Eva Rosenthal arte equestre e mentalità vincente.

Eva Risa Maria Teresa Rosenthal è un amazzone di successo che oltre a grande passione per l’ equitazione ed il dressage ha maturato esperienze professionali di grande interesse che la rendono unica nel panorama italiano ed internazionale.

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

Istruttore FISE di 2° Livello per meriti sportivi con specializzazione in Dressage è laureata alla Bocconi in Ecomonia e Gestione delle Imprese Industriali, Master in Bocconi in Gestione Strategica Risorse Umane e parla correttamente 6 lingue. Ha lavorato con incarichi importanti nell’ azienda di famiglia al punto di dover prendere una pausa nella sua carriera agonistica a partire dal 2007, quando era qualificata per gli Europei di Dressage ed aveva le qualifiche Olimpiche per Pechino 2008, fino al 2010 per poi rientrare a tutti gli effetti in rettangolo.

Eva Rosenthal con l' Etoile ai WEG di Aachen del 2006.

Alle sue indiscusse doti di amazzone fino al livello Grand Prix, in cui vanta una partecipazione ai Campionati Mondiali con i WEG del 2006 nel tempio dell’ equitazione di Aachen in Germania e svariate medaglie con 2 Ori ai Campionati Italiani oltre a 5 argenti e 6 bronzi ai Campionati Italiani e Regionali, svolge con grande successo l’ attività di Mental Coach affiancando nella preparazione diversi cavalieri ed amazzoni di fama mondiale sia nel dressage che in altre discipline, nomi importanti quali il cavaliere portoghese Gonçalo Carvalho che ha seguito nella preparazione alle Olimpiadi di Londra 2012 e quest’anno agli Europei 2015 , nel 2014 è stata Mental Coach della Young Riders Academy ed ha lavorato con Bertam Allen prima e durante i WEG inoltre lavora anche con Valentina Truppa.
Segue anche diversi atleti di altre discipline quali tennis, golf e quest’anno ha seguito la giovane tuffatrice Elena Bertocchi campionessa Italiana e 4° agli Europei .

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

Eva Rosenthal è Mental Coach Ekis con certificazione LSPC (Licenced Sports Performance Coach) specializzazione in preparazione mentale per gli sportivi.

Ha da sempre una grandissima passione per i cavalli Lusitani ed è una regina del Master Iberico dove ha conquistato 6 medaglie d’Oro nel Campionato Italiano e, nella Finale Europea ha vinto 3 medaglie d’oro, un Argento ed un Bronzo.

Per meglio conoscerla siamo andati nella sua scuderia al Centro Equestre di Carpiano appena fuori Milano dove ci siamo ritrovati immersi in un ambiente decisamente unico e particolare: intriso di passione, amore per la bellezza, l’ armonia, i cavalli e l’ arte.

Dopo averci fatto visitare l’ accogliente struttura equestre ed aver passato un po’ di tempo a parlare incontrando anche i suoi meravigliosi cavalli e senza rinunciare ad una bellissima visita al laboratorio artistico di suo padre Harry Rosenthal, che è uno scultore di fama internazionale, Eva ci fa accomodare in un accogliente e soffice salotto della residenza dove con una tazza di caffè fumante , tra trofei, sculture e fotografie dei momenti più belli della sua carriera inizia la nostra intervista per i lettori di tuttoDRESSAGE.

Partiamo dei tuoi cavalli. Raccontaci di loro.

Eva Rosenthal con Xeres du Zambujal ai Campionati Europei MCI di Barcellona

ER: “Attualmente monto Zidane, detto Zizu, con cui ho vinto un argento e un bronzo nel 2011, doppio argento nello Small Tour nel 2012 più un altro argento nel Freestyle quando aveva 8 anni ed un Argento nei campionati lombardi nel 2013. C’è poi Xeres du Zambujal con cui ho invece vinto un oro nel Master Iberico Campionato Italiano a livello St. Georges e oro alla finale europea Master iberico anche qui a livello St. Georges. Questo nel 2011.

Sempre con Xeres, nel 2012 ho vinto un oro nel Master Iberico Campionato Italiano livello Magistral che è Intermediaire II, e un altro oro Master Iberico Campionato Europeo livello Magistral.

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

Nel 2013 un altro oro, Campionato Italiano Master Iberico questa volta livello Grand Prix, ed un bronzo Campionato Europeo Master Iberico livello Grand Prix.

Nel 2014 ci siamo ripetuti nel Campionato Italiano Master Iberico livello Grand Prix vincendo un altro oro mentre ci siamo migliorati ottenendo un argento nel Campionato Europeo Master Iberico livello Grand Prix.

Abbiamo vinto inoltre molti Grand Prix a livello nazionale, con punteggi fino al 65.6%. Con Xeres ho affrontato anche gli Internazionali debuttando nel 2014 a Cattolica. Siamo usciti molto bene da questo bel CDI3*, con punteggi di 64.5% in Grand Prix e 66.5% nella Kür,poi ancora al CDI 3* di Sommacampagna ad Aprile quest’ anno.

Ho inoltre due Iberici molto giovani, ma promettenti.”

Parliamo della tua predilezione per i Lusitani. Tu hai un allevamento in Portogallo proprio di cavalli di questa razza vero?

ER: “L’allevamento si chiama Coudelaria Rosenthal, abbiamo otto fattrici e al momento stiamo domando tre figli di Ruby, lo stallone lusitano che ha partecipato alle Olimpiadi. Qui invece ho il figlio di un fratello di Ruby. Sono cavalli che hanno già dentro i movimenti, molto portati quindi per questo sport. Ho qui anche un figlio di Xeres. Ha un anno e la strada per lui è ancora lunga. Xeres è stato nominato Stallone Raccomandato dalla Associazione Portoghese APSL per i suoi meriti sportivi.”

Da dove viene la tua passione per i lusitani?

Opera di Harry Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE.it / Marco M. Racca).

ER: “La passione per questi bellissimi cavalli è nata quando ero molto piccola, dieci anni credo. Mio padre acquistò a quei tempi un lusitano ed io montai quello invece di cavalcare i pony. Poi, fino a circa 22, 23 anni, ogni estate ed ogni vacanza l’ho trascorsa in Portogallo presso il centro di Luis Valenca, grande Maestro di Arte Equestre . Per loro sono stata un po’ come un’altra figlia e sono cresciuta lì in mezzo a spettacoli di alta scuola.

E proprio lì, a 12 anni, ho fatto il mio primo spettacolo con uno dei loro cavalli, un famoso stallone chiamato Sultao. Quello è stato solo l’inizio perché da quel giorno sono entrata ufficialmente a far parte del gruppo degli spettacoli.”

Quindi immagino conoscerai bene la fiera di Golegà.

ER: “Si, ci sono stata la prima volta a 14 anni e da lì in poi ne ho fatte molte altre. E’ un’atmosfera unica ed irripetibile. Non credo esista luogo che possa replicarne il fascino.”

E da qui che è partita la tua carriera agonistica vera e propria.

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

ER: “Si, un percorso agonistico un po’ atipico se vogliamo. Sono entrata nei circuiti di gare nel 2000, molto tardi in effetti, avevo 23 anni. E prima di quell’esordio avevo fatto, ne parlavamo poco fa, solo spettacoli d’alta scuola. Nonostante l’avvio tardivo, in due anni sono riuscita a vincere la prima medaglia d’oro nel campionato Tecnico Senior Esperti con il lusitano Lofe e dopo quella molte altre, tanto da riuscire ad essere nel 2006 ai campionati del mondo di Aachen. Un percorso piuttosto accelerato.”

Sappiamo come sia impossibile definire “preferito” uno dei propri cavalli e non ti chiederemo di farlo con i tuoi. Ma se proprio volessimo nominarne uno, magari tra quelli che ad oggi non monti più, chi sarebbe? Chi, tra loro, ti è rimasto nel cuore?

ER: “Potrei dirti Lofe. Ho iniziato le competizioni con lui ed è lui che mi ha permesso di vincere, nel giro di pochissimo tempo, meno di due anni, la mia prima medaglia d’oro ai campionati Italiani. E con lui ho anche vinto la mia prima partecipazione al Master Iberico di Avignone nel 2003. E’ stato molto emozionante.”

Quanto è stato importante, dal punto di vista equestre e per l’esperienza che ti ha donato, quello che potremmo definire il tuo “periodo portoghese”?

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

ER: “Grazie al mio maestro Luis Valenca, ma anche da tutti coloro che erano lì con me, ho imparato l’importanza di montare con il cuore ed è stato lì che ho sviluppato la sensibilità per quella che è davvero l’arte equestre. Questa base poi me la sono sempre portata dietro per utilizzarla con tutti i cavalli con cui sono venuta a contatto ed ovviamente con quelli che monto tutt’ora. Un approccio che, con il perfezionamento tecnico derivato dall’esperienza in Germania, è solo mutato nel modo in cui lo applico, ma che alla base resta sempre il cavalcare ascoltando il cavallo ed ascoltando il proprio cuore.”

Hai parlato di un periodo in Germania; con chi hai lavorato?

ER: “Con Holga Finken dal 2005 al 2007, tre anni durante i quali ho alternato periodi dove facevo spesso la pendolare a lunghi periodi di permanenza. Lì ho imparato molto della vita di scuderia in Germania. Sveglia prestissimo e tantissime ore in sella. E’ stata dura ma mi è servita moltissimo.”

Tecnici e cavalieri con cui hai seguito la tua formazione oltre a Finken?

Eva posa dentro un a scultura di suo padre Harry Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE.it / Marco M. Racca).

ER: “Ho lavorato con diversi tecnici tra cui: James Connor, Laura Conz, Norbert Van Laak, Jonny Hilberath, Siegfried (Bimbo) Peilicke , Johan Hinnemann, Morten Thomsen, Ton de Ridder, Enzo Truppa ed al momento con Valentina Truppa.”

Come hai conciliato la passione per l’equitazione e la tua vita al di fuori della scuderia?

ER: “Credo di essere riuscita a trovare un punto di equilibrio tra le due cose. Non è stato semplice, ma alla fine sono riuscita a completare gli studi, andare all’università, lavorare e montare a cavallo. Magari prima di andare in ufficio, oppure mi ritagliavo un momento dopo, la sera.
Lo stesso dicasi per il “Coaching”. Sono riuscita a studiare, frequentare corsi e stage e nel contempo ho continuato a montare.”

Ripensando ai questi due percorsi della tua vita, quello equestre e quello definiamolo privato, personale, pensi che uno di questi abbia influenzato positivamente l’altro in qualche maniera? E se sì, quale dei due ti ha aiutata nell’altro?

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

ER: “Nella mia infanzia, nell’adolescenza, il contatto con i cavalli mi ha aiutata tantissimo. Capire cosa significhi avere un cavallo e doversene occupare ha sviluppato in me il senso di responsabilità e disciplina e mi ha dato determinazione fin da quando avevo 14/15 anni. Ed è proprio durante l’adolescenza che i cavalli sono diventati i miei migliori amici, il mio punto fermo, la mia più grande passione. Ricordo con grande Amore il mio primo cavallo Bolero uno splendido Lusitano morello. Credo che l’educazione equestre sia una grande maestra di vita.. infatti la prima cosa che impari è cadere , e poi , rialzarti e rimontare subito in sella… Una bella metafora della Vita. Tuttora affronto la mia vita al di fuori di una scuderia con responsabilità e determinazione, senza dimenticare la passione che metto in quel che faccio. Anche quella è ugualmente importante.”

Arriviamo all’ attività professionale di Mental Coaching. Come ci sei arrivata e in cosa consiste?

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

ER: “Posso dire di aver sempre avuto una Mentalità Vincente , infatti da piccola ho fatto anche nuoto agonistico e Arti Marziali Wu Shu a livello agonistico. Poi ho iniziato agonismo nel Dressage nel 2000 e mi sono avvicinata al Mental Coaching nel 2003, quando il presidente di EKIS, Livio Sgarbi, venne per tenere un corso nella scuderia dove montavo. Ascoltandolo, sono rimasta affascinata dal modo in cui è possibile lavorare sulla propria mente e quello che ho imparato da lui mi ha aiutato moltissimo nel mio percorso agonistico .

Durante i WEG del 2006 mi sono accorta di come il rendimento di alcuni grandi atleti lì, in una situazione di forte stress, calasse rovinosamente lasciando spazio ad errori che in un’altra situazione non avrebbero commesso, e di come per me, invece, fosse stato semplice dominare le emozioni ed ottenere buoni risultati. Concluso il periodo manageriale, ho deciso quindi di intraprendere questo percorso. Ho capito che era quello che volevo fare. Studiare come funziona la mente quando si trova sotto stress ed aiutare altri atleti a dare il massimo.

Se vogliamo riassumere in 3 parole si può dire che : LA PERFORMACE = POTENZIALE – INTERFERENZE .

Opera di Harry Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE.it / Marco M. Racca).

Come Mental Coach EKIS con una certificazione LSPC (Licenced Sports Performance Coach) ed essendo anche una sportiva professionista, ho una specializzazione unica nella preparazione mentale degli sportivi e dei cavalieri.
Le Interferenze sono tutte quelle “interferenze esterne” che vanno a disturbare la concentrazione e la capacità di perfomare al massimo.
Spesso alcuni di loro, pur essendo molto preparati tecnicamente, a causa di ansie, insicurezze e stati d’animo limitanti compromettono la loro gara vanificando mesi o anni di duro lavoro e preparazione.
Con il mental coaching vado ad eliminare lo stress pre gara e le altre problematiche mentali associate alle competizioni, trasformando queste energie limitanti in catalizzatori di risultati. Il risultato è un concreto miglioramento delle performance di atleti professionisti e amatori che riescono così ad esprimere il massimo del proprio potenziale.

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

Oltre che a lavorare con gli atleti lavoro molto spesso anche con gli Allenatori formandoli sulla “comunicazione efficace” in modo migliorare la propria comunicazione e migliorare così la comprensione da parte degli allievi. Spesso infatti molte persone non sono a conoscenza delle tecniche comunicative efficaci per motivare ed ottenere il meglio dai propri atleti.

A seconda delle esigenze degli atleti organizzo sia sessioni di personal coaching one to one che di team coaching ad esempio per tutto il team della scuderia e lavoro anche con atleti all’estero via skype.
Inoltre collaboro con molti progetti di Ekis , scuola di peak performance coaching.”

Abbiamo accennato ai WEG del 2006. Ricordi come è stato per te parteciparvi?

Eva Rosenthal (photo © tuttoDRESSAGE / Marco M. Racca).

ER: “Non potrei mai dimenticarlo. E’ un segno indelebile nella memoria di chiunque vi abbia partecipato. Ricordo benissimo la sensazione provata entrando a piedi in quell’enorme stadio. Indescrivibile.

La gara in sella a L’Etoile è andata nel complesso bene. Il mio obiettivo era quello di fare una prova senza errori e mantenendo la freddezza mentale. In questo ho centrato il bersaglio.”

Di tutti i ricordi che hai legati al mondo equestre, a quale sei più affezionata?

Eva Rosenthal con Lofe (photo © Bruno De Lorenzo).

ER: “Sono tantissimi! Il mio primo spettacolo d’alta scuola, quando avevo 12 anni, ma anche lo spettacolo al galà di Verona. Avevo 14 anni e montavo all’amazzone uno splendido lusitano di 4 anni. Diversi spettacoli con il mio Lusitano Bolero.

Anche la prima medaglia d’oro con Lofe nel 2002, inaspettata, e le medaglie con Vincent, L’Etoile e la prima medaglia con Xeres nel 2011, in occasione della Finale Europea, è stata davvero emozionante, spettacolare. Ma ce ne sarebbero tante altre.”

Visitando la tenuta mi hai mostrato anche le opere d’arte create da tuo padre che oltre che nella casa, adornano i giardini intorno al maneggio. Sei qui immersa tra arte equestre e le sculture.

ER: “Si, una full-immersion artistica. E a chi mi chiede perché, con un papà scultore io non dipinga o scolpisca, rispondo che la mia arte è a cavallo.”

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