Chablis per sempre il cavallo del mio cuore…

Abbiamo incontrato Valentina Truppa appena dopo la cerimonia per il saluto a Chablis a FieraCavalli.

Valentina Truppa con Chablis a FieraCavalli in un momento di tenerezza dopo la cerimonia in onore del “Biondo” (photo courtesy: team Truppa).

E’ stato un momento davvero toccante, lo si vede ancora dai tuoi occhi, quelli di tuo padre e anche quelli del pubblico qui presente, cosa è stata per te questa serata?

“E’ stata come hai detto tu, molto emozionante, anche se a livello ufficioso, che Chablis sarebbe andato in pensione, lo avevo già dichiarato dopo le Olimpiadi di Rio, ma poi farlo davanti ad un pubblico, con la cerimonia, è un altra cosa e vi dirò che da quando è stato detto che la FISE voleva fare questa cosa, è già due mesi che a casa quando monto il cavallo piango! Quindi un po’ mi ero già sfogata, ma il momento è stato comunque molto commovente.”

A parte per il livello agonistico, quella tra te e Chablis è una di quelle belle storie che fà piacere raccontare, ci sarà un momento che ti porterai sempre nel cuore in tutti questi anni?

“Chablis è stato il cavallo che ho montato dalla categoria Juniores fino al Grand Prix, anche con i nuovi cavalli stà succedendo così, ma è diverso, perchè ora sono una professionista, ma ai tempi ero una ragazzina che tornata da scuola montava il suo cavallo, quindi lui è stato la storia della mia vita!”

“Momenti belli tanti, tante vittorie e momenti anche in cui è capitato che non si andava bene… Ma il momento più toccante penso che sia dopo il Grand Prix di Rio, dove tecnicamente non è stato il massimo, ma emotivamente per me è stato molto importante perché ero lì con lui, con il cavallo che era con me da una vita!”

Una storia come questa ha qualcosa di magico e speciale, che cos’è che può creare, come in questo caso, la magia tra un’amazzone ed un cavallo?

Chablis al prato al Centro Equestre Monferrato si gode l’ erba tra i magici colori autunnali (photo courtesy: Centro Equestre Monferrato).

“Sono sincera, Chablis tecnicamente non è un cavallo difficile, ha un bel contatto, gli esercizi a parte il piaffe sono facili, ma ha una testa molto complicata, è un cavallo molto caratteriale, dominante e con questo suo carattere sono sempre dovuta scendere  a compromessi. E’ un cavallo che non ama gli uomini, preferisce le donne. Quando sono stata anni fà da Hubertus Schmidt , lui mi aiutò ma si rese conto che era comunque un cavallo particolare. Un altro famoso trainer, Jan Bemelmans, disse a mio papà che se c’ era una persona che poteva far fare qualcosa con Chablis, ero io perché lui accettava solo me, quindi non un binomio…una coppia in realtà!”

“Non sarà Valegro, non sarà Totilas, non avrà vinto medaglie olimpiche, ma per me il mio campione rimarrà sempre lui, anche se ho o avrò cavalli che vinceranno di più,  anche in futuro rimarrà il mio cavallo del cuore!”

 

 

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