Vittorio Orlandi

Vittorio Orlandi

Intervista al Candidato Presidente della FISE Vittorio Orlandi.

Ritiene che il doping sia un problema rilevante? Quale misure di prevenzione e repressione ritiene necessario intraprendere in merito nel dressage?
“Si ritengo che sia un atto dovuto nel rispetto degli animali e di tutti i concorrenti. Le misure sono uguali per tutte le specialità e trovo che la cosa più importante sia quella di pubblicare I risultati in modo che siano noti a tutti e quindi servano come deterrente.”

Ritiene opportuno che coloro che ricoprono, a vario titolo, incarichi federali si astengano da intraprendere operazioni di compravendita dei cavalli?
“Assolutamente vietato.”

Esiste un codice etico che tutti coloro che ricoprono incarichi federali devono sottoscrivere?
“Certamente e sarà applicato con scrupolo. Il nostro settore deve riappropriarsi dell’ ETICA.”

Quale budget di spesa sarà destinato al dressage e in che modo intende distribuirlo?
“Non posso parlare ora di budget, non conoscendo approfonditamente il bilancio nei suoi dettagli, cosa che sino ad ora era impossibile.”

Ha già in mente i nomi dei responsabili e tecnici federali per il  dipartimento dressage e che percentuale sul budget destinato alla disciplina coprirà le spese di questi?
“Ho in mente il tecnico Federale che condivido e che comunque ha un contratto pregresso che scade tra due anni. La percentuale non la conosco per le ragioni sopra esposte.”

Secondo Lei è etico che il tecnico Federale possa essere  contemporaneamente anche allenatore di alcuni cavalieri che possono essere selezionati (dal loro stesso coach in veste di tecnico FISE) per le competizioni? Non pensa sia discriminante per gli altri? Non pensa che il tecnico della federazione debba essere super partes e per questo motivo avere un contratto di esclusiva con la Fise?
“La domanda non è chiarissima. Se lei intende che il tecnico Federale non possa dare assistenza a pagamento a taluni cavalieri del suo settore concordo, che aiuti tutti è invece un dovere. Vedremo come è formulato il contratto e se sarà modificabile.”

Intende sovvenzionare cavalieri del dressage per evitare lo scioglimento di binomi importanti?
“Intendo sovvenzionare cavalli giovani di grande talento affinché non lascino l’ Italia sin dopo le Olimpiadi a cui potrebbero partecipare.”

Intende acquistare cavalli federali ed eventualmente  chi intende sponsorizzare affidando loro tali cavalli federali?
“No, non intendo comperare dei cavalli ma come ho detto prima contribuire al mantenimento di cavalla giovani di grande talento da affidare poi ai cavalieri più adatti e competitive.”

In che percentuale sul budget del dressage saranno impiegati i fondi per i premi dei concorsi (solo verso giovani cavalieri oppure anche per senior)?
“Il mio principio è che la Federazione deve far nascere un sistema attraverso il marketing e la comunicazione che permetta ad ogni settore di trarre dei ricavi per aiutare le manifestazioni più importanti per il settore.”

In che tempi intende saldare i pagamenti dei premi arretrati ed i tempi massimi entro i quali saranno saldati i future?
“Anche a questa domanda rispondo in due modi: 1° mi lasci vedere il bilancio ed I flussi di cassa, 2° in linea di principio con le normali scadenze commerciali 30/60/90 giorni, comunque il più velocemente possibile.”

Visto quanto è successo nel 2014 con lo spostamento all’ultimo momento della sede dei campionati Italiani si evince che per i circoli ippici di grido il dressage è ritenuto secondario in quanto non portatore di grandi numeri come il salto.  Per questo domando: perché con i grandi circoli non proponete un pacchetto in cui oltre al salto ostacoli dovranno essere organizzati anche eventi di altre discipline, facilitando i circoli più disponibili?
“Lei con questa proposta ha colto nel segno la mia idea che è esattamente la sua.”

E’ sua intenzione fare chiarezza sulla situazione del Centro Equestre Federale, dando notizia di tutti i particolari amministrativi (contratti alla mano e visure ipotecarie) che ne hanno determinato la chiusura?
“Quello che lei chiede per I Pratoni serve solo per essere attenti a non ripetere gli stessi errori del passato. Invece mi sembra molto più interessante la strategia per la riapertura parziale o totale. Per questo ho le mie idee che ho già pubblicato ma che prima richiedono un incontro con il CONI.”

E’ possibile che un posto unico al mondo per la sua idoneità a tutte le discipline equestri versi in uno stato di degrado assoluto, con perdita di numerosi posti di lavoro al suo interno e nell’indotto limitrofo, con conseguente chiusura di svariate attività?
“Certo è stata una grave perdita!”

E’ in grado Lei con i suoi collaboratori di mettere in condizione i tesserari Fise di portare avanti la battaglia per la riapertura del Cef anche pensando di affidarlo in gestione ad enti privati?
“Certamente.”

Pensa che il CEF possa essere la sede per le discipline equestri nel caso la candidatura per le Olimpiadi di Roma 2024 possa concretizzarsi o ha in mente altre location?
“No, è la migliore. Sentirò il CONI che cosa vorrà fare per le Olimpiadi.”

Ha in mente qualche iniziativa per cercare di potenziare il dressage?
“Si, noi dobbiamo farlo vedere molto di più alle manifestazioni di varie specialità. Va inoltre allargata la base per fare questo intendo far aprire tante scuole pony (in Francia sono 130.000 I bambini su pony, in Italia 3/4000) perché abbiamo una possibilità di crescita enorme. Dopo di che intendo far rinascere il saggio delle scuole per pony dove I ragazzini delle varie età potranno cimentarsi nelle tre prove: addestramento, campagna, salto ostacoli. Cosi facendo avremo un bacino di bambini che un domani, appassionandosi, potranno fare: dressage, complete, salto ostacoli.”

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