CRISI DEL PRE NEL DRESSAGE?
L’ANCCE corre ai ripari. Un approfondito esame della situazione del nostro corrispondente dalla Spagna che ha anche sentito il parere di Luis Lucio, responsabile RFHE per il dressage e di Jorge Conde, presidente della commissione dressage RFHE e codirettore del progetto Plan.
Durante gli ultimi CDI anche qui in Spagna abbiamo assistito ad una evidente crescita del Puro Sangue Lusitano contrapposta a quella che appare profilarsi come una vera e propria “crisi” del PRE in dressage. Purtroppo dopo il ritiro di Fuego e Norte soltanto Grandioso HGF, della “ganaderia” statunitense Hampton Green Farm e montato da Dani Martin Docks, pare resistere strenuamente ai vertici, ma la dura legge anagrafica arrivera’ a far scoccare anche per lui la triste ora del ritiro: e dopo che, o meglio chi verra’ dopo??
Ne abbiamo parlato con Luis Lucio, gia’ cavaliere dressagista, odierno responsabile del Dipartimento Dressage della Real Federacion Hipica Espanola, apprezzato autore del saggio” Il Cavallo Spagnolo in Doma Clasica”, onnipresente ed infaticabile osservatore di nuovi (ed affermati ) talenti del dressage iberico, che con il tecnico ed allenatore della squadra , il “Jinete Olimpico” Rafael Soto, sta lavorando alacremente per arrivare a Rio de Janeiro con un team che consenta alla Spagna di confermare la sua posizione ai vertici del Dressage mondiale, con Germania Inghilterra ed Olanda.
Luis tu sei stato un autentico pioniere del PRE in Dressage, quando il cavallo Andaluso era da tutti considerato solo come buon soggetto da “feria” o da rejoneo e molti anni sono passati da quando a meta’ degli ’80 , sul dorso di Ermitano ( oggi unico riproduttore d’Elite del libro genealogico PRE) , hai cominciato a perseguire il sogno , appoggiato da Don Manuel Novales, illuminato allevatore e da Don Alvaro Domecq, il gran maestro fondatore della Real Escuela,di vedere il Pura Razza Spagnolo trasformato in cavallo sportivo. Sogno diremmo perlopiu’ reso realta’ come dimostrato con le plurime medaglie ottenute dalla squadra spagnola in competizioni di altissimo livello. Oggi pero’ stiamo notando una scarsita’ di soggetti spagnoli di qualita’ sulle piste internazionali: cosa pensi di questa situazione?
“ Credo che affinche’ un cavallo possa raggiungere il traguardo di eseguire la prova del Gran Premio ad alti livelli occorra molto lavoro ed allenamento : molti sono i cavalli che si domano ed allenano con questo obiettivo ma pochi sono quelli che arrivano.” Spiega Luis Lucio. “Effettivamente dopo la rivelazione di cavalli super come quelli che hai appena citato, senza dimenticare Invasor, Gnidium, Distinguido Oleaje ecc. abbiamo effettivamente avuto una “flessione”, ma io non credo che si tratti di una vera “crisi” del Pre , ci sono cavalli che stanno debuttando quest’anno in G.P. e solo occorre rialzare la guardia e tornare a lavorare con tenacia e convinzione soprattutto perche’ credo piuttosto che ci sia stata una forte crescita nei metodi allevatoriali del “Centroeuropeo” e del “Lusitano”, che dobbiamo contrastare per non rimanere indietro.”
A questo proposito vorrei aggiungere che a mio avviso non mancano soggetti PRE con attitudine al Dressage ma il problema e’ che, poiche’ nella costruzione di un binomio vincente le qualita’ naturali come le Arie o i Movimenti del cavallo contano , percentualmente parlando, per un 35% ma il resto lo fa il sistema di addestramento e/o di allenamento ( questo e’ anche il pensiero del maestro Christian Carde dell’Accademia di Saumur, ex allenatore della squadra francese di Dressage), secondo i principi classici, senza bruciare le tappe, quello che manca per il cavallo spagnolo e’ la voglia di investire tempo e denaro, affidando i cavalli con maggior potenziale a cavalieri che sappiano seriamente portare il cavallo al Gran Premio, che sappiano aspettare “prendendosi il loro tempo”,curare la base e rispettando i tempi della “Doma”. Cosa pensi in proposito?
“ Credo che alla fine sia sempre una questione di strategia, negli ultimi anni abbiamo posto in marcia una serie di “misure” con quello che e’stato chiamato programma di Elite per potenziare , soprattutto dal punto di vista tecnico, i cavalli che abbiano possibilita’ di arrivare al Gran Premio. In questo momento attraverso il Programma e l’ausilio di due tecnici stiamo monitorando circa 230 cavalli, a tutti i livelli, tra i quali moltissimi PRE. In alcune occasioni sono forse in mano a cavalieri meno esperti ed altri sono affidati a cavalieri con maggior esperienza, pero’ ritengo che cio’ che alla fine conta sia l’appoggio tecnico di una struttura efficiente.”
I cavalieri iberici normalmente montano cavalli spagnoli ed e’ sicuramente un merito essere arrivati sul podio delle Olimpiadi o dei WEG con i vostri cavalli, pero’ negli ultimi tempi abbiamo visto i vs. cavalieri montare sempre piu’ razze diverse : mi riferisco a Severo Jurado o a Jose A. Garcia Mena, con centroeuropei o Juan Manuel Munoz con i lusitani; e’ pur vero che i cavalieri montano i cavalli che gli affidano ma non sara’ piuttosto un problema degli allevatori che non si arrischiano piu’ a puntare sui loro cavalli nel rettangolo, ne’ vogliono fare programmi a lunga scadenza per vedere i loro PRE trionfare nella pista.?
“ Diciamo che combinare una serie di circostanze, cavalli di qualita’, buoni cavalieri, strutture e potenziali economici importanti per arrivare a formare binomi di successo non e’ facile, pero’ vedo che in tutte le categorie contiamo sulla presenza di PRE che ottengono anche buoni giudizi dai giudici; Mi preoccuperei se vedessi il vuoto dietro ai binomi del Gran Premio; certo e’ vero che i cavalieri montano i cavalli che hanno a disposizione ed il centroeuropeo e’ da sempre il cavallo sportivo per eccellenza, pero’, malgrado l’innegabile “discesa” dei Pura Razza non possiamo parlare di un’assenza dei nostri cavalli dalle piste ed anzi continuiamo a tenere le porte aperte a tutti i soggetti per dimostrare ancora, come abbiamo gia’ fatto in passato, che il PRE serve per il dressage.”
Momento di vera“crisi” o semplice “flessione” del Pura Razza nel rettangolo, comunque sia l’ANCCE, l’associazione degli allevatori del Cavallo Spagnolo, che dal 2007 gestisce il Libro genealogico della razza, ha deciso di correre ai ripari , varando un , atteso, “Plan de Desarollo Deportivo” ( Piano di Sviluppo Sportivo), mirato a riportare il PRE ai precedenti livelli di eccellenza sulle piste, quando la squadra olimpica spagnola era sempre composta perlomeno al 50% da soggetti “ di casa “ .
Il Progetto elaborato dall’ ANCCE si pone come obiettivo quello di aiutare , consigliare e collaborare nella preparazione e nel potenziamento ( in senso numerico) di binomi di qualita’ concorrenti a tutti i livelli ,ed alla lunga riuscire a recuperare la presenza del PRE nel Campionato del Mondo dei Giovani Cavalli.
La sfida lanciata dalla “Commissione Dressage” dell’Associazione allevatori. presieduta da Jorge Conde, e’ giusto quella di selezionare e “coltivare” i migliori esemplari gia’ presenti oggi tra i binomi dressagisti ed individuarne altri con potenziale ed attitudine sportiva per creare una sorta di “bacino” di cavalli avviati alla competizione in Dressage a tutti i livelli.
Attraverso detta Commissione , incaricata di gestire il progetto , si andra’ creando un gruppo tecnico qualificato di lavoro, diretto dal presidente ed avente come allenatore Jose Antonio Garcia Mena, allievo di Rafael Soto ,che da anni collabora con la campionessa tedesca Isabelle Werth e che non ha bisogno di altre presentazioni..
Il “Plan” si articolera’ prima di tutto con la selezione dei binomi e del Team per poi procedere a “concentrazioni” , cioe’ veri e propri corsi , suddivisi in 3 zone geografiche ( Sud, Est e Nord), durante i quali si terranno lezioni sia pratiche che teoriche, prima generiche e poi piu’ specifiche , osservando e valutando i risultati e l’evoluzione in pista di ognuno dei binomi selezionati per una successiva programmazione dei loro obiettivi.
“Realmente con questo progetto l’ANCCE intende riattivare gli obiettivi della competizione in Dressage, precisa Jorge Conde, giudice nazionale A della RFHE nonche’ tra i migliori esperti nel campo della formazione nel settore equestre in Spagna, “cosi’ come i piani della Formazione e dell’Allenamento.. Appare chiaro che negli sports moderni tutto ha subito un’evoluzione tattica e tecnica e che quindi per ottenere successi occorre adottare gli strumenti che offrono i metodi attuali di allenamento . Per questo avere un “sistema” di selezione , di individuazione di talenti, di sostegno nell’allenamento e di pianificazione e’ fondamentale per raggiungere i vertici”
“ In questo senso specifico negli ultimi anni in ANCCE non era stata fatta formazione, e questo a causa di un momento di stasi dei binomi nei rettangoli, sebbene alcuni esemplari di PRE continuassero a brillare per le loro qualita’”
“La Giunta Direttiva dell’Associazione allevatori” , prosegue Jorge, “ha appoggiato senza esitare questo programma che sara’ solo una prima parte del Progetto completo dell’ANCCE per il Dressage : scommettere e puntare su un allenamento corretto, una pianificazione adeguata basata sul rispetto dei tempi della Scala dell’Addestramento, la ricerca e l’individuazione di cavalli e cavalieri di qualita’ e la creazione di un gruppo che si identifichi con un obiettivo sportivo ( ma classico) sono i primi passi per un nuovo futuro sviluppo del PRE, crescente in qualita’ e quantita’ nei rettangoli”
“Queste concentrazioni si prefiggono pertanto di dare un appoggio ai cavalieri che lavorano con Pura Razza Spagnoli utilizzando i metodi ed i principi generici dell’allenamento nello sport e quelli specifici del Dressage, tentando di progredire da un lavoro generale ad uno piu’ specifico e competitivo durante due concentrazioni all’anno assegnate ad ogni regione geografica in cui e’ diviso il Plan.
“Considerando che per la prima concentrazione nella zona Sud ( programmata nei giorni 26 e 27 maggio in Jerez ) abbiamo avuto piu’ di 30 domande per un totale di 12 posti disponibili, appare chiaro che il settore del PRE aveva voglia gia’ da tempo di recuperare un rilancio di formazione ed allenamento sportivo in Doma Clasica.”
Per finire ci sia consentita una riflessione: riteniamo che buona parte della (lieve o profonda ma innegabile) “crisi” del Pura Razza in dressage sia imputabile prevalentemente alla scarsa voglia degli allevatori in genere di investire tempo e denaro in soggetti con arie e carattere predisposti naturalmente al rettangolo, preferendo una doma approssimata ed “affrettata”, incurante della base, per vendere prima a messicani , centroamericani o anche (sigh!) ai tanti italiani abbagliati dalla pubblicita’ di sedicenti quanto maldestre associazioni dell’ alta scuola del “ taratata’” o della Doma Vaquera,( ai quali va anche il “ merito” di aver devastato l’immagine della Razza tra i dressagisti nel nostro paese) bruciando cosi’ molti talenti che con pazienza e metodo accademico avrebbero potuto arrivare lontano , ripetendo le gesta dei Fuego o degli Invasor.
Perlomeno pero’ il solo fatto che tale iniziativa diretta a tentare di risalire la china per uscire dal tunnel provenga dall’Associazione allevatoriale ci appare rivelatore di un esame di coscienza che ha risvegliato la voglia di tornare ad essere presenti sulle piste e soprattutto sui podii , con la consapevolezza che per risorgere e tornare a sognare occorrono prima di tutto serieta’, sacrificio ,dedizione e pazienza, non solo durante la Doma ma anche nella selezione, per riscoprire le grandi mete a cui puo’ arrivare l’attitudine ed il grande cuore del PRE.
PARODI dott. MASSIMO, Giudice Dressage FAH