L’ Aia 1994.
Un po’ di storia in attesa dei WEG 3(7).
L’Aia 1994.
L’indomani di primi World Equestrian Games del 1990 a Stoccolma, il Principe Filippo (allora Presidente FEI) avvertì che “tre anni sono pochi per qualsiasi Federazione per mettere insieme la grande e complessa organizzazione necessaria un evento di tali dimensioni”. Furono parole che purtroppo si è rivelaronoessere profetiche. Infatti i WEG del 1994 furono incapaci di eguagliare il successo ottenuto durante i primi WEG. Nel 1994 a L’Aia, in Olanda, regnò un gran caos organizzativo e amministrativo che portò al fallimento finanziario. Inizialmente l’evento era stato assegnato nel marzo 1991 a Parigi, ma il progetto francese crollò in pochi mesi, così l’ Olanda assunse con entusiasmo lo stesso compito. Nonostante questo entusiasmo e l’eccellente reputazione delle capacità gestionali olandesi, però, l’evento fu segnato da una serie di grossi problemi.
A parte questo, lo sport in tutte le sue discipline è stato di altissimo livello. I Giochi sono stati generalmente seguiti da un gran numero di spettatori. Tuttavia, i numeri avrebbero potuto essere ancora maggiori se la macchina organizzativa avesse funzionato correttamente.
Per quanto riguarda il dressage, presero parte all’evento 61 partecipanti provenienti da 23 Paesi.
Il 1994 vide l’introduzione di un nuovo format; al Grand Prix, si affiancarono due prove: il Grand Prix Special ed il Grand Prix Freestyle.
L’olandese Anky van Grunsven con Olympic Bonfire vinse la gara di Freestyle, mentre la tedesca Isabell Werth si aggiudicò il Grand Prix Special. I tedeschi ancora una volta vinsero il titolo a squadre, seguiti al secondo posto dai Paesi Bassi e al terzo dagli gli americani che, con questo bronzo, ottennero la loro prima apparizione sul podio mondiale.
La squadra italiana ottenne il quinto posto grazie a: Pia Laus con Adrett 37, Paolo Margi con Destino di Acciarella, Daria Fantoni Camilla con Sonny Boy. Inoltre Pia Laus e Adrett 37 si sono classificati noni nel Grand Prix Special individuale.
Lascia un commento