Nausicaa Maroni

Nausicaa, quì ad Arezzo con Rockabella dove ha conquistato due ori ai Campionati Italiani, assistita in campo prova dai suoi allievi con i quali ha saputo instaurare un rapporto davvero speciale.

Quando ti lasci alle spalle Milano infagottata nella nebbia ed in un attimo ti trovi nella campagna ed arrivi a Rosate, infili una stradina ed arrivi a Cascina Cavoletto, una cascina che è stata trasformata in centro equestre con una chiara impronta da Yeguada spagnola, il primo amore quello dei cavalli spagnoli per Nausicaa e Roberto.

Conosciuti a livello internazionale per il commercio e la preparazione di cavalli iberici due anni fa una svolta a Cascina Cavoletto, sotto le forti pressioni di Nausicaa, ai tempi amazzone a livello amatoriale, anche Roberto Di Marco si convince, si volta pagina e si decide di spostare l’attenzione sul dressage classico.

Nasce nel gennaio del 2010 il Centro Equestre Il Cavallino, la scelta di questa svolta viene in breve premiata dai risultati e da allora Il Cavallino è sempre al top delle classifiche nelle categorie e nei concorsi in cui partecipa, sia con Nausicaa, che con i suoi allievi culminando quest’anno in un doppio oro agli italiani di dressage.

TuttoDressage ha voluto andare a vedere cosa c’è dietro questo grande successo, ottenuto in così poco tempo, e così siamo andati a Rosate dove ad accoglierci troviamo subito Roberto che, dopo una robusta stretta di mano, ci accompagna a bordo campo dove Nausicaa è impegnata in una lezione con due dei suoi promettenti allievi.

E’ una giornata umida e fredda, il sole nascosto dalla fitta coltre di nuvole grigie, Nausicaa con tono fermo ma rassicurante impartisce istruzioni e consigli ai suoi giovani talenti in rettangolo e sorridendo ci dice che a breve ci avrebbe raggiunto per la nostra chiacchierata.

Ci sediamo nell’ufficio della scuderia dove, tra i numerosi trofei, spiccano le due fascione tricolori che Rockabella ha indossato a fine settembre ad Arezzo dove Nausicaa ha conquistato due titoli italiani vincendo l’oro nel Campionato Italiano Tecnico Seniores Amatori e nella stessa categoria anche nel Freestyle.

Nausicaa in allenamento a Rosate al Centro Equestre Il Cavallino (foto tuttoDRESSAGE).

Nausicaa come ti sei avvicinata al dressage?

Guardando una videocassetta delle Olimpiadi del 1992, eravamo nel 1999 ero incinta di mio figlio Filippo e me ne sono innamorata subito,  poi nel 2000 ho scoperto Laura Conz e da principiante ho cominciato a farmi seguire ed a fare le prime E, successivamente sono rimasta da sola per 3 anni in un momento critico quale è il passaggio dalle F alle categorie superiori, Laura era andata a Triuggio al Centro Equestre Federale e quindi distante da casa mia, in quel periodo tra il 2007 ed il 2010, sono stata nel limbo, poi è tornata Laura che ha ricominciato a seguirmi e così in breve tempo sono riuscita a risalire nelle classifiche di categoria M fino alle prime D di quest’anno.

Ai Campionati Italiani mi sono iscritta in categoria M con Rockabella, vincendo il titolo e l’oro sia tecnico che freestyle,  per non correre troppi rischi perchè non ero sicura che Legolas avrebbe retto lo stress delle D  invece con lui abbiamo ottenuto il 3° posto nel Prix St Georges ed il 2° nell’Intermediaire I ed è andata benissimo.
Dei Campionati Italiani poi mi ha fatto un enorme piacere vincere l’oro a squadre insieme ad i miei allievi, Il Centro Equestre Il Cavallino è nato  nel Gennaio del 2010, l’anno scorso abbiamo vinto la Winter Cup a squadre, quest’anno il titolo italiano!“.

Nausicaa mentre esegue una appoggiata. (foto tuttoDRESSAGE).

Dunque una impressionante progressione tua personale come amazzone ma anche dei tuoi allievi e quindi anche come istruttrice?

“Mi piace davvero tantissimo insegnare, è una cosa che devi avere dentro e non tutti riescono a trasmettere da terra i messaggi giusti nel modo giusto, a volte ci sono dei cavalieri magnifici che poi non risecono a comunicare nel modo giusto agli allievi.
Credo di aver imparato molto da Laura Conz che è bravissima, ti segue lettera per lettera, ti dice come fare e ti assiste durante l’esecuzione in tutto il suo svolgimento nel modo giusto.

E’ importante seguire la scala del training, non bisogna mai chiedere ad un allievo più di quello che può fare. Spesso da noi si addestrano allievo e cavallo insieme, anche se si dice che per un cavaliere giovane ci vuole un cavallo esperto e viceversa, ma a volte soprattutto le problematiche economiche non te lo permettono e quindi prendiamo cavalli con degli ottimi movimenti, ma che sono magari un pò verdi, e si prosegue con il lavoro. Bisogna lavorare molto così, ma lo fanno anche all’estero.

In Italia c’è poca umiltà, si tende a pensare che il dessage sia uno sport per ricchi e bambini viziati ed a volte gli istruttori assecondano tutto questo, i giovani tendono subito a scoraggiarsi a dire che è colpa del cavallo, ci vuole concentrazione e sforzo, non è sempre colpa del cavallo e bisogna farsi un esame di coscienza perchè molte volte è chi monta in sella che non chiede l’esercizio nel modo corretto, non è il cavallo che non va bene. All’estero in gara vedi dei ragazzini che fanno “paura”, entrano sulla linea di centro dritti come dei fusi e si fermano sugli appiombi, loro sì che partono dalle basi, cose che da noi, a parte Valentina (Truppa n.d.r.) non si vedono nemmeno ad alto livello”.

Nausicaa cura ogni dettaglio nella preparazione dei cavalli prima di portarli in gara (foto tuttoDRESSAGE).

Con il dressage hai iniziato nel 2000 ma hai avuto precedenti esperienze equestri?

“Si come tanti ragazzini quando avevo 12 anni i miei hanno acquistato il classico carnet da 10 lezioni ed ho iniziato al Bedesco, allora Rita ed Italo Cirocchi erano giovanissimi, mia madre non nutriva alcuna passione per il cavallo quindi i miei non mi hanno molto spinto in quella direzione e quando in terza media mi dissero se prendi ottimo ti compriamo il cavallo ed io uscii con distinto beh il cap e gli stivali sono finiti chiusi nell’armadio…poi quindici anni fa ho conosciuto Roberto, avevo 23 anni ed entrambi questa passione comune.

Ho impiegato molto tempo a convertirlo al dressage, lui lavorava con i cavalli spagnoli, la morfologia e l’alta scuola, le cose andavano bene per cui cambiare sembrava un azzardo ma poi alla fine si è convinto anche lui, forse adesso abbiamo un pò di rammarico a non avere iniziato prima in un momento più proficuo per le vendite a preparare cavalli da dressage e portarli in gara per farne curriculum, ora il mercato è con la crisi economica, non certo nella fascia alta perchè i cavalli buoni da Grand Prix si vendevano e si continuano a vendere ugualmente, ma il ceto medio è in maggiore difficoltà!”

Roberto Di Marco, maestro di piaffer e passage, l'anima organizzativa e commerciale de Il Cavallino, compagno di vita di Nausicaa con la quale condivide vita, lavoro e successi.

 

Quanto è importante per una donna di cavalli avere un compagno che lavora nello stesso settore?

“Per me personalmente fondamentale anche perchè ci completiamo ed è una grande fortuna, se il cavallo fa delle difese o è caratterialmente problematico cosa posso fare con il coraggio che posso avere io che sono una donna ed una mamma, peso meno di 60 chili bagnata, Roberto mi aiuta, corregge queste problematiche, Lui c’è sempre ad aiutarmi!

Roberto poi si occupa di una parte del lavoro che non sono in grado di seguire come insegnare ai cavalli il Piaffer ed il Passage sia da terra che montati e poi ancora si occupa delle vendite ed io non ne sarei capace mentre lui è davvero bravo, è importante che ognuno abbia le sue competenze e si completi con l’altro”

Bisogna poi considerare che questo lavoro ti coinvolge al 100% tutti i giorni e senza un’orario?

“Si esatto è un pò come per i veterinari, non hai orari, poi con due figli è ancora più faticoso, ma noi ci siamo organizzati, viviamo qui con i nostri cavalli perchè devi sempre essere disponibile, anche a Natale i cavalli mangiano ed hanno bisogno di essere puliti; pensa che lo scorso anno a Natale abbiamo lavorato tutto il giorno perchè non potevamo e non volevamo interrompere quanto iniziato con un cavallo e va bene così!

Iniziamo presto e finiamo tardi, ma insieme, quindi non si creano certe incomprensioni “.

Nausicaa ama trasmettere ai suoi allievi la sua esperienza (foto tuttoDRESSAGE).

Nausicaa qualè stata la tua più grande soddisfazione come amazzone e non necessariamente l’oro agli italiani?

“I risultati ottenuti con Legolas agli Italiani perchè Rockabella è buona, serena e senza particolari difficoltà mentre con Legolas è stata una scommessa a livello di sua concentrazione anche perchè mi giocavo la possibilità di uscire il prossimo anno in competizioni internazionali, raggiungere il 65,8% in Inter I è stato molto importante ed era solo la quarta volta che gareggiavamo in questa categoria.
Per me che ho saltato alcuni passi fondamentali, avendo iniziato con il dressage a 25 anni da Senior senza passare dalle normali tappe da Juniores e Young Rider, è stata una enorme soddisfazione, tra l’altro avendo avuto anche un altro figlio la mia carriera è proceduta un pò a singhiozzo ma eccoci qua e sono contentissima così!”

Nausicaa sorride e guarda al futuro che la porterà a gareggiare a livello internazionale (foto tuttoDRESSAGE).

Qual’è il tuo programma per l’anno prossimo?

“Con Rockabella i primi mesi saranno di transizione perchè deve imparare le categorie più grandi per lei nuove.
Contiamo di andare a Vidauban l’ultima settimana di febbraio e la prima di marzo ci saranno 2 concorsi internazionali, inizialmente pensavamo di partecipare al Sunshine Tour in Spagna ma siccome è stato anticipato preferisco lavorare con maggior relax e poi Vidauban è molto più vicino.
Per i miei ragazzi l’obiettivo è cercare di bissare il successo nella Winter Cup ed uscire all’estero per i loro primi Internazionali.”

Obiettivi a breve-medio e lungo termine?

“A breve e medio termine imparare a montare in Grand Prix studiando il grafico, la respirazione e saperlo girare …a lungo termine fare la Coppa del Mondo, non ti dico le Olimpiadi perchè per raggiungere le percentuali qualificanti è complicato in un girone dove ti trovi Germania, Olanda Gran Bretagna e Svezia.

La Coppa del Mondo sarebbe una grande soddisfazione soprattutto con un cavallo addestrato da noi e non già lavorato, ci vorranno almeno un paio d’anni quindi sarebbe bello nel 2014, le incognite sono tante, i cavalli non si devono fare male, se qualcosa va storto il sogno si infrange e se non sei miliardario non puoi correre a comprare un nuovo cavallo, noi siamo già fortunati ad avere tre cavalli da portare avanti:

Nausicaa Maroni in azione ad Arezzo, i Campionati Italiani 2011 hanno premiato il suo lavoro e quello di tutto il suo team.

Legolas e Rockabella sono due Hannover rispettivamente del 2001 e del 2003 poi c’è King Size un Oldenburghese di 8 anni che ha fatto i campionati del mondo dei cavalli giovani ma sul quale hanno schiacciato troppo l’acceleratore. Bisogna resettarlo e rasserenarlo con un lavoro che non lo spaventi…un’altra scommessa!”

Considerato come vanno le cose a Il Cavallino con la tenacia e la sensibilità  di Nausicaa e con il grande supporto e la professionalità di Roberto siamo sicuri che ancora una volta le grandi scommesse sapranno trasformarsi in concretezza e realtà proiettando Nausica, oggi realtà nel firmamento italiano del dressage, anche tra le stelle del panorama internazionale in un futuro non lontano.

 

 

 

 

 

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