L’ Attimo Vincente con Eva Rosenthal

Eva sabato 17 ottobre è stata ospite d’ onore ad un seminario organizzato dalla Ekis a Milano al quale ha partecipato anche tuttoDRESSAGE.

Eva Rosenthal special guest all' Attimo Vincente a Milano intervistata da Andrea Zavaglia(photo © tuttoDRESSAGE.it).

L’ amazzone internazionale Eva Rosenthal, che è anche mental coach certificata Ekis, nel corso di “Attimo Vincente” ha portato la sua testimonianza davanti ad una numerosa ed attenta platea su come si è avvicinata al mental coaching come atleta per imparare a meglio gestire le emozioni di gara.

La plurimedagliata amazzone azzurra ha raccontato di quanto le sia servito anni addietro usufruire di un coach mentale per imparare cosa fa la differenza nei momenti critici ed in gara imparando ad affrontare con lucidità mentale i momenti importanti usando al meglio le proprie risorse, poi si è talmente appassionata all’ argomento da diventare lei stessa coach, ora segue nella preparazione anche alcuni atleti olimpici.

Definizione degli obiettivi, motivazione, capacità di raggiungere il “peak state” o stato di flow ovvero quel momento quasi magico dove lo stato psico fisico è al massimo e dove tutto ti riesce bene, questi alcuni degli argomenti accarezzati nell’ Attimo Vincente, e poi ancora ancoraggio per richiamare il peak state, i pensieri, il focus, il potere delle convinzioni…è stata una giornata piena ed interessantissima alla quale ho partecipato personalmente condividendo esperienze e confrontandomi con atleti delle più svariate discipline sportive.

Da giornalista un esperienza assolutamente unica per entrare nella mente e nelle emozioni degli atleti che fa capire debolezze e forza di ogni sportivo ma anche di ogni donna o uomo in situazioni di stress o di gestione dello stress, si perchè un bravo mental coach ti aiuta proprio a trovare in te stesso le risorse e costruire un approccio vincente.

Una scienza assolutamente interessante ed utile ed in uno sport a giudizio come il dressage: dove è anche importante il modo di proporsi con i giudici e dove soprattutto  il compagno atleta-cavallo è dotato di una straordinaria sensibilità quasi simbiotica, aggiungerei probabilmente indispensabile per trovare la strada che porta al raggiungimento della massima performance in rettangolo.

 

 

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