Sport equestri e media

Si è chiuso il convegno della terza giornata di Cavalli a Palazzo, dedicato allo sviluppo dei media impegnati negli sport equestri. A intervenire Heather Killen, Chairman di Horse & Country; Lorenza Radici-Blactot, responsabile programmazione del palinsesto Equidia; Alessandro Pellegrini, direttore di Cavalli e Campioni; Lucia Bucolo, direttore di Horse Power, coadiuvata da Marianna Gandini editore del magazine; Paolo Manili, in rappresentanza del gruppo Monrif e, infine, Claudio Gobbi, giornalista del Corriere della Sera.

I relatori impegnati nel convegno Sport equestri e media a Cavalli a Palazzo (photo courtesy: Stefano Secchi – copyright ClassHorseTV).

Un incontro teso a confrontare la realtà italiana, forte di un canale televisivo come ClassHorseTV, con quella francese e britannica, con Equidia e Horse&Country. Tre canali dedicati al mondo del cavallo che insieme, un anno fa in occasione del Salone Equità di Lione, hanno dato vita all’Equestrian Sport Network, prima partnership mediatica di caratura internazionale per gli sport equestri.

A prendere la parola per inaugurare il convegno, Lorenza Radici-Blanctot che ha descritto i risultati che Equidia è riuscita ad ottenere negli ultimi due anni. L’equitazione in Francia è molto praticata e seguita, lo dimostrano i dati raccolti: 240 ippodromi e più di 100mila centri ippici pongono i francesi tra i più appassionati di questo sport. Due anni fa sono stati lanciati due nuovi canali, Equidia Live e Equidia Life: il primo si occupa di ippica a 360° con una programmazione di corse dalle 25 alle 40 al giorno. Il secondo tratta tutte le discipline dell’equitazione, dal salto ostacoli al completo, dal dressage agli attacchi. Più di 2472 ore di nuovi programmi trasmessi nel corso dell’anno, 148 ore di sport e ben 478 di documentari, ma anche i più grandi concorsi internazionali come il Global Champions Tour, le tappe di Coppa del Mondo e, per la prima volta, interamente in diretta, i World Equestrian Games del 2014. Prossimamente Equidia debutterà con un Reality Show. I canali sono free, mentre sono a pagamento solo i collegamenti 3G.

Nonostante il periodo difficile che tutta l’Europa sta vivendo, Equidia ha registrato, negli ultimi due anni, un aumento di audience del 14%, toccando un picco di 11 milioni di telespettatori. Non solo televisione ma anche social network: nel 2011 il sito www.equidia.fr ha ricevuto il premio per la miglior piattaforma dedicata al mondo del cavallo, con 120 programmi e più di 4,5 milioni di video cliccati. L’applicazione, a pagamento, conta 15mila download e 6mila abbonamenti al canale, mentre la pagina Facebook ha un seguito di 100mila fan. Numeri che fanno riflettere sulla grandezza e l’importanza dello sviluppo web. Ultima iniziativa, Equidia Club, che permette di avere sconti, promozioni, agevolazioni e di partecipare alle registrazione dei programmi. Si calcola che gli utilizzatori del marchio Equidia siano 5 milioni.

Per il gruppo Monrif, Paolo Manili ha introdotto Cavallo Magazine, Il Resto del Carlino e La Nazione, tre testate in forte sinergia e che mettono in relazione diverse realtà, dallo sport all’informazione alla cronaca, raggiungendo complessivamente due milioni di lettori. Il gruppo si integra poi con la Società Pubblicità Editoriale che ha permesso l’organizzazione di eventi di levatura mondiale come la Coppa del Mondo e i passati World Equestrian Games a Roma, nel 1998.

Marianna Gandini, creatrice del magazine Horse Power, ha ricordato come la storia dell’uomo è stata affiancata dal cavallo per duemila anni, dai campi di battaglia, alla caccia, all’arte. Lucia Bucolo, direttrice della testata, ha voluto fare tesoro di questo patrimonio, attraverso una raccolta di opere d’arte e di eventi storici in grado di accompagnare il lettore in una fruizione atemporale del cavallo e del suo universo. Un magazine con uscita trimestrale e, per scelta, controcorrente, che non compete e non vuole competere con le altre riviste di settore e che ha deciso di trattare il cavallo universalmente e trasversalmente rispetto alla cronaca, al tempo e all’avvento dei nuovi media, restando fedele alla carta stampata.

Dall’Italia di nuovo all’estero con Heather Killen per Horse & Country. Il canale conta più di 10 milioni di telespettatori, 456mila al mese e 250 ore di nuovi programmi all’anno. Si basa su un vasto team di appassionati per coprire tutte le discipline. Non solo cavalli, ma anche veterinaria, cani, il lavoro con le mandrie e la caccia a cavallo. Un palinsesto on demand che segue gli eventi stagionalmente e che si basa su ciò che gli utenti cercano con maggior interesse. Un approfondito studio di statistiche ha permesso ad Horse & Country di diventare uno dei canali più completi e più seguiti in tutto il mondo.

La parola è andata a Alessandro Pellegrini, direttore di Cavalli e Campioni, che ha spiegato la ragione di una nuova rivista equestre, nata all’inizio del 2012. Il mensile deve il suo nome al concetto di “campione”, inteso non solo sotto il punto della performance sportiva, ma al backstage che sottostà al risultato in sé per sé. Pellegrini ha parlato di un’equitazione vincente se seguita dal punto di vista mediatico, in grado di dare quella visibilità che, insieme agli sponsor, può aiutare lo sport a crescere. A questo proposito ha voluto ringraziare ClassHorseTV per il sostegno che ha dato al magazine in fase di lancio e di sviluppo.

In chiusura Claudio Gobbi ha espresso come la mancanza delle istituzioni nei confronti del mondo equestre rappresenti una delle lacune che indeboliscono maggiormente il settore, impedendo di fatto agli sport equestri di crescere e svilupparsi come accade all’estero.

Il convegno si è chiuso per dare il via alla giornata conclusiva di Cavalli a Palazzo, caratterizzata dalla spettacolare prova di potenza, vinta dal cavaliere Giovanni Consorti.

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