Rio 2016: clima di incertezza, tra allerte sanitarie e ritardi nei cantieri

Continuano le preoccupazioni che riguardano l’organizzazione delle prossime Olimpiadi di Rio. Ritardi nei lavori e questioni sanitarie tengono alto il livello d’attenzione della FEI e del COI

Ritardi, morva, zika molti eventi remano contro ma a Rioesplode la febbre olimpica anche nel "Sambodromo" per la grande festa del carnevale carioca insieme alle mascot olimpiche. (photo © Gabriel Nascimento / Rio 2016)).

La notizia che l’OMS abbia inserito il virus Zika nella lista delle emergenze globali a causa della sua rapida diffusione, si parla di 1,5 milioni di persone infette, e della sua connessione, attualmente ancora in fase di verifica, con diversi casi di microcefalia riscontrati tra bambini nati da donne infettate dal virus durante la gravidanza, ha destato serie preoccupazioni in seno al Comitato Olimpico Internazionale che è ovviamente concentrato sulle prossime olimpiadi in programma a Rio de Janeiro il prossimo Agosto.

Le autorità brasiliane, il COI e l’OMS stanno collaborando attivamente per ridurre al minimo le possibilità di diffusione del virus, procedendo alla disinfestazione dalle zanzare, principali veicoli di trasmissione del virus, nelle zone a rischio, oltre alla messa in atto di vaste campagne di sensibilizzazione e di informazione riguardo la prevenzione, con particolare riguardo verso le donne in gravidanza.

In un recente editoriale pubblicato su Forbes si invita il Comitato Olimpico Internazionale a riflettere sull’eventualità di sospendere i Giochi. L’OMS ha dichiarato il virus Zika emergenza globale e viaggiare in Brasile non è sicuro, soprattutto per le donne in stato interessante, e se a questa situazione si aggiungono i problemi idrici e di qualità delle acque che affligono la zona, sempre secondo Forbes, continuare sulla strada verso Rio, consentire agli atleti di partecipare alle Olimpiadi, è “semplicemente da irresponsabili“; la salute mondiale dovrebbe significare più della ricerca del profitto.

E come se i problemi che il virus Zika sta creando non bastassero, i ritardi nei lavori di ristrutturazione del centro equestre Deodoro, la struttura che ospiterà le competizioni equestri di Rio 2016, preoccupano il presidente della FEI Ingmar De Vos.

Dal Brasile e dal COI giungono però notizie che vogliono tranquillizzare FEI ed atleti, notizie secondo le quali, dopo la forzata chiusura per inadempienza del contratto con la precedente società appaltatrice dei lavori al Deodoro, una nuova impresa è già stata nominata e sia all’opera per portare a termine i lavori.

La direzione lavori ha comunicato che le uniche aree effettivamente indietro rispetto alla tabella di marcia, sono le scuderie e le strutture per i veterinari e la FEI sta tenendo tutta la situazione sotto strettissimo controllo, con l’arrivo previsto dei primi cavalli per il 29 Luglio.

Il presidente della FEI Ingmar De Vos ha poi chiarito il punto riguardo la prevenzione della morva, malattia che ha causato la morte di alcuni cavalli nella zona militare adiacente il Centro Equestre Deodoro, dichiarando che, al fine di prevenire eventuali contagi, verranno istituite aree di quarantena “regionalizzate” e che, anche in questo caso, verrà mantenuto il massimo livello di attenzione.

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