si entra in un mondo estremamente difficile da valutare per diversi ovvi motivi le difficoltà personali di questi fantastici atleti sono uniche e differenti per ciascuno di loro.
Il giudice belga Marc Urban seduto in C sostiene che l’ irregolarità di Muggel nel primo trotto allungato si sia ripetuta anche nel secondo e che quindi ha dovuto suonare la campanella ed eliminare il binomio azzurro per il “benessere del cavallo”.
Diversa l’ opinione di quanto accaduto per Ferdinando Acerbi, capo equipe, e Michele Betti, tecnico della nazionale italiana di Paradressage.
“Accettiamo chiaramente il verdetto della giuria – hanno detto – ma non ci spieghiamo davvero la decisione di eliminare Francesca Salvadè e Muggel alla fine della gara, dopo che aveva già effettuato tutte le figure, con punteggi superiori o uguali al sei e mezzo, che avrebbero già potuto evidenziare un problema di irregolarità nell’andatura. Generalmente l’eliminazione di un binomio per evidente zoppia avviene all’inizio gara e non certo al termine della ripresa. Si è trattato di un evidente problema tecnico, perché Francesca si è sbilanciata, causando un’irregolarità nel trotto medio alla fine della gara. Anche questi episodi, però, fanno parte del nostro sport”.