Luca Riccardi è candidato come Consigliere Federale.

La sua è una candidatura indipendente ed è l’ unico candidato che si occupa di dresssage.

Luca Riccardi giudice di dressage candidato come consigliere FISE (photo © tuttoDRESSAGE).

Il Vice-Presidente del Gruppo Italiano Dressage – GID Luca Riccardi ha presentato la sua candidatura a Consigliere Federale della FISE.
Si tratta dell’unico candidato che si occupa a tempo pieno di Dressage, anche se nella sua carriera ha avuto esperienze in diversi sport. Luca Riccardi è Giudice Nazionale di Dressage e di Monta da Lavoro oltre che Istruttore Federale.

Abbiamo voluto rivolgere a Luca Riccardi le stesse domande che abbiamo proposto ai candidati Presidenti, molte delle domande sono state suggerite dai lettori di tuttoDRESSAGE e sono particolarmente mirate alla nostra disciplina.

Come è nata l’ idea e perchè candidarsi?
“La voglia di candidarsi è molto recente, penso di avere qualche buona idea e di saper lavorare in equipe, datemi dalle mie esperienze pregresse. Posso dare il mio contributo a questa Federazione per riconquistare l’immagine ormai un po’ sbiadita che ha.”

Ritiene che il doping sia un problema rilevante? Quale misure di prevenzione e repressione ritiene necessario intraprendere in merito nel dressage?
“Si. Controlli nell’ambito dei concorsi soprattutto ai cavalli.”

Ritiene opportuno che coloro che ricoprono, a vario titolo, incarichi federali si astengano da intraprendere operazioni di compravendita dei cavalli?
“Si, nel modo più assoluto!!!”

Esiste un codice etico che tutti coloro che ricoprono incarichi federali devono sottoscrivere?
“Esiste un codice etico Federale ed uno del CONI a cui ognuno deve attenersi, ma non viene fatto sottoscrivere.”

Quale budget di spesa sarà destinato al dressage e in che modo intende distribuirlo.
“Non so quanto sarà (nel 2014 è stato 200.000€). La destinazione principale dovrà essere a favore della promozione e dell’attività di espansione della base.”

Ha già in mente i nomi dei responsabili e tecnici federali per il dipartimento dressage e che percentuale sul budget destinato alla disciplina coprirà le spese di questi.
“Non ho ancora i nomi, ma so che dovranno essere persone di comprovata etica … Ritengo che per la “gestione” non si debba superare il 10/15% del budget.”

Secondo Lei è etico che il tecnico federale possa essere contemporaneamente anche allenatore di alcuni cavalieri che possono essere selezionati (dal loro stesso coach in veste di tecnico FISE) per le competizioni? Non pensa sia discriminante per gli altri? Non pensa che il tecnico della federazione debba essere super partes e per questo motivo avere un contratto di esclusiva con la Fise?
“Ritengo che il Tecnico Federale, per la durata del suo incarico, non debba svolgere altre attività in modo continuativo, come già indicato nello statuto federale. Il conflitto di interessi non ci deve essere!”

Intende sovvenzionare cavalieri del dressage per evitare lo scioglimento di binomi importanti.
“Non lo escludo a priori, i casi devono essere valutati uno per uno in base ai progetti ed ai risultati successivi.”

Intende acquistare cavalli federali ed eventualmente  chi intende sponsorizzare affidando loro tali cavalli federali .
“Se ci dovessero essere le disponibilità economiche è un’idea perseguibile, affidandoli a giovani che non se li possono permettere.”

In che percentuale sul budget del dressage saranno impiegati i fondi per i premi dei concorsi (solo verso giovani cavalieri oppure anche per senior).
“I premi devono aiutare i cavalieri a sostenere i costi delle trasferte, in questa ottica ritengo che debbano premiare i giovani ed i non professionisti (che dovrebbero trovare sponsor personali).”

In che tempi intende saldare i pagamenti dei premi arretrati ed i tempi massimi entro i quali saranno saldati i futuri?
“Naturalmente nei tempo più breve possibile, magari rivedendo le relative procedure. I fondi devono essere trovati per forza, non possono essere rinviati i rimborsi per sanare il “buco” della Federazione.”

Visto quanto è successo nel 2014 con lo spostamento all’ultimo momento della sede dei campionati Italiani si evince che per i circoli ippici di grido il dressage è ritenuto secondario in quanto non portatore di grandi numeri come il salto.  Per questo domando: perché con i grandi circoli non proponete un pacchetto in cui oltre al salto ostacoli dovranno essere organizzati anche eventi di altre discipline, facilitando i circoli più disponibili?
“L’idea di un “pacchetto” non è peregrina. Si dovrebbe anche inserire test di Dressage nell’ambito dei concorsi di Salto Ostacoli.”

E’ sua intenzione fare chiarezza sulla situazione del Centro Equestre Federale, dando notizia di tutti i particolari amministrativi (contratti alla mano e visure ipotecarie) che ne hanno determinato la chiusura?
“Certo che si!”

E’ possibile che un posto unico al mondo per la sua idoneità a tutte le discipline equestri versi in uno stato di degrado assoluto, con perdita di numerosi posti di lavoro al suo interno e nell’indotto limitrofo, con conseguente chiusura di svariate attività?
“Sempre riferito al CEF … sono molto amareggiato della fine che sta facendo, sono convinto che si possano trovare le risorse per rilanciarlo.”

E’ in grado Lei con i suoi collaboratori di mettere in condizione i tesserari Fise di portare avanti la battaglia per la riapertura del Cef anche pensando di affidarlo in gestione ad enti privati?
“Questo, purtroppo, non sono in grado di dirlo adesso. So, però, che con le sinergie che si potrebbero porre in essere il CEF può essere restituito all’equitazione.”

Pensa che il CEF possa essere la sede per le discipline equestri nel caso la candidatura per le Olimpiadi di Roma 2024 possa concretizzarsi o ha in mente altre location?
“Ritengo che il CEF è la location ottimale per le discipline equestri in una manifestazione olimpica: è tutt’ora valido come lo fu nelle passate Olimpiadi di Roma. Anche se ritengo che delle future Olimpiadi italiane debbano svolgersi in una città diversa da Roma.”

Ha in mente qualche iniziativa per cercare di potenziare il dressage?
“Certamente: coinvolgere maggiormente il GID l’associazione di Disciplina! E trovare maggiore sinergia con le EPS. L’incremento dell’attività ludica è preludio per un conseguente aumento dei binomi nell’attività agonistica. Sono, altresì, convinto che debbano essere poste delle serie basi per incrementare il cavallo italiano da sella, con il coinvolgimento etico degli allevatori: anche se questo è un progetto a lunga scadenza, come abbiamo visto fare in molti paesi. Occorrerebbe, anche, l’istituzione di un Ministero dello Sport oppure Autorità similare per coordinare meglio attività ed investimenti … certo in un momento di crisi economica, quale è quello che stiamo vivendo, non è proprio semplice riuscire nell’intento, ma le idee non muoiono mai.”

Il Curriculum di Luca Riccardi:

Luca Riccardi
Nato a Roma il 10 aprile 1959

Vice Presidente del Gruppo Italiano Dressage
Istruttore Federale FISE
Giudice Nazionale di Dressage FISE
Giudice Nazionale di Monta da Lavoro FITETREC-ANTE;

Socio Fondatore dell’Unione Rugby Capitolina
Trait d’union tra la Famiglia e l’Atletica Riccardi Milano

Vincitore del Trofeo Brevetti Senior 2003 del Campionato Regionale Lazio di Salto Ostacoli FISE
14° al Campionato Italiano Senior 2003 di Pentathlon Moderno
19° al Campionato Italiano Assoluto 2002 di Pentathlon Moderno
Medaglia di Bronzo a squadre al Campionato Italiano Assoluto 2002 di Pentathlon Moderno
Partecipazione al Campionato Italiano di Vela classe FJ nel 1974
Vincitore del Campionato Regionale Lazio di Sci nel 1973

Nella mia vita ho praticato molti sport a livello agonistico, senza però aggiungere altro al mio palmares, quali:
tennis, nuoto, scherma, tiro, rugby, hockey, atletica leggera, etc etc

Incidenti e vita lavorativa a parte ………

 

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