Valentina su Vanity Fair

Non capita tutti i giorni di vedere un’ amazzone fare la modella e quando a farla è la nostra olimpionica Valentina Truppa ecco che diventa automaticamente notizia.

Ecco Valentina Truppa posare come testimonial di Fixdesign per i fotografi di Vanity Fair (photo courtesy: Fixdesign).

Vanity Fair è un periodico di costume, cultura, moda  ma anche bellezza, gossip e politica che ha dedicato un servizio intitolato “La ragazza che fischietta ai cavalli” proprio alla nostra Valentina nazionale dove la troviamo, nel numero appena arrivato in edicola, protagonista di un intervista ma anche nell’ insolito ruolo di modella in posa davanti agli obiettivi per un servizio di moda per la Fixdesign.

Vanity Fair, in italiano “La fiera della vanità”, è originariamente il titolo di un romanzo di William Makepeace Thackeray ma è anche il nome di un periodico storico, una prima edizione nasce nel 1859 negli Stati Uniti anche se la sua data ufficiale di nascita è il 1913 e vive diverse trasformazioni fino a consolidarsi con Vogue nel 1936.

Rinasce nel 1983 nella versione oggi nota pubblicata negli Stati Uniti ed arriva in Italia nel 2003 edita dalla stessa Condé Nast Publications.

“Ho quasi faticato a riconoscerla dopo il lavoro di parrucchieri e truccatori”, dice scherzando Enzo Truppa, ma la ventiseienne in forza al Gruppo Sportivo dei Carabinieri non finisce di stupire e venerdì 26 ottobre a Cavalli a Palazzo introdurrà con il ribattezzato Fixdesign Eremo del Castegno la sfilata della maison italiana.

Una frase su tutte tratta dall’ intervista sul n. 42 di Vanity Fair quando la giornalista domanda alla Truppa:“Hai mai mangiato carne di cavallo?” Valentina risponde: ” Se sulla faccia della terra restano un uomo e un cavallo, è più facile che io mangi l’uomo”!

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